La testimonianza di chi Lo ha incontrato: il Dr. Valentino PISEGNA – Commendatoredell’Orden del Camino de Santiago.
Il 28 dicembre si celebra l’anniversario della scomparsa dell’artista tedesco Manfred Gnaedinger, autore del Jardin – Museo di Camelle (Concello de Camariñas), popolato da centinaia di sculture realizzate con sassi e materiale fornito dall’Atlantico, assemblate con imprecisato ordine, talvolta con accenti tragici e ironici.
P. Overton era un sociologo americano che elaborò una teoria di ingegneria sociale per spiegare i meccanismi di persuasione e, se vogliamo, di manipolazione delle masse partendo da un’idea dapprima completamente inaccettabile per la società fino a farla accettare e anzi legalizzare.
Questo racconto, presente solo nel vangelo di Luca (Lc 15,11-32), è unico anche per profondità e semplicità. Nel differente approccio alla ricerca della felicità presente nei due figli, è splendidamente rappresentata tutta l’umanità nel suo sforzo di ricerca di significato e di realizzazione in questa vita. Normalmente viene ricordata come la parabola del figlio prodigo volendo così sottolineare la centralità della figura del figlio minore che ritorna a casa dopo aver sperperato le ricchezze ereditate anticipatamente dal padre. La delusione che l’uomo riceve da quelle cose nelle quali aveva riposto la sua speranza di felicità, segnatamente la libertà di fare quello che lo seduce e lo spezzare il giogo dei divieti, è giustamente sottolineata come l’esito finale di ogni tentazione assecondata.
La caduta del muro di Berlino non è stata soltanto l’esito del fallimento politico del socialismo reale. Non è neanche stata la fine di una classe politica, quella sovietica, bollita e ridotta soltanto al più bieco politichese arido e ottuso che tratta i dissidenti con brutale violenza reazionaria. No, la caduta del muro ha rappresentato qualcosa di molto più profondo. Essa incarna il fallimento definitivo di un razionalismo semplicista che proponeva finalmente il raggiungimento di una società giusta per tutti, applicando delle semplici regole sociali inderogabili. Regole quali l’eliminazione della proprietà privata, la casa e il lavoro per tutti e una gestione collettiva soltanto nominale e in realtà rigorosamente controllata dal partito unico. Questi principi venivano attuati mediante la gestione centralizzata dell’economia e di tutti i mezzi di produzione e di comunicazione di massa in una assoluta mancanza di dissidenza interna.
Le pagine di “Sorelle per sempre” scorrono in modo fluido e leggero.
Una semplice battuta della maestra di una scuola materna a Mazara del Vallo bastò per stravolgere la vita di due famiglie. Questa è la storia, vera, raccontata nel libro. Apparentemente un normalissimo primo giorno di scuola, uno come tanti, ma che cambiò tutto in un istante.
Forse la bugia è più utile alla vita di quanto non lo sia la verità. Non c’è dubbio che chi sa mentire ha capacità decisamente più ampie di chi sa dire solo la verità. Senza possibilità di mentire l’umanità non avrebbe mai conosciuto la capacità di elaborare modelli matematici che è in fondo, immaginare mondi non veri ma simili ai veri. Questo ha consentito di costruire la scienza e la cultura in generale. Le forme artistiche sono la creazione di mondi non veri, pensiamo a pittura, scultura, teatro, cinema ma anche la musica. Tutta la cultura è alla fine una forma di non rassegnazione al reale, e quindi un’ideazione di mondi non veri.
Nelle gole del deserto che oggi è parte della Giordania, in uno dei luoghi più inospitali del mondo, permane una meraviglia dell’antichità: Petra, un autentico capolavoro di arte e ingegneria, costruito 2000 anni fa.
Nell’IV secolo dopo Cristo, Roma è la più grande potenza che il Mondo antico abbia mai avuto. I suoi confini si estendono dall’Atlantico al Mar Caspio, nulla sembra temere la Caput Mundi, ma qualcosa sta per sconvolgere per sempre la storia dell’Impero romano.
Il cammino neocatecumenale (CNC) è stato iniziato nel 1964 da Francisco Arguello e Carmen Ernandez, nelle baracche abitate da zingari in un sobborgo di Madrid chiamato Palomeras.
Sappiamo che esiste un mondo esterno, fatto da tutto ciò che accade, e sappiamo anche che esistiamo noi, gli uomini, che abbiamo coscienza e razionalità.
A Piazza Farnese, presso il celebre ristorante “Camponeschi”, nel cuore del centro storico di Roma, è stata inaugurata con successo la mostra “Fineco incontra l’arte”, con le opere dell’artista e direttore artistico ferrarese Mario Tarroni.
I resti del palazzo della regina di Saba, risalente al decimo secolo avanti Cristo sono stati scoperti nel 2008 sotto i ruderi di un altro edificio costruito da un re cristiano vissuto successivamente.
La sociologia è una disciplina che fa parte delle scienze umane e come tale si occupa del mondo dello spirito dell’uomo. Uno dei prodotti del mondo spirituale dell’uomo è la cultura ossia quell’insieme di abitudini consolidate di vita in comune che caratterizzano nel tempo un certo insieme di persone. Pensiamo alla loro storia, alla loro religione, all’oggetto del loro pensare, alle attività della vita quotidiana come il divertimento o lo sport o il loro modo di comunicare, il modo di vestirsi …
Un viaggio attraverso sé stessi nei panni del protagonista. Tra presente e passato, tra insegnamenti e cose imparate. La felicità nelle piccole cose, ma anche in quelle grandi. La storia di una persona semplice ma dall’animo nobile che attraverso le difficoltà è riuscito a diventare ciò che è e a stare bene con sé.
Predappio, exCasa delFascio…… “campa cavallo che l’erba cresce”
________________FRANCO D’EMILIO
Giorni fa verso Premilcuore, inevitabile che transitassi per Predappio, quindi, all’andata e al ritorno, gettassi l’occhio, prima nella luce del mattino, poi nel precoce buio del pomeriggio dicembrino, sulla mole possente della ex Casa del Fascio, ancora prigioniera dell’incuria e della dannazione della storia. Che tristezza! Nei miei 36 anni di adozione romagnola, riguardo alla superba costruzione fascista con la torre eccentrica, dominante la piazza principale di Predappio, ho solo assistito a fiumi di parole, a progetti, perlopiù campati in aria, soprattutto, al protagonismo degli amministratori locali, da quello eccessivo e smargiasso della sinistra, ora sonoramente sconfitta, a quello più sobrio, ma tanto incerto dell’attuale centrodestra. Si veleggia, ormai, verso 80 anni di abbandono dellaex Casa del Fascio, quale simulacro dell’odiato Fascismo, e ancora lunga, proprio degna del proverbiale detto “campa cavallo che l’erba cresce”, si prevede l’attesa perché l’edificio mussoliniano possa vedersi restaurato e recuperato a nuova utilità pubblica.