Martedì 17 dicembre si terrà la II Edizione della Cerimonia del Premio Nazionale ANGI, dalle 9,00 alle 15,00 presso la Camera dei Deputati – Aula dei Gruppi / in Roma, via Campo Marzio 78
Nel cuore del municipio X Municipio apre la Sala San Paolo, un nuovo spazio volto alla promozione scenica dell’arte e della recitazione dedicato alla figura dell’indimenticabile attore, regista e cantante fiorentino Paolo Poli. Ospite d’onore dell’inaugurazione la sorella di Paolo, Lucia Poli, anche lei attrice d’indiscussa fama e bravura, che ha regalato ai presenti il racconto di aneddoti personali del passato artistico trascorso con il fratello.
“Il peccato – Il furore di Michelangelo” per una lettura del film. Il potere dell’arte o l’arte del potere?
Raffaele Panico
A ricorrere quasi come chiodi su cui aggrapparsi su una scoscesa salita nel film di Andrei Konchalovsky sono alcuni riferimenti. Anzitutto a Dante Alighieri, mentore di Michelangelo, è la guida spirituale dell’Italia post latina-romana e del trascorso millennio circa dall’editto di Costantino e di Teodosio. Italia Una nella lingua del Sì, quando in Francia si parlava la lingua d’Oc e d’Oil. L’italiano del Trecento è comprensibile anche oggi, salvo alcuni dialetti. Il ricorrente ricordare da parte delle due famiglie rivali i Della Rovere e i Medici a Michelangelo che lui è il “divino” e molto o quasi tutto gli si può perdonare, può stare nelle stanze e nei segreti di entrambe perché “Sei uno di famiglia”. Lo spirito di Dante che lo scuote e lo pervade, e la materia che ha il suo tempo geologico della pietra, di svariati milioni di anni, dal turbamento del “divino” Michelangelo viene animata col soffio dello Spirito e si fa potenza per i secoli della storia umana. Il denaro, il tradimento anzi i tradimenti, il veleno delle corti rinascimentali il ricorso ai mercenari e agli eserciti stranieri. Le scene di vita, la sfida tra i grandi geni – Raffaello – ed altro ancora. Alcuni di questi passaggi introducono squarci dallo sfondo del film di Konchalovsky, film che in verità andrebbe visto più di una volta, le aperture sulla storia e la lunga durata del tempo storico, ricerca storica cara a Fernand Braudel per ritrovare connessioni profonde tra l’arte e il potere, sostanza del Rinascimento, e l’artista Michelangelo che scarica le energie, tra faglie da cui sgorga la “potenza” – come la chiama lui, della macerazione interiore dello spirito nell’arte. Un sentimento profondo, dei popoli e degli individui tra loro interconnessi, si trova sotteso nelle scene di questo film.
Grande festa a Palazzo Parigi di Milano, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, a sostegno della Fondazione Doppia Difesa che si occupa del sostegno alle donne maltrattate, oltre che di importanti attività di pubblicità progresso e prevenzione sociale.
A promuovere l’evento “Rinate Libere”, al quale hanno partecipato oltre 200 selezionatissimi ospiti internazionali, la dinamica impresa internazionale Touscè gioielli, con la presidente Fabiana Coalova e la marketing director Paola Filacchione.
Madrina della serata è stata la principessa Maddalena Messina Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò Leopardi di Costantinopoli (incredibile ma vero, con otto nobilissimi cognomi che rappresentano la storia europea, dall’impero di Bisanzo alla serenissima repubblica di Venezia, dal Regno di Aragona alla Sicilia dei Gattopardi, splendidamente romanzata da Giuseppe Tomasi di Lampedusa), accompagnata dal marito Ezra, orgoglioso appartenente alla Polizia di Stato, e dal cugino Piero Remo Caputo dei Duchi di Turano. Con lei anche la famosa testimonial Gessica Notaro e la contessa georgiana Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri, vice presidente della associazione culturale Aristocrazia Europea, partner dell’evento. Una serata assolutamente eccezionale e mondana di cultura, solidarietà, moda (con lo stilista Gianni Tolentino), musica (con la Big Band, Filarmonica di Abbiategrasso) e alta cucina (con lo chef stellato Riccardo De Pra).
