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Covid 19: …..Pensieri in libertà, nonostante la detenzione ai domiciliari

DAI NOSTRI SPIELBERG DOMESTICI,
mandiamo in volo i nostri  “Pensieri in Libertà …Vigilata”
 

a cura di LIDIA D’ANGELO

La televisione, in questi tempi difficili, inonda letteralmente a tutte le ore, con tutte le sue emittenti e canali grandi e piccoli, le nostre case con una ridda di servizi, inchieste, documentari, talk show, interviste e dibattiti che vertono su un unico argomento: il coronavirus.

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Il comparto trasporti e la crisi nei tempi di emergenza Covid-19

 
 
Crolla la domanda di trasporti (-70%)
A rischio le forniture sanitarie e alimentari 
le imprese di settore non possono sopravvivere con i soli trasporti di prima necessità
 
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E’ pervenuto alla Redazione della Consul Press questo comunicato stampa che pubblichiamo integralmente 

Roma, 1 aprile 2020 – La mancanza di liquidità e l’esplosione dei costi di trasporto, causate dalle misure di contenimento del COVID-19, fanno lavorare in perdita le imprese dell’autotrasporto merci e logistica, spingendole verso la drammatica scelta di chiudere le proprie attività. Questo il grido d’allarme lanciato dalla base associativa di ANITA durante una videoconferenza che ha avuto luogo nella giornata di ieri.
“Le nostre aziende specializzate nel trasporto di alimentari freschi, oltre al forte calo del fatturato, subiscono enormi costi per lo sbilanciamento dei flussi di traffico, i percorsi a vuoto, i lunghi tempi di attesa presso gli stabilimenti aziendali e le frontiere” – fa sapere Umberto Torello, Presidente di ANITA-Transfrigoroute Italia. “Non possiamo continuare a fornire servizi di trasporto per garantire l’approvvigionamento dei prodotti alimentari in assenza di un adeguato sostegno economico e finanziario da parte dello Stato”.

Secondo gli associati di Anita, le misure contenute nel Decreto “Cura Italia” non sono sufficienti. Si limitano a spostare i termini di pagamento di oneri e tributi per lo Stato. I contributi in conto gestione per le imprese sono irrisori. Lo slittamento delle scadenze dei prestiti rateali e mutui non è previsto per le grandi imprese.

“Per mantenere in vita il settore abbiamo bisogno di interventi più massicci. Ci vuole una terapia d’urto che dia liquidità alle aziende, permettendogli per i prossimi anni di risparmiare sui costi al fine di bilanciare le ingenti perdite accumulate in questi mesi” – fa presente Thomas Baumgartner, Presidente di ANITA. “Chiediamo al Governo di aumentare adeguatamente il Fondo del Ministero dei Trasporti, previsto per le imprese iscritte all’Albo, per garantire lo sconto massimo dei pedaggi autostradali già accordato, contestualmente all’esonero totale del pagamento per i mesi di aprile e maggio. Chiediamo il temporaneo esonero dalle accise sul gasolio. Necessari anche la decontribuzione degli oneri sociali, da imputare a carico dello Stato e interventi sui costi dei traghetti per garantire la continuità territoriale per le isole”.

La filiera logistica impiega 1,5 milioni persone e in tempi normali produce il 9% del PIL italiano. La chiusura di tante aziende, oltre ad avere effetti catastrofici sull’occupazione, metterebbe a repentaglio l’approvvigionamento dei beni di prima necessità e comprometterebbe la ripresa economica una volta finita la fase emergenziale.
 ANITA è l’Associazione di Confindustria che dal 1944 rappresenta le imprese di autotrasporto merci e logistica che operano in Italia e in Europa. È una delle organizzazioni costituenti la Federtrasporto che raggruppa le associazioni di operatori e gestori di infrastrutture del settore trasporti e logistica di Confindustria.

 
 
 
 
 
Ufficio stampa ANITA

 

 

Tagli alla sanità e la mancanza di posti in terapia intensiva il caso del Forlanini di Roma

Nessuno si sarebbe mai aspettato una situazione del genere, è ormai esplosa (e forse arrivata al suo apice, chissà) e ci ha colti totalmente impreparati ad una emergenza di questo tipo.

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La Nuova Governance Mondiale dell’ OMS in un’analisi di Ilaria Bifarini

La Nuova Governance Mondiale dell’ OMS

una analisi di ILARIA BIFARINI (*1)
pubblicata su SCENARI ECONOMICI

Per la prima volta nella storia della globalizzazione, tutti i Paesi, persino la recalcitrante Inghilterra fresca di Brexit e gli Stati Uniti patria della fervente economia di mercato, dove gli affari e i consumi non si fermano mai, sono in lockdown. L’economia mondiale è ferma, in quarantena, crollano i consumi, le produzioni e l’intera popolazione mondiale, fatta eccezione per alcuni Paesi del Terzo Mondo (e la Russia) che sembrano per ora i meno colpiti, ha abdicato al proprio stile di vita e ai diritti democratici, accettando uno stato d’eccezione con massicce restrizioni. Per la prima volta vige una condivisione di regole comuni su scala planetaria: un nuovo ordine si è sostituito al caos del globalismo, basato sulla libera circolazione delle merci e delle persone, a guida OMC, FMI e Banca Mondiale. A garantire questa nuova governance, per ora provvisoria e legata a uno stato di emergenza sanitaria, è un altro attore sovranazionale, l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità.

