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La “Calotta” e la Scuola Ufficiali Carabinieri

SCUOLA UFFICIALI CARABINIERI FESTA DI FINE CORSO
La “Calotta” la storica tradizione ha oltre tre secoli… e nasce in Francia

Raffaele Panico

Roma, 7 giugno scorso, l’esperienza formativa degli Allievi della Scuola Ufficiali Carabinieri si è conclusa anche quest’anno presso la sede dell’Istituto (Roma, via Aurelia 511) con la tanto attesa “Festa di Fine Corso” organizzata dalla Nobilissima Calotta.

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La Nuova Via della Seta: la rassegna internazionale di cultura ed economia

Martedì 11 giugno, alle ore 14.00, in via Nazionale n° 7 presso l’Hotel Quirinale a Roma, si terrà la conferenza stampa relativa alla presentazione della “Rassegna internazionale di cultura e di economia” organizzata dall’associazione LA NUOVA VIA DELLA SETA.

Alla manifestazione sarà presente una folta delegazione di imprenditori cinesi insieme ad alcuni funzionari del settore orafo, turistico e culturale di ambedue i paesi, Italia e Cina.

Interverranno a illustrare gli scopi e gli intenti della manifestazione:

Liu Weijun, Presidente della’associazione “La Nuova via della Seta”

Anas Rosen, capo dipartimento delle pubbliche relazioni dell’associazione “La Nuova via della Seta”

 

www.lanuovaviadellaseta.eu mail

eventi@lanuovaviadellaseta.eu

Missione a Budapest: Guido Romanelli e Béla Khun in un’opera cinematografica di Gilberto Martinelli

Cinema allo stato puro ed echi deamicisiani:
lo stile di Martinelli rivela l’anima del secolo breve.

«Sono stata educata alla disciplina. A un genere particolare di disciplina. Per esempio, quando ero bambina, andavamo a fare lunghe passeggiate in campagna d’estate. Ma non mi è mai stato permesso di correre al chiosco delle bibite con le compagne. Mi dicevano: domina la sete, domina la fame, domina le emozioni ». 
Così l’altera Marlene Dietrich in “Vincitori e Vinti” di Stanley Kramer, nei panni della vedova di un generale tedesco condannato all’impiccagione nell’arco dei processi di Norimberga, spiega al giudice impersonato da Spencer Tracy quali sono i precetti di una famiglia composta di militari.

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Un “Eroe” a Horafelix: Guido Romanelli

Pariodando Brecht ….
“Miserabili quei Popoli che non hanno bisogno di eroi ! “

post una serata presso il Caffè Letterario Horafelix,  
una riflessione di MARILU’ GIANNONE  

La definizione di eroe spesso trova confusioni: l’eroe non è un calciatore, un personaggio manga o fumetto, qualche protervo cowboy che interrompe di accudire le vacche per vincere pericolosamente i “musi rossi”. Eroe è il figlio di Hera, un figlio della Dea delle possibilità o Grande Madre che a dir si voglia. L’eroe è un uomo che fa un’azione eccezionale, compromettendo talvolta la sua esistenza o la fede in sé.

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Il Mercato dell’Arte Contemporanea …… L’Accademia Costantiniana fa il punto della situazione

L’ ARTE TRA MERCATO,
COLLEZIONISMO e GALLERIE

Mercoledì 5 giugno al Macro di Roma è stata organizzata una Tavola Rotonda dall’ Accademia Angelico Costantiniana, presieduta dall’ Avv. Alessio Ferrari Angelo-Comneno di Tessaglia per focalizzare le condizioni del mercato d’arte e del collezionismo moderno. 

Dopo un breve volo sulla storia del Collezionismo e sulla tradizione dell’Accademia, nonché sulle connessioni tra Arte e Finanza, il Convegno si è aperto con la Dr.ssa Raffaella Salato, Delegata per le Arti dell’Accademia Angelico Costantiniana, che ha innanzitutto sottolineato l’urgenza di disporre una chiara lettura sull’arte attuale e la sua diffusione.
E’ intervenuto poi Guido Talarico – giornalista ed editore – per concordare sulla necessità di agevolare la ripresa del mercato d’arte, lamentandosi come lo stesso sia caduto in mano ad affaristi e a banche che, mirando solo al mercato, oscurano la figura del Mecenate, amante e fautore del bello e con scarso interesse per un personale arricchimento. Talarico fa presente di aver ideato il Premio Talent Prize per favorire i giovani artisti desiderosi di conquistarsi uno spazio, invitando a seguire sempre l’istinto per l’acquisto di un prodotto d’arte, senza privilegiare l’inclusione in un catalogo più o meno monetariamente consistente.

La stessa opinione viene espressa da Georgia Bava, resposabile Dipatimento Arte Moderna e Contemporanea di FINARTE che incita i giovani talenti a non considerarsi subito grandi maestri, sottolineando nel contempo come il lavoro del gallerista sia fondamentale, pur se la la realtà a volte possa risultare non premiante. Infatti la chiusura di molte gallerie, oltre ad evidenziare le difficoltà del settore, incide sulla irrimediabile perdita dello stesso messaggio inserito nei lavori d’arte, quasi un encomio degli stessi artisti al proprio sè… senza che nessuno vada loro incontro per trovare una risoluzione a tale problema. 
Inoltre le condizioni dell’accesso da parte degli espositori sono quasi sempre gravate da costi notevoli, ed ancor più notevole è l’esborso per l’acquisto dei materiali da lavoro, il che rende l’arte solo una professione “da ricchi”. Vale a dire che si considera elitario un lavoro che lo è solo spiritualmente e non da tutti, oppure si pubblicizza come grande maestro l’artista adeguandone costi e strumenti di lavoro, il che serve solo a conquistare un’ immagine sovente bassa e momentanea, tanto è vero che alcuni nomi promossi con reboante pubblicità finiscono nel nulla. Ma il commerciante di strumenti artistici – quali tele, colori, affitto locali per mostre – riesce a conseguire invece un notevole guadagno. 
La verità è che, soprattutto per l’arte moderna, bisogna comprare solo ciò che piace, senza farsi trascinare dall’acquisto fatto “per investimento”.

