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In Val Visdende si adottano le mucche il progetto della Cooperativa Peralba di Costalta

La creatività di questi tempi può diventare un’alleata, ma soprattutto un’arma imprescindibile, per certe realtà imprenditoriali messe in difficoltà dall’emergenza sanitaria del coronavirus.

Così una cooperativa di Cadore ha pensato di dare in adozione le proprie mucche e con un piccolo contributo si riceveranno in cambio burro e formaggi. A promuovere questa simpatica iniziativa è Elvio Casanova Borca, presidente e responsabile della Cooperativa Peralba di Costalta in Val Visdende.

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Il mercato del mestiere più antico del mondo

 

Quartieri a luce rossi, centri massaggi e bordelli del mondo. La Germania è il paese che propone più formule sul mercato legale del sesso.

 

I tempi sono cambiati, frenetici a tal punto che smartphone con meno di tre anni sono considerati vecchi, le vicende politiche o di cronaca di cinque anni fa sono dimenticate dalla massa. In un succedersi di così tanti innovazioni tecnologiche e commerciali, poco utili in gran parte, si fa fatica a ricordarle.
Ciò che comunque è ricercato in ogni tipo di commercio è l’originalità. L’originalità è sinonimo di successo per attrarre clienti e quindi diventa sinonimo di guadagno. Con questa ottica ogni settore trae beneficio, compresi quelli che esistono dall’alba dei tempi. Compreso il lavoro più vecchio del mondo: La prostituzione.

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Unione Europea e la storia semi-segreta del Piano Kalergi

Mito o Realtà? Informarsi prima, per conoscere e leggendo apprendere

Praktischer Idealismus – Idealismo pratico. Oggi situazionismo dilagante?

Raffaele Panico

Unione Europea, in questi ultimi mesi vediamo come il potere aggregante si va sempre di più sfaldando. Siamo oramai ben oltre la linea del cosiddetto choc da Brexit. Il collante dei cosiddetti padri fondatori della “Nuova Europa” è solo uno spettro che si aggira per il vecchio continente o, distintivo stemmi e bandiere al vento e chiacchiere televisive.

L’idea non era male, successiva al conflitto mondiale, quando i padri fondatori iniziarono a progettare la pace e la progressiva unità e prosperità della parte occidentale del continente, per dar vita ad una comunità di Stati in cooperazione tra di loro, allargandosi poi, furbi e maliziosi, fino alle frontiere dell’ex Unione sovietica: quindi… tutto è andato oltre ogni discutibile previsione iniziale.

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In memoria di George Floyd, quando la protesta contro il razzismo diventa globale

25 maggio, Minneapolis (USA), perde la vita George Floyd, durante un arresto. Le mobilitazioni contro il razzismo innescate negli Stati Uniti dalla morte dell’afroamericano George Floyd per mano della polizia si sono accese in Europa e in altri paesi fino a diventare un fenomeno globale.

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Psicologia in Italia. La professione che guarda al Futuro e alla programmazione della politica

IL CONTRIBUTO DEGLI PSICOLOGI
NELLA PROGRAMMAZIONE DEI POLITICI
  

di Raffaele Panico

L’Agenzia Giornalistica Consulpress, con attenzione sensibile alla ripresa dell’anno scolastico – per alunni. genitori, corpo docente, dirigenti e realtà territoriali – ha formulato questa domanda, inserita nel dibattito sulla fase di rientro dopo il periodo di “confinamento” o lockdown: “come possiamo tutti collaborare e partecipare al percorso formativo e  informativo, finalizzato alla migliore garanzia didattica e prevenzione della integrità per la salute e la didattica stessa, anche, e soprattutto, a fronte di non evidenti certezze. Una puntuale corretta informazione tra pubblico e privato, e le famiglie, diventa in queste settimane fondamentale per affrontare questa nuova sfida risposta cui dare indicazioni e indirizzi per la piena ripresa dell’anno scolastico”.

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Italia in Guerra, 10 Giugno 1940 in un libro del Prof. Piero Melograni

RADIO RADICALE, BEN DIECI ANNI DOPO: 
attualità di un dibattito radiofonico
nel Settantesimo della tragedia del 10 giugno

Raffaele Panico 

In occasione della tragica annunciazione avvenuta giusto 80 anni fa, vogliamo ricordare le parole pronunciate in un dibattito radiofonico “da allora la vita degli italiani non fu più la stessa”. È quanto aveva detto il professor Piero Melograni in una trasmissione nel Settantesimo anniversario della tragica dichiarazione di guerra consegnata agli ambasciatori di Francia e Inghilterra. Così passo dopo passo, il Regno d’Italia si avvolse il cappio al collo e tentava un impossibile equilibrismo per tenersi lo sgabello sotto i piedi. 
Step by step, qui l’inglesismo torna sarcastico per ironia della sorte, come un ritornello dell’epoca “la fine dell’Inghilterra da Giarabub comincerà” (Giarabub oasi felice della Libia italiana), ritornello divenuto un mulinello attorno cui la storia si è avviluppata: ovvero, passo dopo passo, a seguire la vigliacca dichiarazione di guerra alla Grecia, Paese e popolo amico dell’Italia (le ideologie e le convinzioni politiche passano, l’ethos i popoli e le loro culture restano!), la spedizione Amir in Russia, contro una potenza l’URSS sottovalutata dai nazisti tedeschi, ma non dall’Italia che manteneva ottimi rapporti di natura industriale e commerciale confermati anche nel secondo dopoguerra.

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