Numerosi gli sponsor ed i VIP internazionali, della antica nobiltà e della borghesia produttiva, della cultura e dello spettacolo, presenti, fra questi: SAR il Principe Serge Karageorgevic di Serbia e Jugoslavia (figlio di SAR la Principessa Maria Pia di Savoia), il Dott. Hubert Ngiaye (console generale dello Zimbawe), Ana Baliashvili (presidente della International Alliance of Business in Europe, IABE di Praga), Tania Missoni e Alessandra Cerruti, il Conte Alberto Uva Parea Marorati Sormani di Missaglia e la dama PR Criss Egger (Bertotti Tatalov), Paola Neri e Dora Invernizzi, Nicola Giliberti e DJ Mario Farjetta di Radio DJ, Nicoletta Pol Brenna del Moia Studio e Monika Zanic di Dasein.
Alcune donne hanno raccontato le loro tragiche e commuoventi esperienze di vita e la loro rinascita, anche grazie alla assistenza della fondazione, alla quale è andato il ricavato della serata.
ONORE AL MERITO per l’ A.N.G.I. Associazione Nazionale Giovani Innovatori
_____________di Mattia Carlin
Meritocrazia, ricerca, capacità di analizzare il presente e disegnare il futuro: sono i punti cardinali del Premio A.N.G.I. dedicato ai giovani innovatori italiani, che celebrerà la sua seconda edizione il 17 dicembre ed è stato presentato ieri presso la sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
A Verona, dove Pirelli ha presentato in una serata evento al Teatro Filarmonico la 47esima edizione del Calendario, i protagonisti sono amore e bellezza. Woopi Goldberg, ospite d’onore, dà voce ai versi di Shakespeare e ci mette sulle tracce di Giulietta. Il lavoro del fotografo Patrizio Roversi racconta di un amore che “ha tanti volti (quelli di Claire Foy, Mia Goth, Chris Lee, Indya Moore, Rosalía, Stella Roversi, Yara Shahidi, Kristen Stewart ed Emma Watson) ma un solo nome, Giulietta“.
“Ero alla ricerca di un’anima pura, colma di innocenza, forza, bellezza, tenerezza e coraggio. Ne ho trovato barlumi negli occhi, nei gesti e nelle parole di Emma e Yara, Indya e Mia. Nei sorrisi e nelle lacrime di Kristen e Claire. Nelle voci e nei canti di Chris e Rosalía. E in Stella (sua figlia, ndr) l’innocenza. Perché c’è una Giulietta in ogni donna e non smetterò mai di cercarla“, spiega Roversi, che ha realizzato anche un cortometraggio di 18 minuti. “È una storia su come l’amore ha il potere di trasformare le persone”, continua, “visto che in soli quattro giorni Giulietta si trasforma da ragazza innocente in una ribelle, pronta a compiere il sommo sacrificio per amore”.
Scattato lo scorso maggio, il Calendario Pirelli 2020 è il primo realizzato da un fotografo italiano. È composto da 132 pagine, con il datario in copertina, brani tratti da Romeo e Giulietta e 58 foto, a colori e in bianco e nero. Sulla prima e sulla quarta di copertina risplende a lettere d’oro il calendario vero e proprio, con le date evidenziate della nascita di Giulietta, del suo incontro con Romeo, delle loro nozze e delle loro morti e le date di nascita delle modelle. “Volevo un concept legato alla bellezza e all’amore. Un concept molto semplice e molto forte. E amore e bellezza sono elementi della mia ricerca da molti anni. E volevo, come primo fotografo italiano di un progetto di un’azienda italiana, una storia legata all’Italia“, spiega il fotografo, nato a Ravenna, fotografo e fotoreporter che dagli anni 70 però vive a Parigi.
E così nasce Looking for Juliet, la ricerca di un ideale, di un sogno. “Attraversa le epoche. È l’ideale di una donna che simbolizza la femminilità, la dolcezza dell’amore e le qualità di una donna che unisce fragilità e forza, timidezza e ribellione. Giulietta è tutto questo. La tragedia di cui è protagonista ben rappresenta quel labile confine che esiste tra sogno e realtà, tra una lacrima e un sorriso, tra la felicità e il dolore, tra bene e male; sono sempre stato affascinato da questo confine così labile, quasi un’ambiguità. Giulietta è un sogno e non diventerà mai realtà. È questo il suo fascino, la sua bellezza, il suo mistero. Spero che le mie Giuliette faranno sognare“.