SEGNI PARTICOLARI… NA’ ZETA!
La compagnia Vari e Demenziali mette in scena il suo Segni particolari… nà Zeta! presso il Teatro della Visitazione sabato 17 dicembre alle ore 21 e domenica 18 dicembre alle ore 18.
La compagnia Vari e Demenziali mette in scena il suo Segni particolari… nà Zeta! presso il Teatro della Visitazione sabato 17 dicembre alle ore 21 e domenica 18 dicembre alle ore 18.
MONUMENTI DA SALVARE PER CUSTODIRE LA NOSTRA MEMORIA
una recensione a cura di LIDIA D’ANGELO
L’Italia è la Nazione dei mille paesaggi, uno diverso dall’altro: di collina, di pianura, di fondovalle, di lago nei quali l’aspetto naturale e quello umano si fondono armoniosamente creando scenari la cui bellezza è emozionante; questi paesaggi rappresentano un patrimonio prezioso che va preservato, salvaguardato, difeso da interessi e speculazioni varie.
La Chiesa, al pari di ogni comunità, ha sentito l’esigenza di strutturare il suo tempo e per questo ha realizzato un calendario. Domenica 20 novembre si è concluso l’anno liturgico e domenica 27, prima di Avvento, ne è cominciato uno nuovo.Il calendario della Chiesa è definito liturgico in quanto è basato sulla Liturgia, e disciplina le ricorrenze e le celebrazioni liturgiche. Questa è l’insieme dei riti delle preghiere e delle azioni che la comunità rivolge a Dio quando prega riunita. È la traslitterazione di un termine greco, letteralmente “azione per il popolo”, ossia il servizio liberamente assunto in favore dei fedeli.
NON “SONO SOLO CANZONETTE”
…… TRA ENZO JANNACCI ED EDOARDO BENNATO
____________________FRANCO D’EMILIO
Ricordate “Quelli che …” dall’omonimo album del 1975 ad opera del celebre medico-cantautore Enzo Jannacci? È una lunga canzone che su un sottofondo blues, accompagnato dal suono di un sassofono, elenca in modo disordinato e un po’ strambo i difetti e i vizi, i luoghi comuni e i costumi, le qualità e le contraddizioni dell’italiano medio: una serie di brevi, strampalate frasi che, tutte, iniziano con “Quelli che …”, come il titolo dell’album, e finiscono, poi, con l’ironico intercalare “oh, yeah”.
Un romanzo intrigante e che non vi farà staccare gli occhi fino alla fine. Un libro che nel corso della lettura ribalta la storia e i personaggi.
Come ricordato dal figlio Andrea fu la figura più autorevole della sua epoca e non solo come realizzatore di colonne sonore, ne fece più di 500 colonne sonore nella sua carriera affascinando intere generazioni. Un ”fuoriclasse”, cosi lo definisce il figlio Andrea che è l’unico della famiglia ad aver seguito le orme paterne.
MORTE DI UN GRANDE ARTISTA: GIAN PAOLO BERTO
Oggi c’è molta speculazione su un possibile futuro in cui l’umanità sarà sorpassata o perfino materialmente distrutta dalle macchine. Sentiamo spesso parlare di auto che si guidano da sole, di smart home o smart city, case o intere città i cui servizi essenziali saranno gestiti unicamente da robot.
In occasione dell’80° Anniversario dell’Esposizione Universale del 1942 a Roma, si svolgerà a Terni un Convegno dedicato a questo straordinario progetto urbanistico, ideato e organizzato dall’Associazione “Amici della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice“.
DA MERGELLINA A TRASTEVERE: NAPOLI E ROMA PALAZZO DELL’UNAR
Angela Brigid Lansbury, l’attrice britannica naturalizzata statunitense, si è spenta nel suo appartamento di Los Angeles l’11 ottobre 2022. Aveva 96 anni e ne avrebbe compiuti 97 cinque giorni dopo. È venuta meno nel sonno, come se l’eleganza e la discrezione che l’hanno contraddistinta nella vita, avessero tratteggiato anche la sua morte.
