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Presentazione del libro Linee Parallele, Horafelix Roma

Giovedì 19 gennaio c’é stata la presentazione del libro Linee Parallele di Tobia Berti presso il circolo culturale e letterario Hora Felix in Roma, con lui erano presenti Daniele Paglia, cinematographer e dottore nelle scienze del colore, e Enrico Paniccia, giornalista, in qualità di moderatore.

In una Venezia contemporanea e stupenda, coi suoi palazzi, i suoi canali e il suo mare, le due protagoniste del libro vivono su di una stessa strada e si scontrato per caso, da subito diventano amiche e si capisce come entrambe hanno bisogno l’una dell’altra per poter ricominciare a vivere e questa volta col supporto reciproco, sono come le “Linee Parallele” del titolo: due persone molto diverse trovano una profonda affinità tanto da stravolgere la loro vita e provare una volta ancora a cambiare il futuro.

Il vetro artistico di Murano é il terzo elemento del libro, con la sua alchimia e la sua storia é l’elemento che collega le due protagoniste attraverso i ciondoli che portano al collo.

L’isola di Murano, da sempre il polo più fruttifero della lavorazione del vetro, con l’utilizzo del vetro sodico (di origine orientale) in diverse epoche seppe rinnovare le sue conoscenze vetraie grazie ai collegamenti con la Siria e l’Egitto, in seguito coi suoi vetri di lusso é poi riuscita a incantare prima le corti d’Europa e dopo il mondo intero.

Il vetro, come l’Araba Fenice, può essere rigenerato e trasformato con il principio alchemico secondo cui nulla si crea e nulla si distrugge, allo stesso modo le protagoniste del libro sapranno liberarsi dai mali che le affliggono attraverso un processo profondo di autorigenerazione.

Da una prima lettura Daniele Paglia si é accorto di quanto fosse facile per lui recepire i significati profondi dell’opera di Tobia Berti, tanto da visitare Venezia, nelle luci e nei colori dell’inverno, per curiosare tra le ambientazioni descritte nel libro.

Tobia Berti é nato a Dolo nel 1976, e ancora oggi vive sulla riviera del Brenta, il suo percorso inizia con la scultura all’Accademia di Belle Arti di Venezia, da qui firma una lunga serie di opere, partecipando a concorsi di rilevanza internazionale. Dal 2000 intraprende la carriera di fotografo e regista, collaborando con diverse aziende operanti nel mondo del design, valorizzando le collezioni attraverso scatti still life e di ambientazione. Dal 2007 ottiene successi con cortometraggi e video musicali da lui realizzati, collaborando con personaggi illustri del mondo dell’arte e dello spettacolo come Allan Nichols, Alexandros Kapelis, Achille Gallo e Sylvian Tremblay.

©Francesco Spuntarelli

145 Anni delle Guardie d’Onore al Pantheon

DALL’ ALTARE DELLA PATRIA  AL  PANTHEON,
quando i Simboli ed i Monumenti coincidono
con i Miti di Roma e d’Italia

le Insegne Millenarie di Casa Savoia sventolano in corteo con il Tricolore a Roma  

Forse era dalla fine degli anni 60 del secolo scorso che non si assisteva ad una manifestazione patriottica come quella che l’Istituto delle Guardie d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon ha regalato a Roma la scorsa domenica di fine gennaio.
Una sfilata imponente, guidata dal Presidente dell’Istituzione Comandante Ugo d’Atri e dal Principe Emanuele Filiberto di Savoia, che partita dall’Altare della Patria, dove è stata deposta una corona d’alloro, è giunta al Pantheon, dopo aver attraversato via delle Botteghe Oscure, Piazza di Torre Argentina, via dei Cestari ed infine Piazza della Minerva e quindi il Pantheon, dove è stata celebrata la Divina Liturgia.

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“Latin Lover per caso”: recensione dello spettacolo

 

In un’ambientazione che é la fine del XX secolo, un gruppo di amici si trova di fronte a una serie di equivoci, le dinamiche per alcuni versi risultano ancora quelle da “Il tempo delle mele” e per altri quelle dei nati dal millenium bug, portando a riflettere su quanto i tempi cambino effettivamente nel corso della storia, una generazione di cui abbiamo fatto parte tutti in quegli anni, tra mille catastrofi sentimentali, troppe fantasie, troppa poesia.

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Il poliziotto fascista contro il commercio sugli ebrei,
un altro lato della “memoria”

LA “MEMORIA” RIVISITATA ERETICAMENTE

In questa settimana, inclusiva del Giorno della Memoria ho ravvivato la memoria della persecuzione antiebraica, pubblicando, sempre su questa testata, un articolo sulla figura di Mons. Augusto Bertazzoni, Vescovo di Potenza dal 1930 al 1966, tanto prodigatosi a favore di ebrei, pure emiliano-romagnoli, confinati in Basilicata. …..clicca qui
Se, però, prima ho scritto di perseguitati ed, eventualmente, di chi li ha aiutati nella loro drammatica storia, ora intendo, invece, scrivere di qualcuno, sicuramente collocabile nello spazio dei persecutori, ma sempre distintosi da quest’ultimi, non condividendone né gli intenti ideologici né quelli razzisti, sino al punto di denunciare a Mussolini il turpe commercio di alcuni gerarchi fascisti nella vendita ad ebrei di costosissimi, falsi certificati di arianità ovvero di appartenenza alla “razza pura”. (nella foto d’apertura, il Ministero dell’Interno nel 1943)

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Il Vescovo di Potenza per gli ebrei emilano-romagnoli

MONSIGNOR  AUGUSTO BERTAZZONI

Il 2 ottobre 2019 Papa Francesco ha dichiarato venerabile monsignor Augusto Bertazzoni, già Vescovo della Diocesi di Potenza-Marsico dal 30 giugno 1930 al 30 novembre 1966 e Padre del Concilio Vaticano II, attribuendogli, così, post mortem quel titolo che la Chiesa cattolica conferisce a quanti si siano oggettivamente segnalati per “santità di vita” ed “eroicità delle virtù”, tanto da poter essere proposti per una successiva beatificazione. E, sicuramente, Augusto Bertazzoni, nato a Polesine (Mantova) il 10 gennaio 1876 e scomparso a Potenza il 30 agosto 1972 all’età di 96 anni, aveva sempre dato prova di tanta umanità e generosa comprensione, proprio come riassume la promulgazione papale della venerabilità: ….

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