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A 80 Anni dall’ Acquedotto del Peschiera e dall’ Acea

 Un’ Opera fatta per Durare

Come l’Acqua, Come Roma

Una mostra per ricordare gli 80 anni dell’inizio della costruzione dell’Acquedotto del Peschiera, dal titolo “1938-2018. Acquedotto del Peschiera”, promossa da ACEA, che festeggia anche i suoi 80 anni di attività nel campo idrico, è in corso a Palazzo delle Esposizioni, a Roma, fino al 4 Novembre.

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DANTE una mostra in suo onore, ricordando la Vittoria del IV Novembre

Il SOMMO POETA ancora oggi può indicare la Retta VIA

E’ in corso una mostra dedicata a Dante Alighieri dal titolo “La fortuna di Dante. Manoscritti, Libri, Opere d’Arte”, allestita nella prestigiosa Sala della Lupa, all’interno del Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, visitabile fino al 4 Novembre 2018.

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Dalla finanza islamica all’antiradicalismo: Incontri e Dibattiti al Festival della Diplomazia

 Due Incontri sul Mondo Islamico

Giunto alla IX edizione, dal 18 al 26 ottobre 2018 si è svolto anche quest’anno il Festival della Diplomazia, che per 9 giorni ha reso Roma protagonista del dibattito sulla geopolitica e sull’attività diplomatica internazionale.

Organizzato con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e di Roma Capitale, può esere definito la proxecuzione annuale di un evento di grande rilievo che lo scorso anno ha registrato quasi 10.000 presenze, con il supporto di oltre 70 Ambasciate, 8 Università e numerosi partner scientifici.

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Dal MiBACT il riconoscimento per l’Archivio di Arnaldo Mussolini

Dallo Stato, dichiarate di  interesse storico nazionale le “carte” del fratello del Duce, Arnaldo Mussolini

di Franco D’Emilio

Mercoledì 31 ottobre 2018 alle ore 15.30, nella Sala Consiliare del Municipio di Mercato Saraceno, la Soprintendente ai Beni Archivistici e Bibliografici dell’Emilia Romagna,  nell’ambito di una cerimonia appositamente convocata, renderà pubblica la dichiarazione con la quale lo Stato, attraverso il Ministero per i Beni Culturali, ha recentemente riconosciuto di interesse storico l’Archivio di Arnaldo Mussolini, custodito appunto nel comune della Valle del Savio. La cerimonia si svolgerà alla presenza degli attuali detentori di tale archivio, la famiglia Bondanini, per decenni attenti, discreti custodi di questo patrimonio documentario e librario.

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Quattro Percorsi attraverso la Civiltà Etrusca

Un’iniziativa encomiabile dell’ Archeoclub di Formello in collaborazione con il Museo Villa Giulia

Quasi in gara di corsa per iscriversi, Villa Giulia ha accettato diversi insegnanti e mediatori culturali per un corso di perfezionamento sull’Archeologia, dal titolo: Nuovi Percorsi attraverso la Civiltà Etrusca. Quattro sabati “full immersion” con i progenitori della presente Italia, affidati alle esperienze di archeologi ed esperti in didattica noti e felicemente disposti ad offrire del loro meglio. L’iniziativa trova il merito di Archeoclub Formello che l’ ha richiesta e preparata.

Il primo giorno, sabato 13, è stato una lunga corsa avvincente sui caratteri salienti dei “nonni”, visto che gli italici padri sono i Romani, e poi vari suggerimenti di percorsi diversi per farli capire ed apprezzare a visitatori e scolaresche: questa parte svolta dall’Archeologo Daniele Maras è  stata la più impegnativa, ma lo studioso è riuscito a rinnovare un panorama completo su questa civiltà millenaria che ci ha costruiti . Un ottima collaborazione per questa esperienza è stata fornita da Daniela Muscianese, che guida anche il gruppo per illustrare Veio, il giorno 10 novembre. L’archeologa non ha fatto mancare nulla al completamento della “passeggiata” sulla grande civiltà dal punto di vista artistico, fermandosi opportunamente su ciò che era più importante.

Il sabato successivo si è fatta luce soprattutto sulla didattica, consigliando di immedesimarsi, per una spiegazione esaustiva, ai vari generi e stati sociali dei visitatori in modo da coinvolgerli. Un discorso che si è puntato soprattutto su scolari e studenti, per i quali Marco Peri, educatore museale, è da anni felicemente applicato. Lo studioso ha suggerito di incanalare l’attenzione dei giovanissimi lasciando loro libertà di movimento dipendente dalla situazione e dall’oggetto che si intende illustrare, in modo da creare un’interazione fra osservato ed osservante. Sabato 27 è stata Pyrgi il teatro dell’azione conoscitiva, guidata dall’archeologa Rossella Zaccagnini, ed estesa alla visita completa dell’apparato museale che, anche per il luogo naturalmente splendido, è stata particolarmente apprezzata. L’archeologa ha fatto notare soprattutto i pannelli ceramici dipinti, sorta di antenati dei quadri, dell’arte etrusca che, com’è giusto, non finisce mai di incantare, anche fra luoghi comuni e cedimenti verso prese di posizione critica ormai stantie e clericali, mentre la giovane accademica Magda Vuolo ha avuto il compito arduo, ma chiaramente condotto, di far apprezzare il Museo anche per il Medioevo, non tralasciando la storia  quotidiana al Castello fino all’età presente. La stessa ha illustrato le iniziative sorprendenti del Direttore, Flavio Enei per le persone attratte dai tesori d’Italia. A tal proposito, è evidente, in relazione agli oggetti d’arte, come e quanto l’Arma dei Carabinieri, nella persona del Gen. Conforti e dei suoi sia stata magnifica per salvaguardare e recuperare, soprattutto, prodotti artistici rubati o minacciati di alienazione.

Marilù Giannone

 

Debutto con “Eredità”, al Teatro delle Muse !

 “L’ eredità dello zio Domenico”

Uno spettacolo gradevole e divertente in scena al Teatro delle Muse per la regia di Geppi di Stasio che de “L’eredità dello zio Domenico” è anche l’autore.

Il tema teatrale vuole essere il proseguo della commedia teatrale “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo.

I personaggi dell’opera sono interpretati ottimamente da Wanda Pirol, Rino Santoro e Geppi di Stasio nonché da Roberta Sansò, Carol Lauro ed Antonio Lubrano.

Tutti gli attori suscitano numerose risate evidenziando tuttavia quegli aspetti meschini che scaturiscono da bassi interessi economici e che si contrappongono ad un doveroso affetto.

Anche qui non sveleremo il mistero sulla figura di zio Domenico che è in fin di vita.

Con un inatteso colpo di scena finale si conclude il lavoro teatrale meritando un prolungato scroscio di applausi.