Si fosse trattato di un caso isolato ed eccezionale, certamente deprecabile per il suo contenuto offensivo, ma addebitabile solo alla scelta avventata di un pastore, purtroppo dimentico di dover guidare un gregge di anime e non di doverlo sconcertare inutilmente, ebbene, allora, avremmo anche potuto chiudere un occhio e mandare giù il rospo sul filo della comprensione e del perdono.
Quando sentiamo pronunciare la parola storicizzare in relazione a un libro, pensiamo solitamente alla necessità di calare il testo in questione nel contesto linguistico e storico che gli è proprio. Non farlo è estremamente dannoso, dal momento che può generare fraintendimenti e alimentare errori.
Un esempio in tal senso ci viene offerto dalla magistrale lettura che Gianfranco Contini dette del sonetto Tanto gentile e tanto onesta pare, appartenente alla “Vita nova” di Dante.
Un anno fa, all’inizio di dicembre del 2023, una malattia cattiva, il cui decorso continua ancora adesso, ha colpito un vero guerriero, certamente un eroe operante nell’epoca moderna. Si tratta del medico psichiatra Alessandro Meluzzi.
Di lui si conosce l’attività politica, l’attività di medico coraggioso che gli ha portato la simpatia di migliaia e migliaia di cittadini, l’attività di volto televisivo.
Andateci tutti, così vi renderete conto. Fidatevi, non vi mando chissà dove, tanto meno a quel paese, vi invito soltanto ad andare al cinema a vedere il film “Berlinguer-La grande ambizione” del regista Andrea Segre, realizzato a 40 anni dalla morte dell’ultimo Grande Leader del Partito Comunista Italiano: dopo di lui solo un giusto, inevitabile declino. Io ci sono andato in un pomeriggio infrasettimanale, quando, solitamente, pure a Roma i cinema sono meno frequentati, quindi più tranquillamente avrei potuto vivere una “full immersion” nella storia del nostrano partitone comunista attraverso le vicende di uno dei suoi maggiori protagonisti, appunto Enrico Berlinguer.
Quando ha cessato la giovinezza di essere una grande avventura?
Reinaldo Arenas e la gioventù cubana
un “Sogno Rivoluzionario” analizzato da FRANCESCO RICCI*
In Prima che sia notteReinaldo Arenas, nato a Cuba nel 1943 e morto suicida a New York nel 1990, ripercorre la sua esistenza, segnata, al pari di tanti suoi connazionali, dalla rivoluzione di Fidel Castro. All’inizio l’adesione dello scrittore al nuovo regime è forte e convinta, anche se il nonno gli ha sempre detto che il comunismo rappresenta la fine della civiltà.
Ormai, è certo, Donald Trump ha vinto, sarà nuovamente Presidente degli Stati Uniti, pronto a realizzare il suo programma per un’America “great again”. Ha battuto nettamente la candidata democratica Kamala Harris e potrà contare su una solida maggioranza repubblicana al Senato e alla Camera dei Rappresentanti, i due organi legislativi del Congresso, oltre che alla Corte Suprema.
Prepariamoci all’Emergenza in Europa: scopri come con suggerimenti pratici e una lista di rifornimenti essenziali per 72 ore.
Questione di 48 ore fa, è uscito il report UE: “”Rapporto su prontezza civile e militare” da cui si evince la necessità di “prepararsi agli scenari peggiori”. Da qui l’idea dell’articolo che spero possa tornare utile.
Quando una “Convenzione” viene presentata come un “Dovere”_________di Francesco Ricci *
Nell’ottobre del 1942 Paul Valéry diede alle stampe, per i tipi di Gallimard, Cattivi pensieri, una raccolta di aforismi, alcuni dei quali brevissimi, che hanno come tema l’amore, la letteratura, la società, la storia, la morte, il tempo, l’uomo, l’umanità. Quasi all’inizio del libro al lettore accade d’imbattersi nella seguente considerazione: “Convenzioni. Alcune fanno sì che ciò che non esiste esista, altre che non esista ciò che esiste. Ma le seconde sono più rare e ardue delle prime”.
