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Gli “STATI GENERALI della Cultura Nazionale”:
in Roma, al QUIRINALE, un Convegno il 6 aprile

“PENSARE  L’IMMAGINARIO ITALIANO”
Stati Generali della Cultura Nazionale
PRESSO L’HOTEL QUIRINALE – IL CONVEGNO DI “NAZIONE FUTURA”

Giovedì 6 aprile in Roma all’Hotel Quirinale – in Via Nazionale 47, dalle 9 alle 19.30. avrà luogo un Convegno organizzato dall’Associazione “Nazione  Futura”
con la partecipazione dei principali esponenti della cultura nazionale, ove interverrà anche
il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Ingresso libero, iscrizione: immaginarioitaliano@gmail.com

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Malattie da mismatch evolutivo

Ogni individuo ha una storia. Il nostro corpo, a dire il vero, di storie ne ha due. Una è quella della nostra vita, la nostra biografia: chi sono i nostri genitori e come si sono conosciuti, dove siamo cresciuti e come il nostro corpo è stato plasmato dalle vicissitudini della vita. L’altra è una storia evolutiva: la lunga catena di eventi che hanno trasformato i corpi dei nostri progenitori da una generazione a quella successiva nell’arco di milioni di anni, e che fanno sì che il nostro corpo sia diverso da quello di un homo erectus, di un pesce o di un moscerino della frutta. Entrambe sono storie che vale la pena conoscere e hanno alcuni elementi in comune: i personaggi, le ambientazioni, gli eventi casuali, i trionfi e i patimenti.

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Bellerofonte, Pegaso e la Chimera

Bellerofonte era il figlio di Glauco e il nipote di Sisifo, si rifugiò presso Preto, re di Tirinto, dopo aver commesso due omicidi: quello di Bellero, da cui il suo nome, e quello di suo fratello. Presso Tirinto attrasse subito l’attenzione di Antea, moglie di Preto, che quando si sentì rifiutata l’accusò presso il marito di essere stato lui ad importunarla. Non volendo attirare su se stesso l’ira delle Moire mandò Bellerofonte da suo suocero, Iobate re di Licia, con una lettera che recitava così: “Allontana il latore di questa lettera dai vivi, perché costui tentò di violare mia moglie, che poi è tua figlia”.

Questo tentativo lo ritroviamo in tutti i miti, per vicinanza geografica i più vicini sono l’egiziana “Storia di due fratelli” e la storia di Giuseppe con la moglie di Putifarre nell’antico testamento cristiano-ebraico.

Iobate, anch’esso pauroso delle Moire, mandò invece Bellerofonte a caccia della Chimera, il mostro con l’alito infuocato e la testa di leone, la coda di serpente e il corpo di capra.

La Chimera era una delle figlie di Echidna e il re di Caria la teneva come fosse un animale domestico; prima di partire Bellerofonte consultò il veggente Poliido che gli consigliò di catturare l’alato cavallo Pegaso che in quel tempo viveva sul monte Elicona dove aveva fatto spuntare la fonte Ippocrene col suo zoccolo lunato per compiacere le Muse.

La Chimera rappresentava l’anno diviso in tre parti: il leone rappresentava la primavera, la capra l’autunno e il serpente l’inverno. Questo animale fantastico rappresentava in epoca preellenica il re che combatte con uomini-animali mentre con l’arrivo degli Elleni indica la soppressione dell’antico calendario Cario con la chimera che viene uccisa.

Pegaso però non si trovava sul monte Elicona ma Bellerofonte lo rintracciò presso la fonte Pirene.

A questo punto c’è chi dice che lo abbia domato con una briglia che gli era stata data da Atena e chi dice che il cavallo alato gli sia stato dato direttamente dalla dea; fatto sta che con l’aiuto di Pegaso Bellerofonte riuscì a sovrastare la Chimera, tempestandola di frecce e poi mettendogli tra le mascelle un pezzo di piombo che aveva messo sulla punta della lancia, così che quando la Chimera si preparò ad emettere il suo fiato infuocato il piombo si sciolse bruciandole gli organi interni, uccidendola sul colpo. L’eroe sacro era incaricato da una triplice musa a catturare un cavallo selvaggio, allo stesso modo in cui Ercole aveva cavalcato Arione (letteralmente essere lunare che sta in alto), in seguito all’arrivo degli elleni potrebbe significare anche la conquista dei santuari della dea dalla testa di giumenta (come descritto da me in altri articoli).

