Prospettiva lavoro post-pandemia: come correre ai ripari
La pandemia, per molte aziende, ha significato dover licenziare il personale per via dei costi che non poteva sopportare e nella peggiore delle ipotesi dover chiudere.
La pandemia, per molte aziende, ha significato dover licenziare il personale per via dei costi che non poteva sopportare e nella peggiore delle ipotesi dover chiudere.
Lo “stato di diritto” sul filo di un autoritarismo legale
di FRANCO D’EMILIO
In questa lunga lotta al Coronavirus, che ha ristretto e tuttora restringe la vita quotidiana, personale e collettiva, limitando la libertà con divieti e imposizioni, controlli e sanzioni, sono rimasto colpito da alcuni aspetti, davvero inquietanti.
Innanzitutto, la superficiale informazione, chiamiamola pure disinformazione sulla genesi, l’origine dell’epidemia, tanto che in oltre due mesi, nonostante tante eccellenze di ricerca biomedica nel mondo, nessuno è stato capace o, forse, meglio dire sollecitato a chiarire dove e perché sia nata questa pestilenza: gran premura ho ravvisato solo nell’impegno a scagionare i cinesi dalla sospettata responsabilità che il Covid19 sia fuggito da qualche loro laboratorio, luogo di incauta manipolazione del virus, sicuramente contro l’umanità.
Finalmente è finito il carcere duro
si apre per noi un “radioso” futuro,
fatto di divieti e prescrizioni
che non consentono eccezioni;
il pericolo non è ancora passato
perché il covid è sempre in agguato,
pronto a sferrare i suoi colpi
se noi non siamo ben accorti.
Dobbiamo evitare incontri ravvicinati
ai quali tutti noi eravamo abituati,
anche una semplice stretta di mano
può rappresentare un gesto insano,
figuriamoci un caldo abbraccio,
lascerebbe tutti di ghiaccio.
Continueremo a portare le mascherine
evitando di stare come sardine.
Se andremo al mare in vacanza
dovremo avere molta pazienza,
posizioneremo la sdraio e l’ombrellone
a quattro metri di protezione;
saranno vietati giochi d’acqua e racchettoni
per non incappare nelle giuste sanzioni;
se vuoi fare un buon aperitivo
non puoi, perché è un rito collettivo.
Se questa si chiama vacanza,
è meglio la reclusione in una stanza
in attesa dell’invenzione di un vaccino
che liberi tutti da un destino
che ci sta sferzando come un aguzzino.
La Musica ci insegna la cosa più importante che esista: Ascoltare
Ezio Bosso, direttore d’orchestra, compositore e pianista, nato a Torino nel 1971, è morto giovedì sera a Bologna all’età di 48 anni, per complicazioni dovute a una malattia neurodegenerativa che si è accanita su di lui nel 2011. Il giorno prima della sua scompara, era stato ospite di Rai News 24 per sottolineare l’importanza di musica e sensibilizzare sulla crisi che il settore soffre a causa della pandemia. Dopo 24 ore da quell’intervista, la notizia della sua prematura scomparsa.
UNA SETTIMANA DI CONOSCENZA DEDICATA AL CERVELLO,
OVVERO IN COMPAGNIA DI “MISTER BRAIN”
Anche quest’anno l’appuntamento con La Settimana Mondiale del Cervello, ed è il quinto. Sarà un incontro interattivo su piazza virtuale. La “Brain Awareness Week” – la “Settimana del Cervello”, dal 18 al 24 maggio, infatti si svolgerà on line per ovvia emergenza Covid-19. La Settimana è dedicata a conoscere meglio il funzionamento del nostro cervello e divulgare così le nuove scoperte neuroscientifiche. L’iniziativa prevede incontri dedicati con gli esperti, seminari e webinar – seminari telematici, studiati ad hoc. Si potranno sperimentare i benefici della meditazione, conoscere meglio i disturbi dell’apprendimento dei bambini, fare esercizi per mantenere in allenamento i nostri neuroni, tenendo alla larga il decadimento cognitivo, partecipare a webinar divulgativi e tanto altro. L’iniziativa, come detto è giunta alla sua V edizione. Coinvolgerà psicologi, psicoterapeuti e neuroscienziati su tutto il territorio nazionale. Anche quest’anno, l’ENPAP (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi) è tra i patrocinatori dell’evento.
CORONAVIRUS: QUANDO LA REALTA’ SUPERA LA FINZIONE
……..mai una frase è stata così appropriata !
Ci auguriamo tutti che l’incubo reale nel quale il pianeta è sprofondato abbia presto un lieto fine, nonostante un vecchio detto, raramente smentito, che recita “Anno Bisesto, Anno Funesto”
____________LIDIA D’ANGELO
MMXX – 2020
Gli avvenimenti narrati prendono il via da una catastrofe sanitaria che ha coinvolto tutto il pianeta, una pandemia, provocata da un virus che sviluppa, nei soggetti malati, forme gravi di polmonite.
La narrazione inizia con una breve “Prefazione”, si articola in 5 capitoli (o 5 parti) e si conclude con una “Postfazione”.
Per continuare a leggere è disponibile il file in pdf