Libia, Foad Aodi (Amsi): 190 morti di cui 60 minorenni, 850 feriti, piu’ di 22 mila sfollati.
Con questi dati il fondatore dell’Associazione Medici di origine Straniera in Italia (Amsi) e Consigliere dell’ Ordine dei Medici di Roma, Foad Aodi, in contatto con i medici libici, aggiorna il bilancio del conflitto in Libia. Proseguono gli scontri feroci nelle zone sud di Tripoli e nel quartiere Abo Salim, con morti per le strade e dentro le case, con tante vittime tirate fuori da sotto le macerie da giorni, e non identificate .
Durante gli anni del governo Berlusconi, in occasione delle visite del Colonnello Gheddafi a Roma, si è detto delle atrocità compiute in Libia, a partire dal settembre 1911, quando gli italiani sbarcarono per liberare i libici (osservazione geopolitica vista da italiani, del Regno d’Italia, e degli anni dei governi giolittiani). Libia, allora, infatti divisa in Tripolitania e Cirenaica, ancora sotto il giogo dei turchi ottomani.
Dopo il successo registrato lo scorso anno, con una grandissima affluenza di partecipanti giunti da tutta Italia – con pullman, auto, aerei, navi e treni freccia rossa dedicati – la CONFSAL, quarta Confederazione sindacale italiana, quella autonoma, anche questo primo maggio celebrerà la Festa dei Lavoratori nella storica Piazza del Plebiscito di Napoli, rompendo il monopolio a lungo detenuto dalla triplice sindacale.
Si rinnova quindi la “sfida” a distanza tra la piazza confederale e la piazza della CONFSAL che, a detta di tutti i mezzi di informazione, si aggiudicò ampiamente il “duello” 2018. “L’intenzione – spiega il segretario generale Angelo Raffaele Margiotta – è di fare il bis, tenendo ben presente che la vera sfida non si combatte a colpi di manifestanti, ma con l’impegno quotidiano, con l’attenzione costante alle nuove esigenze dei lavoratori in un mondo in continua evoluzione e con la convinzione che il sindacato autonomo, che si ispira da sempre ai principi dell’indipendenza e del pluralismo, sia la risposta giusta in questa delicata fase politico-economica del Paese.
La scelta di manifestare a Napoli è chiaramente simbolica: significa avere ben presente che la rinascita del Mezzogiorno è una sfida che riguarda la crescita economica dell’intero Paese.
Avevamo riposto grandi speranze nel governo del cambiamento, prosegue Margiotta, ma purtroppo buona parte di esse è andata delusa”.
La manifestazione del 1° Maggio sarà l’occasione per ribadire la necessità di un nuovo Patto sociale per lo sviluppo, per la valorizzazione del Lavoro pubblico e privato, per la crescita economica e la ripartenza dell’occupazione, attraverso politiche del lavoro a misura della persona e politiche economiche a misura dell’impresa, a partire da un concetto d’Europa solidale. Esso richiede un’assunzione di responsabilità da parte di tutti gli attori del sistema Paese (governo, istituzioni e parti sociali) e cittadini.
Quindi, un Patto del lavoro fondato su una contrattazione collettiva di qualità, come leva strategica per eliminare qualsiasi forma di dumpingcontrattuale e assicurare un salario minimo garantito nella misura stabilita dai CCNL di riferimento. L’incremento del salario netto nel pubblico e privato impiego andrà perseguito attraverso la revisione delle aliquote fiscali. I giovani saranno protagonisti della prima parte della giornata, lo scorso anno sul tema “I giovani nel futuro occupazionale”, quest’anno su “Destinazione lavoro, verso una nuova prospettiva”. Le nuove leve del sindacato affrontano due grandi questioni: il confine tra etica ed economia e il passaggio generazionale tra la solidarietà dei lavoratori e la condivisione del lavoro nella nuova era dell’intelligenza artificiale.
Per approfondire gli aspetti di maggior rilievo legati alle iniziative previste per il 1° maggio:
CONFERENZA STAMPA CONFSAL Roma, 29 aprile dalle 11 alle 12 presso la Sala conferenze del Senato “Caduti di Nassirya”
È possibile accreditarsi inviando una mail a: ufficiostampa@confsal.it
Il 22 giugno 1983 scompare nel nulla la quindicenne Emanuela Orlandi, mentre si recava a scuola di musica.
