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Michel Aoun il generale presidente: il Libano antico, di ieri e in questi giorni

La gigantesca tragedia del 4 agosto scorso ha lasciato il Libano in uno stato di indeterminatezza

Raffaele Panico

Una tragedia immane per numero di vite perse e i migliaia di feriti che non ha devastato solo il porto e i quartieri adiacenti di Beirut, ha lasciato l’intero Libano in uno stato di sospensione in cerca di una via d’uscita per il futuro. Il premier Hassan Diab ha rassegnato le dimissioni insieme ai ministri dell’intero suo governo. Per il Libano è una fase estremamente tesa e complicata, col rischio che s’inneschino dinamiche conflittuali come tra il 1975 e il 1990, i quindici anni di guerra civile, un vero incubo che nessun libanese vuole rivivere. L’attuale presidente del Libano è Michel Aoun, nato nel 1935, da una modesta famiglia di lavoratori, maronita libanese, poi compì studi militari.

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Trump verso l’ accordo del secolo

A meno di tre mesi dalle elezioni, e dietro il suo rivale, Joe Biden, nei sondaggi, il presidente Donald Trump ha firmato giovedì, con la mediazione nell’accordo di normalizzazione delle relazioni Israele-Emirati Arabi Uniti, il suo principale scopo diplomatico in Medio Oriente è uno  delle politiche estere più rilevanti di tutto il suo mandato. Questo è il primo passo verso il cosiddetto “accordo del secolo“, la proposta della Casa Bianca di risolvere il conflitto israelo-palestinese, che ha presentato lo scorso febbraio.

Parlando del patto Israele-Emirati, Trump ha fatto appello alla continuità suggerendo che atti simili potrebbero verificarsi in un secondo mandato: “Ne stiamo discutendo con altri Paesi”. Jared Kushner, suo genero e che da tre anni spinge l’agenda presidenziale in Medio Oriente, ha comunque confermato gli accordi tra Israele e altri paesi della regione entro la fine dell’anno.

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La magistrale implementazione della teoria dei giochi. Usare il Consiglio di Sicurezza per distruggere il Consiglio di Sicurezza?

Per una pluralità d’informazione nel Mondo attuale, il comunicato di Mohammad Javad Zarif – Ministro degli Affari Esteri della Repubblica islamica dell’Iran, consente riflessioni sulla nostra attuale Italia, e su aspetti importanti della stabilità e della pace nel mondo. L’Italia per posizione geo-strategica dovrebbe mantenere la stella polare di una politica dinamica e progressiva. Italia che appare senza sfera di influenza geo-politica, difesa dei propri confini, di interessi strategici e tattici o semplice difesa e implementazione del Made in Italy. Un paradigma però è cambiato.                                  

Raffaele Panico

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La lezione di Beirut in una estate per nulla non tranquilla

Libano: il Paese dei Cedri e dell’antichissimo Mito d’Europa,
la principessa rapita
e portata a Creta, che ha dato il nome al nostro continente    

Torquato Cardilli

Dopo i massacri nelle trincee della prima guerra mondiale, i milioni e milioni di morti della seconda guerra, combattuta sugli oceani, nel deserto africano, nel gelo della steppa russa. Dopo lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti, sembrava che gli uomini avessero toccato il punto più basso dell’abbrutimento. E invece no.

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Sette e psicosette: il male che si incunea nelle fragilità

Il caso della setta di Novara, un fenomeno sotterraneo, subdolo, sommerso: trame e immoralità
che hanno agito per anni. Riduzione in schiavitù,  danni psicologici, famiglie distrutte e vite rubate

Alice Mignani Vinci *

Lo sconvolgente caso della setta di Novara ha ridestato l’attenzione e la riflessione su un fenomeno sotterraneo, subdolo, che sovente è sommerso, nelle sue trame e nel suo immorale agito, per anni. Riduzione in schiavitù,  danni psicologici, vite rubate, il tutto grazie ad una rete efficiente e legittimata dall’azione di professioniste adibite al reclutamento delle “prede”.

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