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Italiani Combattiamo II°.CoronaVirtus VS CoronaVirus

Parte Seconda. Balcone Tricolore e Canti alle Finestre

Oggi 14 Marzo Bicentenario della Nascita del Re Vittorio Emanuele II

17 Marzo 2020 
“Giornata dell’Unità, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera

In questi giorni così difficili e tragici per l’Italia e per il mondo intero, alimentare il senso dell’UNITA’ è fondamentale, come anticorpo da attivare. Gli Italiani hanno scoperto un modo per attivarlo, con un’operazione che a noi piace definire “Balconi Tricolori e Canti alle Finestre”. Spontaneamente accade che ci si riscopre Patrioti e Italiani, si esce dal guscio dell’isolamento personale, dalla rete, dalla dimensione virtuale e si sente il bisogno della realtà, della dimensione macro.

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ULS proteggere di più gli operatori sanitari dal covid-19

UFFICIO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
Sanità, Lazio ULS: “Bisogna proteggere maggiormente gli operatori sanitari dal Covid-19”

Non riusciamo a comprendere il motivo per cui esistano discrasie tra le misure di protezione adottate a livello nazionale dal Ministero della Salute per l’utilizzo dei DPI degli operatori sanitari e quelle applicate nella Regione Lazio – dichiarano Anna Rita Amato e Antonino Gentile del Direttivo ULSUnione Lavoratori Sanità Roma e Lazio. Infatti le indicazioni emanate dal Ministero della Salute e ribadite nella circolare prot. n. 0005443 del 22/02/2020 riguardo all’ utilizzo dei DPI per il contatto con un caso sospetto/confermato di Covid-19 contrastano con quelle della Regione Lazio che prevede solo l’uso della mascherina chirurgica al posto delle maschere FFP2 e FFP3.
Quanto raccomandato a livello regionale nel Documento dell’ 11 marzo 2020 “Raccomandazioni per la prevenzione o limitazione della diffusione del Sars-CoV-2 e della patologia correlata (Covid-19)” limita incredibilmente alla semplice mascherina chirurgica il livello di precauzione aerea da Droplet per tutte le procedure da contatto con Covid-19 tranne che per quelle che generano aerosol (broncoscopia, intubazione e manovre rianimatorie) in cui è possibile per l’operatore sanitario proteggersi con un filtrante facciale FFP2. Diversamente – continuano dal Direttivo ULS – si è previsto a livello nazionale grazie al Ministero della Salute che ha stabilito “Il personale sanitario in contatto con un caso sospetto o confermato di COVID-19 deve indossare DPI adeguati, consistenti in filtranti respiratori FFP2 (utilizzare sempre FFP3 per le procedure che generano aerosol), protezione facciale, camice impermeabile a maniche lunghe, guanti.”
Purtroppo i limiti attuali di risorse e di personale nella Sanità laziale non consentono il lusso di far ammalare chi sta in trincea. In Assessorato Salute andrebbe imposta una seria riflessione sulla ratio per cui in un momento così delicato nella lotta per il contenimento del contagio si emanano direttive che diminuiscono il setting di protezione. Non riteniamo accettabile che la Regione Lazio, nonostante le raccomandazioni nazionali prevedano un livello alto di precauzioni, adotti un documento che va in una direzione pericolosa e non adeguata a salvaguardare completamente la salute di Infermieri, Medici, Oss impegnati a contenere il diffondersi dell’infezione nelle strutture sanitarie e nei pronti soccorso. Riteniamo – concludono Amato e Gentile – che sia più logica un’omogeneità di elevate misure precauzionali da applicare in tutte le strutture sanitarie di Roma e Lazio per scongiurare che chi dovrebbe curare e assistere rischi a sua volta di rimanere contagiato.

Roma, 13/03/2020
Il Direttivo ULS Roma e Lazio
www.sindacatouls.it

L’Iran, la Cina e l’Italia nella sfida mondiale al covid-19

L’Italia, per posizione geopolitica, per i suoi millenni di storia, i suoi primati per Siti UNESCO Patrimonio dell’umanità, i prodotti unici e le biodiversità, il patrimonio culturale è, in termine breve, dagli anni Settanta centrale nei rapporti internazionali. Solo per alcune questioni politiche, come l’eurocomunismo e le “convergenze parallele”, l’Italia risultava, senza tema di dubbio, nel panorama delle relazioni internazionali uno dei più grandi riferimenti mondiali per altri popoli e culture anche con molti punti interrogativi interessanti.
In queste settimane lo è ancor più.  È un Paese anticipatore, un laboratorio di idee, punto di osservazione, riflessione e riferimento importante dal Mondo Antico fino all’ultimo nostro Cinquantennio…

Raffaele Panico

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Si riporta qui di seguito un Comunicato Stampa della Repubblica dell’ IRAN, pervenuto alla Redazione della Consul Press  tramite l’ Ambasciata di Roma per l’Italia

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Riapertura immediata dell’Ospedale Forlanini di Roma

“In conseguenza della situazione di estrema emergenza derivante dalla diffusione del Coronavirus, chiediamo la riqualificazione e la riapertura immediata dei servizi medici presso l’Ospedale Forlanini di Roma” questa la petizione lanciata da Caterina Alifuoco (*1) sul sito
 oppure
https://chng.it/mjvvSPGB

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Quando le colpe della crisi non sono della finanza

UN’ EMERGENZA IN CORSO DAI CONTORNI ANCORA INCERTI

un’ analisi di  GIUSEPPE PINO 

Il quadro generale dell’effetto coronavirus sull’economia italiana, che si sta delineando, è ormai abbastanza chiaro.  
Almeno per quanto concerne lo scenario italiano: calo della profittabilità, peggioramento del capitale circolante netto, aumento dei debiti a breve, riduzione della produzione, caduta della domanda. Trasversalmente ed indistintamente per aree geografiche, settori, ambiti.
Però (magra consolazione), non possiamo colpevolizzarne il mondo finanziario. No! L’infezione è partita e si è propagata venendo da un “altro mondo”. Una volta tanto la finanza non c’entra nulla, bolle economiche e speculative non ce ne sono, mercati drogati non esistono.

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COVID-19

Il Coronavirus sta degenerando in una pandemia, l’allarmismo è troppo alto per la sua portata.

Cornavirus è la parola più ascoltata tra giornali e televisione

nell’ ultimo mese, in maniera sempre più ossessiva, di ora in ora. Dovuta alla sua diffusione in Italia, terzo paese più colpito al mondo. Un protagonista oscuro che sta gettando malessere e contrizione tra la popolazione, alimentato anche da immagini televisive di personale sanitario in maschera, totalmente coperto, come se stesse in una zona radioattiva. Probabilmente tale influenza sta degenerando in una pandemia, ma anche se forte rispetto a una comune influenza, rimane mortale solo in casi particolari. Nulla a che vedere con la Spagnola del 1918-19 di cui non si è mai saputo se fossero stati 50 o addirittura 100 milioni i morti, l’olocausto medico che eguagliò la terribile Peste Nera. Il male, tanto nominato attualmente, si differenzia pure tra altre influenze aviaria come l’Asiatica e l’influenza Suina. Appartiene a una famiglia di virus con il suo stesso nome.

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