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Controlli h 24 per la sicurezza dei cittadini

ROMA, ACCERCHIANO GIOVANE IN STRADA E LO RAPINANO, SOTTO LA MINACCIA DI UN COLTELLO. CARABINIERI ARRESTANO 2 CITTADINI STRANIERI

LEGIONE CARABINIERI “LAZIO”

Comunicato Stampa

ROMA – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno sottoposto a fermo di PG, per il reato di rapina aggravata in concorso, due cittadini del Marocco di 27 e 17 anni, entrambi senza fissa dimora.

Nel pieno del pomeriggio di ieri, in piazzale Tiburtino, i due rapinatori, unitamente ad un complice che è riuscito a far perdere le proprie tracce, si sono avvicinati ad un 22enne di origini calabresi, lo hanno accerchiato e lo hanno rapinato del denaro che aveva con se, sotto la minaccia di un coltello, per poi darsi alla fuga.

La giovane vittima, ha incrociato una pattuglia del Nucleo Radiomobile di Roma, in transito in quel momento ed ha fornito una descrizione dei rapinatori.

Dopo pochi minuti i militari sono riusciti ad individuare i due malfattori e li hanno bloccati, dopo un breve inseguimento a piedi, terminato in Piazza San Lorenzo, recuperando parte della refurtiva.

Per il 27enne si sono aperte le porte del Carcere di Regina Coeli, mentre il rapinatore minorenne è stato accompagnato presso il Centro di Prima Accoglienza per minori.

Coronavirus: soli e a mani nude come l’8 settembre 1943.

UNA NUOVA PESTE, targata “Globalizzazione 

 di   FRANCO D’EMILIO

Soli e a mani nude contro il Coronavirus sono già morti 14 medici (*1), valorosi sino all’ultimo, allo stesso modo lottano altri medici e tanti paramedici, privi di minimi dispositivi di protezione individuale (mascherine e guanti) e di idonea strumentazione, ma, ancora di più, sempre soli e a mani nude contro il contagio, restano milioni di italiani ai quali questo Stato ha sinora dimostrato solo di non saper assicurare sufficienti difese dall’infezione galoppante.
Quella al tempo del Coronavirus è, dunque, un’Italia dolorosa, perché sola, ovvero abbandonata e isolata, e perché senza armi per sopravvivere; è un’Italia tragicamente vittima del divario tra il mondo reale e il paese legale, rappresentato dalla politica e dalle istituzioni, entrambe incapaci di provvedere ad uno stato emergenziale.

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Carlo Urbani, diamo significato al “Protocollo Urbani”, parliamo di un grande medico italiano

CARLO URBANI medico eroe, 
che nel 2003 ha salvato il Mondo dalla SARS 

Raffaele Panico

Oggi, 29 marzo, nel 2003 scomparve a Bangkok Carlo Urbani.  È divenuto il problema del nostro tempo, la vita data all’Italia dai tanti eroi. Nel cuore degli italiani non dimentichiamo i Nostri Eroi, per seguire oggi l’esempio e salvare l’Italia. 
Carlo Urbani, è stato il medico italiano in prima linea nel Mondo, quando nel 2003 aveva individuato la Sars. La pandemia della Sars 2002-03 è molto riconducibile all’attuale Covd-19. Urbani è stato un vero eroe, e disse “non venitemi a prendete sappiate che io sono infetto…”.

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Brunello Cucinelli “Sono tornate le rondini, una segno della nostra rinascita”

 

La lettera di primavera, scritta qualche giorno da Brunello Cucinelli, è un invito ad osservare con disciplina paziente le regole imposte da questa emergenza. Racconta dei suoi ricordi di infanzia, legati all’arrivo delle rondini e con loro quello della primavera; anche quest’anno sono tornate a Solomeo e questo vuol dire che tornerà anche la primavera, intesa come rinascita. Una lettera gentile e delicata, quasi un inno alla speranza e citando Aristotele Nella sofferenza di oggi vi è anche il bene della reazione morale che ci renderà migliori.

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Italiani Combattiamo III°. CoronaVirtus VS CoronaVirus

Parte Terza. Una Nuova Forma di Guerra.
Il senso profondo dell’Ordine “RESTATE A CASA”

Italiani combattiamo, ma al tempo del Coronavirus si combatte una nuova forma di guerra e di conseguenza anche le armi sono cambiate. Stiamo combattendo una guerra paradossale, è una guerra che si combatte “al contrario”, si vince salvando vite umane.

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Roma, lo spaccio continua, gli italiani stanno a casa

PUSHER SOPRESI A SPACCIARE IN STRADA. I CARABINIERI ARRESTANO DUE CITTADINI ALBANESI. Acquirente egiziano con “Non giustificato” motivo fuori casa

ROMA – Sono stati sorpresi in via Boccea, mentre cedevano una dose di cocaina, in pieno giorno e in piena emergenza al contrasto della diffusione del Coronavirus, i due cittadini albanesi di 24 anni, arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro.
I due pusher non avevano fatto i conti con una pattuglia di Carabinieri in borghese, che transitava in quel momento.
I militari hanno notato lo scambio con un “cliente”, identificato in un cittadino egiziano di 54 anni, che aveva appena pagato 40 euro per una dosa di cocaina.
Le successive perquisizioni estese anche ad un’auto parcheggiata poco distante dal luogo dello spaccio, risultata in uso ai due pusher, e al loro domicilio, hanno permesso ai Carabinieri di rinvenire: una mazza da baseball, occultata accanto il sedile del guidatore, 53,5 g di cocaina, 0,8 g di hashish, 14 g di marijuana, la somma contante di circa 1500 euro e tutto il materiale utile al confezionamento delle dosi.
Durante il controllo i Carabinieri hanno accertato che i due pusher hanno dichiarato falsamente, mediante autocertificazione, che si stavano recando al supermercato, per questo motivo per loro è scattata anche la denuncia in stato di libertà, in violazione del DPCM.
I due arrestati sono stati accompagnati in caserma, dove saranno trattenuti in attesa del rito direttissimo. Mentre anche per l’acquirente 54enne è scattata la denuncia in stato di libertà perché trovato fuori dalla propria abitazione senza giustificato motivo.