Iobate, stupito di una così valorosa impresa lo mandò allora a combattere contro i Solimi e le Amazzoni. Bellerofonte li sconfisse tutti volando fuori della portata delle loro frecce e lasciando cadere grosse pietre sulle loro teste. Questa volta quando tornò al palazzo di Iobate in Licia Bellerofonte trovò le guardie e tendergli un’agguato ed allora pregò Poseidone di innondare la pianura dello Xanto alle sue spalle. A quel punto le donne di quella regione si alzarono le gonne sopra le ginocchia per andare a chiedergli di desistere dalla sua impresa e Bellerofonte che era molto timido e modesto fuggì via e le onde con lui.

I solimi erano i figli di Salma in origine, furono poi mascolinizzati in solimi per indicare l’avvento degli elleni sull’originale ceppo matriarcale. Le donne con le gonne alzate non sono altro che le donne invasate dall’Hippomane che smembravano il re a fine mandato allo stesso modo del culto erotico di Api in Egitto e che quindi con Bellerofonte non c’entravano nulla se non perché furono male interpretate delle monete che le ritraevano.

Preto a questo punto parlò con Bellerofonte della lettera ricevuta dal genero e gli chiese cosa fosse veramente accaduto con sua figlia: saputa la verità gli diede in sposa sua figli a Filinoe e lo nominò erede di tutta la Licia. Per onorare le donne Xantie che lo avevano fermato durante l’inondazione gli permise di avere una linea matriarcale e non patriarcale sulla loro discendenza. In verità all’arrivo degli elleni, gli Xanti erano molto conservatori e non accettarono semplicemente il cambio di discendenza.

In seguito giunto all’apice della sua fortuna Bellerofonte osò volare verso l’Olimpo in groppa a Pegaso ma Zeus mandò un tafano che punse Pegaso facendo sgroppare Bellerofonte che cadde a terra, zoppo e cieco, solo e maledetto da allora; Pegaso invece ebbe una maggiore fortuna con Zeus che lo tenne per se, per trasportare le sue folgori in battaglia.

Foto facebook la testata magazine mibact mythologiae            Francesco Spuntarelli

 

Abitudini igieniche nell’epoca vittoriana

Vediamo quali erano le abitudini igieniche nell’epoca vittoriana in Inghilterra, con tutte le stramberie di quell’epoca.

Le pratiche igieniche a quel tempo non esistevano e solo i più ricchi avevano un pozzo vicino casa e solo i ricchi avevano accesso ai pozzi vicino casa. Immergere il corpo in acqua era una cosa alquanto rara in quanto si pensava che esponesse il corpo ai batteri.

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La manipolazione genetica

Nella seconda metà del secolo scorso la nostra capacità di manipolare le piante si è perfezionata al punto da permetterci di modificare i processi molecolari di base. Questo tipo di tecnologie consente potenzialmente di produrre alimenti migliori ma, come qualsiasi cosa entri a far parte del nostro ambiente, potrebbe avere conseguenze indesiderate. La conoscenza delle proteine e del DNA consente in teoria agli scienziati e agli agricoltori di ottenere raccolti migliori: un grano resistente ai diserbanti o in grado di crescere in regioni molto aride, pomodori che restano freschi più a lungo, patate o riso arricchiti con vitamine. L’insieme di queste tecnologie vengono comunemente chiamate OGM (Organismi Geneticamente Modificati).

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Centenario dell’Aeronautica Militare

IL VOLO CENTENARIO DELL’ ARMA AZZURRA
LE INIZIATIVE NELLA CAPITALE

Il 28 Marzo 2023 ricorre il Centenario della costituzione dell’Aeronautica Militare, istituita come Arma autonoma nel 1923 con il nome di Regia Aeronautica. L’Arma Azzurra è la più giovane delle quattro Forze Armate Italiane, e insieme all’Esercito Italiano, alla Marina Militare e all’Arma dei Carabinieri, viene a costituire la Difesa Nazionale. Per ricordare questo importante anniversario nel 2023 sono previste in Italia numerose iniziative a carattere conoscitivo.