Figlia dell’attrice irlandese Moyna MacGill e del politico Edgar Lansbury, nasce a Londra ma si trasferisce con la famiglia negli Stati Uniti durante i bombardamenti della Città. Il padre morì che lei aveva appena 9 anni e cominciò fin da subito a coltivare la sua passione per la recitazione.
Nel corso della storia l’umanità ha dovuto compensare, come tutte le altre specie presenti sul Pianeta, il basso tasso di aspettativa di vita con uno sforzo verso un aumento della natalità. D’altra parte una popolazione che cresce in modo indefinito finisce prima o poi per esaurire le risorse e gli spazi vitali a sua disposizione e questo è al giorno d’oggi lo scenario più probabile.
SPIRITO ALLEGRO 80 ANNI DOPO
IN UN PANTHEON IDEALE DELLA NOSTRA NAZIONE,
UN AMPIO SPAZIO DEVE ESSERE DEDICATO A GIUSEPPE MAZZINI
Presso il Caffè Letterario HoraFelix sabato 19 novembre dalle ore 10:00, avrà luogo un convegno dedicato a Giuseppe Mazzini in occasione del 150° anniversario della morte.
All’evento parteciperanno docenti e studiosi di diverse discipline che affronteranno alcuni aspetti del pensiero e della figura del patriota genovese, come indicato nelle sottostante locandina.
Tra i partecipanti anche alcuni collaboratori della Consul Press e dell’Associazione Culturale “Pantheon”, tra l’altro anche editrice della stessa agenzia giornalistica.
L’8 ottobre è stata inaugurata a Roma una mostra dedicata a Vincent van Gogh, artista geniale e tormentato, per i 170 anni dalla sua nascita. Si tratta di una mostra prestigiosa, prevista fino al 26 marzo del 2023, che raccoglie alcuni capolavori del Museo Kröller Müller. Con questa esposizione la Capitale si rimette in gioco utilizzando la carta internazionale dell’incontro e dello scambio con le principali realtà culturali dell’Europa e del Mondo.
La Conferenza metterà in luce la continuità simbolico-costruttiva da Roma Capitale alla Terza Roma, dal Vittoriano all’E42, avendo come modello di riferimento la Roma Classica, dal Neoclassicismo al Razionalismo. A tema, la Trasformazione Fisica dell’Urbe in vista della Formazione Metafisica dell’Italiano Attuale.
L’Evento è occasionato dalla coincidenza del Centenario della Marcia su Roma con l’Ottantesimo Anniversario dell’E42, ossia l’Esposizione Universale, che si sarebbe dovuta svolgere a Roma nel 1942.
Qualche giornalista, supponendo a torto che fosse un evento celebrativo, apologetico del Fascismo, l’aveva definita “la mostra della vergogna”, adesso, invece, possiamo affermare con soddisfazione che “O ROMA O MORTE. Un secolo dalla Marcia”, conclusasi a Predappio dopo sei mesi di apertura al pubblico, si è rivelata appieno una mostra della dignità della storia, raccontata e documentata con obiettività, imparzialità, insomma con grande rispetto della verità.
Domenica 13 Novembre 2022 avrà luogo il nuovo Congresso Nazionale degli iscritti al Partito Real Democratico. I lavori, che si svolgeranno presso la Cappella Orsini in via Grottapinta 21 (zona Campo de’ Fiori), avranno inizio alle ore 10,30 con la relazione del Segretario Generale, Dr. MASSIMO ARSETTI.
Quando una Torretta, sull’Adriatico, scomparve
Un orrore senza fine, i grandi e spesso inutili massacri della Grande Guerra: un’ Italia con grandi appetiti e mediocri governi, un mondo che scriveva la parola fine a quel periodo ricordato con il nome di “Belle Epoque” e si gettava a capofitto nella micidiale fornace bellica. Un numero impressionante di Caduti, settecentomila, e di mutilati, un milione, per il costo della Vittoria, una vittoria, che, malgrado la continua opera di marginalizzazione effettuata da numerosi libri “storici”, rimane nella verità della storia, oltre all’esemplare comportamento delle Forze Armate, certamente inferiori per mezzi e strategie, l’unico esempio di unità e dignità nazionali nella vita del nostro Paese.