L’Avvocato Luciano Faraone – Studio Legale Bernardini-de Pace, specializzato nel Diritto d’Autore, espone il suo pensiero sul “diritto dell’artista” di partecipare allo sfruttamento di un’opera venduta mediante una quota riconosciutagli dal venditore e del valore minimo di €. 3.000, per una percentuale di 1/4, che va in parte alla SIAE. E’ il Diritto di Seguito, per le “rivendite”, cioè, successive alla prima di un prodotto: questo diritto è ancora poco diffuso e prevede una professionalità acquisita. Bell’impegno, ma si ritiene che un esordiente, pur se magnifico, ne è escluso per livello di valutazione economica. Inoltre l’arte è un dono umano quanto mai imprevedibile: ci sono momenti in cui un artista ha notorietà, altri nei quali viene dimenticato o registrare una diminuzione di lavoro. Tali variabili potrebbero indurlo a ricercare altri sistemi o fonti di guadagno ed anche all’abbandono dell’attività artistica. Forse era meglio l’idea di una cinquantina d’anni fa, che prevedeva la retribuzione all’artista come “artista di stato” o “di regime” lasciandogli però la totale libertà di espressione.

Si ritiene anche che un artista sia o debba essere sempre povero, status condiviso e sottolineato da Gabriele Simongini, Storico dell’ Arte, Docente d’ Arte Contemporanea ed Accademico Belle Arti a Roma, che rimprovera alla società attuale la totale indifferenza o scarsa partecipazione in merito di arte, bellezza e spiritualità, soprattutto se diretta alla propria Nazione. Forse per “povero” andrebbe meglio la parola sfruttato dagli operatori di arte che in realtà, a volte, si comportano come veri affaristi.

In altri punti di dibattito, Simongini e, in parte, anche Talarico, sono gli unici a sostenere che un professionista d’arte non dovrebbe mai sbandierare la propria professionalità, ma attendere che i suoi meriti siano riconosciuti da altri. Un poco come le Associazioni di Religioni Tradizionali sostengono, ed a buon diritto, in quanto un artista (pittore o scrittore od altro) nel proprio ambito dovrebbe farsi riconoscere per le sue attività nobilitate dallo spirito e non dalla ricerca di ricchezza. Pertanto è la partecipazione dei fruitori delle sue attività a ricercarlo, a suggerirgli, a parlargli e quindi a sostenerlo. Successivamente e a breve potrà seguire la convalida e l’interessamento anche economica da parte di Gallerie, Case d’Asta e Critici, che dovrebbero veramente essere preparati e non inventare qualità o difetti irreali rispetto al prodotto od opera d’arte. 
Fondamentalmente si deve tenere presente che lArte è comunicazione e, dunque, un’ opera dell’uomo tesa al miglioramento di tutti, come espressione di un pensiero, anche se di rottura o di rivoluzione…. fattispecie questa non affatto prevista dai mercati, che hanno obiettivi eminentemente economici e pertanto a rischio di delusione per i veri artisti. 

Le domande del pubblico coinvolgono soprattutto Faraone e Simongini, che concordano nell’evidenziare come spesso, in questo ambito, in Italia non esista la Formazione: le scuole sono abissi di ignoranza, la gente è solo bocca aperta davanti ai territori del Grande Fratello, dell’ Isola dei Famosi et similia, …. lo Stato non cura né ama se stesso, manca l’identità di Nazione.
Con Talarico si riconosce dolorosamente infine che il presentismo ha ucciso lo sviluppo dell’arte e la conoscenza, e che si dà spazio spesso senza motivo agli allestimenti e non alle opere in mostra: la Società dell’immagine è soltanto quella, come gli allestimenti cinematografici dei film sul Far West: le case sono facciate, e dietro nulla. 
La Bellezza, l’Arte, nata con l’uomo, può trovare il modo per rimettersi in marcia.

Marilù Giannone

TERRAZZE TEATRO FESTIVAL

Partirà il 5 luglio la quarta edizione delle Terrazze Teatro Festival, inaugurata il 4 giugno, presso Spazio Novecento, nel cuore del quartiere Eur.

I grandi nomi della comicità, tra i quali Enzo Salvi, Dado, Paolo e Pedro, si alterneranno fino al 3 di agosto, per rallegrare l’estate Romana.

La rassegna, a cura di Achille Mellini, si inserisce in un progetto più ampio, quello delle Terrazze, che nasce con lo scopo di valorizzare i locali di proprietà di Eur S.p.A, tra cui il Palazzo dei Congressi con le sue stupende Terrazze. Parliamo di Terrazza Novecento, riferita alla ristorazione e all’intrattenimento danzante, e Terrazza delle Belle Arti, dove si svilupperanno il teatro e gli spazi espositivi.

Sarà proprio nella splendida location della Terrazza Novecento che per un giovedì al mese sarà possibile cenare mentre sul palco si svolgeranno spettacoli musicali e artistici, diretti e selezionati da Gianluca Neon, mentre, tutti i venerdì e sabato, dalle 23.30, fino alle 3 del mattino si ballerà al ritmo di dance anni ’90 o sonorità house.