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Le Pulizie di primavera

Quando arriva la primavera è usanza comune quella delle grandi pulizie in casa: con la comparsa delle belle giornate e la possibilità di spalancare le finestre, nasce la necessità o il desiderio di fare delle pulizie più a fondo, quelle che da sempre vengono chiamate pulizie di primavera. Si tratta di un’abitudine diffusa in molte culture e al giorno d’oggi il termine intende l’“igienizzazione” di un luogo ma il vero significato delle pulizie di primavera è in qualche modo più misterioso.

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Nella data del 18 Marzo 1983,
in ricordo del Re Umberto II

Roma, i monarchici ricordano Umberto II:
40 anni fa moriva l’ultimo RE d’ITALIA 

Alessandro Sacchi, avvocato cassazionista e Presidente dell’Umi, terrà una manifestazione per ricordare Umberto II al Centro Congressi Cavour.

Qui di seguito viene riportato un articolo a firma di Antonio Parisi, già apparso questa mattina su ” AFFARI ITALIANI. IT ” per gentile autorizzazione dello stesso Autore, con un’ intervista all’Avv. Alessandro Sacchi. Alla data del 18 marzo 1983 Antonio Parisi era il giovanissimo collaboratore del Re in Esilio.  

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17 Marzo 1861 – 17 Marzo 2023 # “Orgoglio Tricolore”

17 Marzo 1861 – 17 Marzo 2023 / CLXII° ANNIVERSARIO

una annotazione di FRANCO MAZZUCCA

Oggi sono 162 Anni da quando nel Parlamento Sabaudo a Torino, veniva proclamata l’Unità d’Italia con la nascita del Regno d’Italia (oggi Repubblica d’Italia). Uno dei pochi Paesi al mondo dove non viene festeggiata come si dovrebbe degnamente con celebrazioni solenni.

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La festa di San Giuseppe, “il grande silenzioso del Vangelo”

Il culto di San Giuseppe in Occidente ebbe inizio nel Medioevo grazie ad alcuni ordini religiosi: ai monaci benedettini nel 1030, all’ordine dei servi di Maria nel 1324, e ai francescani nel 1399. Nella chiesa d’Oriente era praticato già intorno al IV secolo; ci si rivolgeva a Lui come padre putativo di Gesù e simbolo di umiltà e dedizione.

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Tito Lucrezio Rizzo e Aldo Mola sulla figura del Capo dello Stato, dallo Statuto Albertino ad oggi

Domani 14 marzo, alle 18.30, si terrà presso la Biblioteca Casanatense nel centro storico di Roma, la presentazione del saggio “Il Capo dello Stato dalla Monarchia alla Repubblica (1848-2022)” Herald Editore 2023,  curato per l’età regia, dal prof. Aldo Mola, storico  della Monarchia e docente universitario a Milano e a Bruxelles;  per l’età repubblicana, dal prof. avv. Tito Lucrezio Rizzo, già Consigliere Capo Servizio della Presidenza della Repubblica e docente universitario.

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Le oasi nel deserto

Le oasi sono aree ricoperte di vegetazione in territori desertici che diventano insediamenti umani. La vegetazione si deve alla presenza di acqua che può affiorare direttamente in superficie dando vita a bacini o può permeare gli strati più superficiali del sottosuolo che vengono raggiunti dalle radici delle piante. In tal caso le macchie verdi di vegetazione sarebbero estese senza evidenti bacini di acqua che a sua volta, per essere raggiunta dall’uomo, richiede lo scavo di qualche metro sotto terra.

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Riuniti a Roma per la prima volta gli artisti ecuadoriani alla storica Galleria d’arte “La Pigna”

Alla Galleria d’arte “La Pigna”, all’interno dello storico palazzo Maffei Marescotti nel centro della capitale, sede dell’Opera Romana Pellegrinaggi, si è svolta la prima esposizione di “Artisti Ecuadoriani a Roma”, organizzata dall’associazione culturale AYLLU, sotto l’egida del Consolato dell’Ecuador in Roma e dell’associazione “Tota Pulchra”.

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