Desideriamo parlare di SARA PEDRI, giovane ginecologa originaria di Forlì, scomparsa misteriosamente il 4 marzo 2021 all’età di 31 anni senza lasciare alcuna traccia, dopo aver inviato una sua lettera di dimissioni all’Ospedale Santa Chiara di Trento, ove lavorava.
La nostra Redazione ha svolto una breve ricerca sulla rete e, salvo errori, le ultime notizie su questa inquietante e probabilmente tragica vicenda sono state rintracciate in un articolo recentemente pubblicato martedì 8 ottobre su “Il Corriere del Trentino”.
La “Destra” vince e governa …..La “Sinistra” rosica e lancia invettive
Ancora, ci s’interroga sulle ragioni del successo, ormai, evidente, né passeggero né aleatorio, della nostra Destra più intransigente, una volta chiara erede del Fascismo, poi animatrice di un’evoluzione postfascista ed oggi palese trasformista di un partito, quello di Fratelli d’Italia. Quest’ultimo, infatti, rappresenta, sempre più, una destra liberale, fortemente conservatrice, ma strategicamente moderata e ad ampio raggio, quasi ricalcando la trasversalità politica interclassista della trascorsa Democrazia Cristiana: trasversalità sicuramente agevolata dalla caduta delle tante pregiudiziali, dei tanti stereotipi ideologici, politici della nostra Prima e Seconda Repubblica.
ARMENIA / AZERBAIGIAN: un drammatico conflitto
sui cui l’Europa impone un “Assordante Silenzio”
Mercoledì 16 Ottobre a Genova, presso la “Domus Cultura” in via David Chiossone 6/4, si discuterà approfonditamente su tali tematiche e sul relativo scenario internazionale, con la presenza e testimonianza di Emanuele Aliprandi, esperto in questioni caucasiche nonché autore di numerosi libri in materia tra cui, il più recente: “La Guerra del Nagorno Karabakh”. Maggiori informazioni sull’incontro sono visionabili nella locandina qui di seguito pubblicata.
“Quattro Crimini ….ed Una Riflessione“ di Lidia D’ANGELO
Si è appena conclusa la stagione estiva del 2024 che ricorderemo per essere stata una delle più calde degli ultimi decenni ma che ricorderemo anche per i numerosi episodi di violenza efferata che hanno scosso l’opinione pubblica.
Nella Nota che accompagna Sentimento del Tempo, Giuseppe Ungaretti fa delle considerazioni di estremo interesse su Roma e sull’arte del barocco. In nessun’altra città, secondo il poeta, è dato provare il sentimento del vuoto con pari forza, ad esempio quando ci si trova al cospetto del Colosseo, “enorme tamburo con orbite senz’occhi”, o davanti a certi ruderi. Tale sentimento del vuoto immediatamente si converte in orrore del vuoto – che in Michelangelo prima, nel barocco poi, viene a coincidere con “l’orrore di un mondo privo di Dio” –, al quale gli artisti reagiscono riempiendo lo spazio “per non lasciare nulla, nulla di libero”.
Venerdì 13 settembre 2024 alle ore 11:00 presso il Museo Ebraico di Roma si è tenuta la conferenza di presentazione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, giunta alla sua venticinquesima edizione e che quest’anno avrà luogo domenica 15 settembre, quest’anno toccando dal profondo il tema della “famiglia”.