Al governo liberista e liberale delle istituzioni economiche internazionali si è sostituito quello per definizione non democratico degli scienziati: “la scienza non è democratica”, ci è stato già detto più volte. Ci sarebbe da eccepire che per scienza si intende conoscenza, saggezza, termini che ci riportano a un concetto socratico del sapere, motivo per il quale anche tra gli stessi virologi esistono diverse correnti, non sempre concordi. Ma per adesso evitiamo polemiche in ambiti dove non è opportuno dubitare e affidiamoci al mainstrem scientifico, in un momento così doloroso per il nostro Paese, che sta registrando il maggior numero di decessi per coronavirus, secondo sola alla Cina.

Gettiamo però un po’ di luce su questo attore sovranazionale, che con le sue raccomandazioni guida le nostre vite e le nostre economie e continuerà a farlo finché questo virus non ci darà tregua.

OMS: Costituzione e finanziamenti

L’OMS è un’agenzia speciale dell’ONU per la salute con sede a Ginevra, entrata in vigore il 7 aprile 1948, governata da 194 stati membri attraverso l’Assemblea mondiale della sanità, convocata annualmente in sessioni ordinarie e composta da rappresentanti dell’amministrazione sanitaria di ciascun paese.  
Nella sua Costituzione quale obiettivo primario è indicato quello della sanità, intesa come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, (che) non consiste solo in un’assenza di malattia o d’infermità”. 
Per raggiungere il più alto grado di sanità è indispensabile rendere accessibili a tutti i popoli le cognizioni acquistate dalle scienze mediche, psicologiche ed affini. Un’opinione pubblica illuminata ed una cooperazione attiva del pubblico sono d’importanza capitale per il miglioramento della sanità dei popoli.”

A fronte di finalità di così vasta portata, il budget dell’organizzazione di Ginevra è piuttosto contenuto (circa 4 miliardi di dollari) e, mentre inizialmente proveniva prevalentemente dagli Stati, negli ultimi decenni la tendenza si è modificata: ben l’87% attualmente deriva da donatori privati. L’80% dei fondi donati sono “earmarked”, cioè vincolati a finanziare programmi specifici, decisi dai donatori stessi, aspetto che ha destato non poche perplessità sulle scelte dell’organizzazione. Il direttore dell’Istituto di Sanità globale di Ginevra, Antonie Flahault, a seguito della donazione di circa 900 milioni da parte della Fondazione dei coniugi Gates nel biennio 2016-2017, lamentava come l’OMS fosse “costretta a tenere conto di quello che Gates ritiene prioritario”, cioè la lotta alla poliomielite, cui furono impegnati più fondi che alla prevenzione dell’HIV, quarta causa di morte nel Terzo Mondo.

La Fondazione dei Gates risulta a oggi il primo donatore privato dell’OMS e nell’ottobre scorso è stata partner del Johns Hopkins Center for Health Security nella simulazione di una pandemia coronavirus, chiamata “nCoV-2019. Attualmente ha donato 100 milioni di dollari per sconfiggere il Covid_19. 
Questo non dimostra assolutamente che esista un complotto ai fini speculativi ordito dal mefistofelico Gates, che probabilmente di aumentare la propria ricchezza non ha un gran bisogno, ma getta sicuramente molte perplessità sul suo ruolo predominante in materia di sanità mondiale.

A proposito, in una sua recente intervista ha invitato tutti a essere tranquilli e ad attenersi al lockdown e all’isolamento sociale ancora “soltanto” per 10 settimane, e ha lanciato frecciate velenose alle intenzioni di Trump di voler impedire la paralisi economica americana. 
E’ ragionevole credere che la sua previsione si avvererà. Del resto, si era già rivelato un veggente!

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Il presente intervento di Ilaria Bifarini, pubblicato il 26 marzo c.m su Scenari Economici, è stato ripreso il 31 marzo dalla Consul Press per gentile precedente autorizzazione (da allora per il futuro), a seguito della presentazione di alcuni suoi libri presso il Caffé Letterario “Hora-Felix” in Roma e di un’intervista rilasciataci dalla brillante ricercatrice presso la nostra Redazione; le recensioni dei suoi libri si trovano pubblicate sul sito internet della Consul Press.  
La foto si riferisce alla serata svoltasi proprio presso la Libreria Horafelix per la presentazione del suo libro “Neoliberismo e manipolazione di massa. Storia di una bocconiana redenta.”, presenti gli economista Nino Galloni e Arnaldo Vitangeli.

Chef stellati in campo per il coronavirus l’esempio di Carlo Cracco ed Enrico Cerea

Scendono in campo anche loro, e questa volta non lo fanno con rivisitazioni culinarie, risotti al salto o lanci di padelle, ma con la nobile causa di dare un aiuto concreto ai due ospedali “da campo” della Fiera di Bergamo e di Milano.

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Il Popolo del Venezuela vessato da sanzioni politiche,
nonostante l’emergenza mondiale del Covid 19

REPUBBLICA BOLIVARIANA del VENEZUELA  
Comunicato Ministero del Potere Popolare per gli Affari Esteri 

Si riporta il seguente comunicato trasmesso alla nostra Redazione dall’Ambasciata del Venezuela in Roma e da noi pubblicato.
Al termine del suddetto comunicato, è stato inserito un nostro ampio commento per evidenziare le iniquità di determinati comportamenti adottati da alcuni Stati che si ritengono essere i depositari dei valori del liberalismo e della democrazia.  

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