Domenica 18 dicembre sin dalle prime ore del mattino con il sorgere del sole, la Basilica di Sant’Elia accoglierà tutti coloro che vorranno godere dei giochi di luce al suo interno.
Basta poco: una stinta cartella verdolina, stretta da uno spago, tanto gonfia di documenti tra il 1944 e il principio del 1947; infine, alcuni appunti dalla scrittura minuta e precisa su un’agenda del ‘44, segretamente custodita per decenni, quasi fosse utile, se necessario, per riaprire la memoria segreta di un tempo che fu.
Altrettanto poco è bastato per contattarmi: un comune, solido amico, davvero raro in epoca di fittizie amicizie via social. Così nell’afoso scorso luglio mi sono ritrovato nello studio luminoso, tutto di candidi mobili e foderato di libri, del mio nuovo, inaspettato amico, un sessantottenne di origini toscane.
IN RICORDO ED ONORE DI ENRICO CARUSO: EVENTO DI GALA CON PREMIAZIONE DI ECCELLENZE ARTISTICHE, SCIENTIFICHE E SOCIALI 11 DICEMBRE /h.20,30 da “DON RJKARDO” – via Falcognana 22- Roma
Il Premio Enrico Caruso da San Giovanniello a New York è stato pensato ed istituito dal Direttore artistico del Premio stesso, Maestro Armando Jossa – pittore, scultore e ideatore della Paraideaolia // da Donatella Cotesta – Regista e Sceneggiatrice // da Barbara Empler – Avvocato.
La compagnia Vari e Demenziali mette in scena il suo Segni particolari… nà Zeta! presso il Teatro della Visitazione sabato 17 dicembre alle ore 21 e domenica 18 dicembre alle ore 18.
MONUMENTI DA SALVARE PER CUSTODIRE LA NOSTRA MEMORIA
una recensione a cura di LIDIA D’ANGELO
L’Italia è la Nazione dei mille paesaggi, uno diverso dall’altro: di collina, di pianura, di fondovalle, di lago nei quali l’aspetto naturale e quello umano si fondono armoniosamente creando scenari la cui bellezza è emozionante; questi paesaggi rappresentano un patrimonio prezioso che va preservato, salvaguardato, difeso da interessi e speculazioni varie.
La Chiesa, al pari di ogni comunità, ha sentito l’esigenza di strutturare il suo tempo e per questo ha realizzato un calendario. Domenica 20 novembre si è concluso l’anno liturgico e domenica 27, prima di Avvento, ne è cominciato uno nuovo.Il calendario della Chiesa è definito liturgico in quanto è basato sulla Liturgia, e disciplina le ricorrenze e le celebrazioni liturgiche. Questa è l’insieme dei ritidelle preghiere e delle azioni che la comunità rivolge a Dio quando prega riunita. È la traslitterazione di un termine greco, letteralmente “azione per il popolo”, ossia il servizio liberamente assunto in favore dei fedeli.