COMUNICATO STAMPA – Roma 6 Unica!: edicola, merchandising, eventi fisici e digitali, nss edicola arriva a Roma per celebrare la città e la community di nss, in piazza Santa Maria in Trastevere dal 12 al 15 settembre
nss edicola presenta Roma 6 Unica!, nuovo capitolo di un progetto che punta ad animare il dibattito sulle edicole e sul loro ruolo in Italia e a sottolineare la necessità di luoghi di cultura fisici nei centri cittadini, oltre che a celebrare la grandezza delle città italiane attraverso la loro unicità. Roma 6 Unica! è lo slogan scelto per l’iniziativa con l’obiettivo di celebrare la parte più bella della romanità. Come tutte le altre iniziative di nss edicola, anche Roma 6 Unica! parla direttamente al cuore della città, e lo fa attraverso una serie di iniziative fisiche e digitali, dalla produzione di merch realizzato ad hoc per il progetto a interviste e creazioni di contenuti in continuità con l’idea di celebrazione della grandezza cittadina, cercando di rendere fashionable il merch collegato alle città.
Montagne di vestiti ricoprono il deserto di Atacama, in Cile, mentre i rifiuti della fast fashion sommergono il Ghana. Nel frattempo, il dramma dello sfruttamento della manodopera in Bangladesh e non solo. L’industria della moda “non ha mai vissuto la rivoluzione copernicana: pensa che tutto l’universo le graviti attorno“, scrive Matteo Ward nel suo saggio Fuorimoda!. Un libro in cui riflette – partendo dalla propria esperienza nel settore – sull’insostenibilità del mondo del fashion e sui suoi effetti su ambiente e persone. Questo perché, come racconta il co-fondatore della società benefit Wråd e autore della docuserie Junk – Armadi pieni prodotta da Will Media e Sky Italia, la moda “estrae valore da due orbite: natura e società“. Ma non ne restituisce altrettanto. Anche se produce vestiti, lavoro, benessere, lo fa in modo iniquo. Ci sono troppi abiti in commercio rispetto all’effettivo bisogno, le persone sono retribuite male laddove si produce e molto meglio nei posti in cui si decide, mentre la salute non è tutelata negli ambienti produttivi, per non parlare chiaramente degli effetti dei tessuti che indossiamo sulla pelle.
La Promozione della Cultura nelle parole del Vicepresidente Martina Nasini
D: Martina Nasini è il Vicepresidente dell’Associazione “La Terzina”, con la quale svolge importanti attività Culturali e di promozione Culturale.
Organizzatrice molto attiva, cura, supervisiona e rende possibili tutti gli eventi indetti dall’Associazione. Allora Martina, ti occupi anche di altre cose all’interno dell’Associazione, oltre che all’organizzazione e alla promozione degli eventi culturali?
D: Gli eventi che organizzi hanno sempre uno standard molto alto di qualità, come il concerto ad Ariccia nella sala Maestra di Palazzo Chigi, o il concerto per pianoforte e flauto alla Rocca dei Borgia di Nepi.
D: Allora siamo qui con Martina Nasini. Martina, tu sei una professionista veramente poliedrica, ti occupi e curi un numero straordinario di attività legate alla cultura: fotografa, Direttore Organizzativo, Vicepresidente e punto di riferimento per le relazioni dell’Associazione “La Terzina”, manager, curatrice, organizzatrice e presentatrice di eventi culturali di importanza rilevante… raccontaci un po’ di te, del tuo percorso.
SE“SORVEGLIARE“E’ UNA NECESSITA’, FORSE“PUNIRE“E’ UNA CONSEGUENZA ?
una analisi di FRANCESCO RICCI
Il prossimo anno saranno trascorsi cinquant’anni dalla pubblicazione di uno dei libri più importanti di Michel Foucault, Sorvegliare e punire (1975). In questo saggio, come è noto, il filosofo e storico francese ricostruiva le trasformazioni subite dall’istituzione carceraria nel periodo compreso tra il XVII e il XIX secolo, al fine di mostrare come nell’età contemporanea essa sia uno dei dispositivi che più contribuisce, tra le altre cose, a rendere gli individui docili e indifesi di fronte al potere di controllo della società capitalistica, facendoli scadere a meri “ingranaggi accuratamente subordinati di una macchina”.