Oggi, a quasi 36 anni di distanza, il Vaticano avrebbe dichiarato l’autorizzazione per l’apertura di un’indagine interna. La notizia è stata data dal legale della famiglia Orlandi, Laura Sgrò “Stiamo seguendo gli sviluppi delle indagini delle Autorità vaticane auspicando in una piena collaborazione, proseguendo comunque nelle nostra attività di indagini difensive”. Alla notizia della riapertura del caso, Il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, ha commentato: “Dopo 35 anni il Vaticano finalmente indaga ufficialmente sulla scomparsa di mia sorella. Speriamo che sia arrivato finalmente il momento per giungere alla verità e dare giustizia a Emanuela”.
“Stiamo seguendo gli sviluppi e auspichiamo una piena collaborazione, proseguendo comunque nelle nostre attività di indagini difensive” ha successivamente aggiunto Laura Sgrò. La scorsa estate il legale della famiglia Orlandi aveva ricevuto una lettera anonima con allegata la foto di una tomba, recante un messaggio: “Cercate dove indica l’angelo”. La lettera si riferisce alla statua di un angelo, con l’indice puntato al basso, che sostiene un foglio riportante la scritta “Requiescat in pace” (riposa in pace).
La tomba in questione si trova nel campo santo dei Teutonici e dei Fiamminghi,accanto alla chiesa di Santa Maria della Pietà, all’interno delle Mura Vaticane. A intervenire sulla notizia anche Antonietta Gregori, sorella di Mirella, quindicenne romana scomparsa in circostanze misteriose il 7 maggio del 1983. “È una svolta importante. Sono contenta per la famiglia di Emanuela e spero si arrivi finalmente alla verità. Non credo che la vicenda della tomba nel cimitero teutonico riguardi mia sorella, ma spero che la sua scomparsa non rimanga nell’oblio. Io, come la famiglia Orlandi, sono qui a lottare per arrivare alla verità anche dopo 36 anni”.
La madre e il fratello di Emanuela, insieme al proprio legale, hanno presentato istanza al cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano e ha richiesto l’apertura di un’inchiesta. L’avvocato ha precisato che Gian Piero Milano, promotore di giustizia del Tribunale vaticano, aveva annunciato che la Santa Sede avrebbe deciso di prendere in mano la vicenda.
La vicenda
Emanuela Orlandi era iscritta a una scuola di musica sita in piazza Santa Apollinare. Mercoledì 22 giugno 1983 Emanuela aveva terminato la lezione in anticipo e aveva contattato telefonicamente la sorella per comunicarle che un uomo le aveva offerto un piccolo lavoro come promotrice, retribuito esageratamente. Quella telefonata è stato l’ultimo contato che la ragazza ha avuto con un suo familiare. Le ultime notizie di Emanuela risalgono circa alle 19.30 di quella stessa sera, mentre attendeva l’autobus in Corso Rinascimento. La ragazza non salì mai sul bus e non fece più ritorno a casa. Di lei si persero le tracce.
NASCE LA RIVISTA del POPOLO SOVRANO che si racconta, riflettendo su sé stesso
Indipendenza, libertà e pluralità dell’informazione sono irrinunciabili in un cammino di progresso sociale. Eppure, il controllo che il grande capitale privato esercita su bona parte del sistema mediatico rischia di soffocare questa esigenza. In risposta, un piccolo gruppo di amici un po’ folli ha deciso di lanciare un ambizioso progetto editoriale con l’intento preciso di condividere gestione e responsabilità con il numero più ampio possibile di partecipanti.
Digital Professional Magazine è una rivista online che si occupa di notizie, eventi formativi, workshop e comunicazione dell’area digitale, fiscale per il mondo imprenditoriale, le PMI e gli studi professionali. DPM è anche uno spazio dedicato allo storytelling ed al brand-journalism, della comunicazione e formazione digitale per le aziende e gli studi professionali.
Riportiamo un’intervista fatta alla sua ideatrice Paola Piscopello, Dott. commercialista ed esperta in Comunicazione.
1. Cosa l’ha portata a ideare Digital Professional Magazine, e com’è nata l’idea di un magazine interamente al servizio del professionista?
La trasformazione digitale ed il cambiamento conseguente per le professioni (come da me definite: liberi professionisti ed imprenditori) richiedono un costante aggiornamento e dunque l’idea è nata da questa “necessità”.