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ANVM – a Nettuno il ricordo in onore di Giulia Tartaglia

IL PRESIDENTE DELL’ ANVM –  “Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate” 
A NETTUNO PER RICORDARE IL SACRIFICIO DI GIULIA TARTAGLIA

La città del Tridente ufficialmente inserita nell’elenco delle città colpite dalla vergogna delle “marocchinate”

Emiliano Ciotti, Presidente dell’ A.N.V.M. – Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate, è giunto in visita a Nettuno, Lunedì 29 Luglio 2019.  Lo scopo era quello di riscoprire la tragica storia di Giulia Tartaglia, la diciassettenne nettunese stuprata e assassinata da un soldato USA il 22 febbraio 1944.

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Mario Cerciello …. Virgo Fidelis e l’ Arma dei Carabinieri

Come e perché è stato assassinato un Carabiniere

Una serie di interrogativi razionali ed inquietanti
indicati dall’Ambasciatore TORQUATO CARDILLI
 

Ora che il Brigadiere Cerciello è stato sepolto, dopo gli onori funebri e militari, il pianto della vedova e dei familiari, la commozione delle autorità, l’omelia accorata dell’ordinario militare, l’applauso dei cittadini, è arrivato il momento di chiedersi come siano andate effettivamente le cose, non tanto per spiegare l’efferatezza dell’assassinio (da parte di due giovani delinquenti americani drogati che vanno in giro con un pugnale da marines), ma per fugare le incongruenze evidenziate su quanto rivelato dai media che non hanno risparmiato servizi e collegamenti dando ogni volta elementi difformi.

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Il Movimento 5 Stelle si riorganizza introducendo il “Mandato Zero” ed Alleanza con le Liste Civiche

LA PIATTAFORMA ROUSSEAU E LE SCELTE DEL POPOLO GRILLINO 

___________ di FABIANA LUCA
 
L’aveva annunciata il vicepremier, Luigi Di Maio, diverse settimane fa e ieri è stata approvata dagli iscritti M5S tramite piattaforma Rousseau, con 123.755 preferenze: la riorganizzazione del Movimento 5 Stelle si fa concreta e passa attraverso l’introduzione del mandato zero, delle alleanze con le liste civiche alle amministrative e dell’individuazione su base nazionale e regionale dei “facilitatori”. La riorganizzazione interna al Movimento – illustrata nel corso delle scorse settimane dal leader politico M5S, Luigi Di Maio – porterà ad alcune importanti modifiche strutturali, pensate soprattutto all’indomani della sconfitta alle ultime elezioni amministrative in Sardegna, quando il Movimento 5 Stelle non è riuscito ad accaparrarsi alcun comune.

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Mario Cerciello Rega …. Ad recordationem et Memoriam

IN RICORDO di MARIO CERCIELLO REGA  
Ottimo Cittadino e servitore dello Stato

 Sui tribunali dell’opinione pubblica e l’ordinaria insicurezza delle città

Raffaele Panico

Mediatore! Un chiaro segno del degrado dei tempi, gli storici della società, degli usi e costumi e dei termini linguistici lo definiscono “scivolamento” del termine, ovvero un cambiamento semantico, una perdita del valore di un significato. Mediatore nei decenni scorsi evocava una mediazione commerciale, finanziaria, anche agricola e industriale in economia e lavoro. Oggi il mediatore è colui che nelle piazze e parchi delle città, sin nei piccoli paesi, funge da tramite tra l’assuntore e il piazzista di sostanze psicotrope. Traffico divenuto ingente quantitativo moltiplicato per provenienza geografica con nuova sostanza, talvolta proveniente da piantagioni a nuove latitudini e longitudini del globo, o da nuovi improvvisati laboratori chimici clandestini di sostanze sintetiche. Libere di viaggiare, come la lama del coltello di 18 centimetri arrivata dagli Stati Uniti sino a Roma.

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Prima l’unità politica, poi le autonomie

di Mario Ciampi

Può un ente territoriale consultare il corpo elettorale per attribuirsi una maggiore autonomia organizzativa, regolamentare e finanziaria, in ordine a materie e funzioni costituzionali? La questione, a ben vedere, riguarda la legittimità, prima ancora che la legalità costituzionale. Certo, la sua stessa proposizione segnala le incertezze in cui versa l’ordinamento repubblicano italiano, almeno a partire dalla riforma del 2001, con le contraddizioni aggravate negli ultimi anni dalla crisi globale e dal neocentralismo da essa indotto. Regionalismo compiuto e tendente al federalismo, che convive insieme alle spinte neocentraliste tese a limitare la frammentazione del potere politico: questo è il quadro che abbiamo dinanzi.

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