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La Spiritualità del Natale

                        Natale in Ungheria, senza materialismi  

 

COMUNICATO STAMPA

Natale ungherese con il gruppo folk KÁKICS

a Roma e a Napoli

 

1 dicembre ore 20.30 – Accademia d’Ungheria in Roma

                                                         2 dicembre ore 15.30- 17.30 – Spaccanapoli (Napoli)

 

 

Venerdì 1 dicembre, alle ore 20.30 presso l’Accademia d’Ungheria in Roma (Palazzo Falconieri – Via Giulia, 1) si terrà l’evento Natale ungherese – Concerto del gruppo folk ungherese KÁKICS.

 

Il giorno successivo, sabato 2 dicembre, tra le 15.30-17.30 nella città dei Presepi, gli interessati potranno assistere ad un flash mob del noto gruppo folk ungherese che percorrendo la via principale del capoluogo partenopeo (Spaccanapoli), li guiderà in un viaggio alla scoperta delle tradizioni natalizie ungheresi. L’Ungheria analogamente a Napoli è nota per la tradizione del presepe, anche vivente, questo ultimo chiamato ”Betlehemes játék”.

 

Il gruppo folk Kákics nasce nel 1997 a Székesfehérvár. Il loro repertorio comprende canti popolari tradizionali accompagnati dagli strumenti tipici, al giorno d’oggi piuttosti difficilmente reperibili dell’area di provenienza degli stessi canti (Transdanubio, la parte meridionale della Pianura ungherese, Moldavia, Transilvania). Il gruppo oltre che in Ungheria si esibisce regolarmente anche all’estero (Ecuador, Perú, Italia, India, Austria, Germania, Slovacchia, Norvegia e Svezia).

Musicisti: Evelin Varga (cetera, canto), Árpád Horváth (violino, canto), János Soós (contrabbasso, canto), Tibor Lendvai (flauto, zampogna, gironda, canto), Ákos Tárnok (viola, koboz, flauto, canto, danza), Ákos Tárnok J. (danza, canto). Collaboratori tecnici: Kamilla Tárnok, Ágnes Kovács

 

 

Conferenza su Armando Diaz

CIRCOLO DI EDUCAZIONE E CULTURA POLITICA

REX

“il più antico Circolo Culturale della Capitale”

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Dopo  Caporetto, poco  si  scrive  della  resistenza  sul  Piave  e  sul  Grappa  ed  a chi si  deve  questa  battaglia  d’arresto e  la  successiva  battaglia  vittoriosa  di  Vittorio  Veneto   che  pose  fine  alla  guerra  consacrando  la  vittoria  dell’Italia  ed  il  completamento  della  sua  Unità . Eppure  tutto  ciò  ha  un  nome: Armando  Diaz  e  su  questo  tema  parlerà

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Studi sulle persecuzioni dei Cristiani

COMUNICATO STAMPA  dell’ A.C.R. 

ASSOCIAZIONE CULTURALE ROMANA

                                                                                                          Le persecuzioni dei cristiani a Roma (I-IV secolo)

Il giorno 16 dicembre alle ore 10,00 avrà luogo la conferenza presso il teatro Il Girasole, in via Elio Donato 48, sul tema annunciato nel titolo, con particolare riferimento ai risultati delle indagini archeologiche”
Le ricerche del  Prof. Pier Luigi Guiducci su tale argomento  hanno suscitato sviluppi e risonanze notevolmente importanti, interessando personalità ed autorità italiane ed estere di alto profilo.

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La Basilica della Meridiana

Uno scienziato tutto da scoprire

Venerdì 24 novembre gli “Incontri in Basilica” a S.Maria degli Angeli, ore 20,00 ,l’evento relativo alla Meridiana, come proposto dall’infaticabile don Franco, coadiuvato dall’Ing. Cinzia Longo, è stato veramente uno dei più interessanti dell’anno. Il Prof. Costantino Sigismondi ha messo in luce non solo la bellezza e la peculiarità della Meridiana, ma ha fatto conoscere agli astanti un numero notevole di scienziati italiani, purtroppo trascurati e tralasciati dalle didattiche e confezioni di testi vari per il nostro insopportabile e deteriore complesso di inferiorità verso lo straniero.

Infatti, come chiaramente disegnato dalle parole precise ed eleganti del professore, lui stesso un vanto della Nazione Italia, pochi sanno l’importanza dell’astronomo Francesco Bianchini ed i suoi studi condotti senza strumenti di precisione e senza computer, sulla sola base del calcolo e della magistrale intuizione scientifica, che hanno dimostrato come la Meridiana della Basilica fosse un sistema assolutamente eletto per annotare le incidenze dei solstizi solari, ma anche della Stella Polare e di altri astri. Bianchini ebbe perfino la capacità di segnare, oltre al punto di stasi del corpo celeste, anche il suo trascorrere nel moto della terra con un’approssimazione limitatissima. Tutto ciò, naturalmente, corretto ed osservato giorno per giorno fino alla fine della sua vita, perché tutto, come dimostrato da Giordano Bruno, nell’Universo e negli Universi è movimento oltre a sosta, e Bianchini lo seguì, in nome dell’amore per la scienza e per la fede, in quanto anche il momento del verificarsi del solstizio è quello per l’opera religiosa e la preghiera.

Francesco Bianchini da Verona, amico di molti illustri studiosi e stimato da Clemente XI°, anche lui coltissimo, aveva al suo attivo la scoperta di 3 comete ed una miriade di lavori di astronomia eccezionali quando il papa lo nomina cameriere d’onore e segretario della Congregazione del Calendario; nel 1701 gli commissiona la creazione di una meridiana nella basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri. La commissione incaricata doveva verificare la validità della riforma gregoriana del calendario e determinare con esattezza la data della Pasqua, da celebrare la prima domenica dopo il plenilunio che segue l’equinozio di primavera.

La meridiana viene inaugurata da Clemente XI il 6 ottobre 1702: una linea di bronzo di 45 metri che si stende sul pavimento della crociera della basilica romana di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri; a destra della linea sono rappresentati i segni zodiacali delle costellazioni estive e autunnali; a sinistra quelli delle costellazioni primaverili e invernali, alle due estremità sono i segni delle costellazioni del Cancro e del Capricorno. Su di essa il sole proietta la luce attraverso un foro “eliottrico” di alcuni centimetri, all’altezza di venti metri sulla parete volta a mezzogiorno.

Secondo l’illustre astronomo che ha esposto la grande personalità del Bianchini, ancora gli effetti degli studi suoi e le applicazioni scientifiche della Meridiana sono in corso di scoperta: auguriamoci dunque che l’evento tenutosi venerdì 24 possa ancora ripetersi con nuove meraviglie, e grazie allalta preparazione del Prof. Costantino Sigismondi.

Marilù Giannone