Quella guerra, lontana oramai oltre cent’anni, ebbe anche un altro merito, quello di mostrare al mondo un’umanità che in quel vortice di sangue e di fango sembrava cancellata per sempre. L’esempio di Gabriele D’Annunzio, del suo volo su Vienna, con il famoso lancio di manifestini tricolori anziché ordigni, era la risposta alla crudeltà più volte mostrata dal nemico: non si dovrebbero dimenticare le atrocità subite dalle popolazione friulane e venete nel periodo compreso tra la disfatta di Caporetto e la battaglia di Vittorio Veneto, l’assassinio dei nostri soldati storditi dal fosgene e finiti a colpi di mazze ferrate; la risposta fu il lancio di volantini, proprio ad opera di quel D’Annunzio, ancora oggi, in alcuni ambienti, considerato un interventista sanguinario, un esaltato fautore della funzione purificatrice della guerra.
Un episodio della cronaca minore di quel tempo l’affidiamo al ricordo di un testimone, a maggior sostegno che la crudeltà contro i civili non fu una triste invenzione della seconda Guerra Mondiale.
Ancora dritto nel suo metro e novanta, il vecchio marchese, con lo sguardo fisso al grigio del mare d’inverno, prese a raccontare l’episodio di cui, bambino, era stato testimone. ” All’inizio dell’estate, credo fosse il 1916, sulla spiaggia di Grottammare, mi trovavo con altri ragazzini sulla riva; Il sole era alto e forte e noi giocavamo, mentre madri e governanti, sedute all’ombra, parlavano fra loro. All’improvviso, sulla linea piatta dell’orizzonte, apparve una sagoma scura, una nave con torri binate; teneva una rotta parallela alla costa, avanzava lentamente verso sud ed era lontana almeno un paio di miglia. Tutti i presenti, donne e bambini, presero ad agitare le braccia ed a sventolare, in segno di saluto, i fazzoletti e qualche – viva la Regia Marina! – si alzò dalla piccola folla dei bagnanti; in realtà, la grande unità da guerra non apparteneva alla Regia Marina Italiana, ma all’Imperial Regia Flotta Austroungarica; solo un istante, poi un colpo secco, qualcosa di simile ad un tuono e la torretta del nostro villino prospiciente al mare si piegò su se stessa e scomparve alla vista. Un fuggi-fuggi generale, sedie rovesciate, sporte abbandonate ed una pattuglia di anziani militi della Guardia di Finanza, accorsi sul posto, ginocchia a terra, presero a far fuoco con il nostro storico novantuno, in direzione di quella corazzata da cui non partirono altri colpi” .
Nel ricordare questo episodio il marchese un po’ rise, e un po’ si commosse, per poi rabbuiarsi quando narrò che la medesima unità, la notte precedente, uscita dai sicuri porti della Dalmazia, era stata responsabile, probabilmente, del primo bombardamento su una popolazione civile. I proietti, infatti, sparati da quelle potenti bocche da fuoco, erano piombati su Ancona: circa duecento morti ed altrettanti feriti. In conclusione, se ci troviamo a passare sul Lungotevere delle Navi, con uno sguardo rapido all’edificio del Ministero della Marina, noteremmo, ai lati dell’ingresso principale, due grandi ancore: una apparteneva proprio a quella corazzata che distrusse, in un’assolata giornata estiva, la torretta del vecchio marchese.
Alessandro Publio Benini
Dal 2 al 30 novembre Roma riscopre le sue radici nordiche con Novembre Nordico. Tracce nordiche a Roma promosso dalle Ambasciate di Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia, il Circolo Scandinavo e i quattro Istituti culturali e scientifici nordici: l’Accademia di Danimarca a Roma, l’Istituto di Finlandia a Roma, l’Istituto di Norvegia in Roma, l’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, che si uniscono in questa occasione per divulgare un ricco programma di iniziative per valorizzare il legame storico dei Paesi Nordici con la città di Roma e per creare nuovi momenti di scambio attraverso mostre, talk, concerti, il Nordic Film Fest, e le case di illustri personaggi storici aperte al pubblico.