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Pietrangelo Buttafuoco e la magia delle “Uova del Drago”

“LE UOVA DI DRAGO”: UN’OPERA DI POESIA PIÙ FORTE DEL DIKTAT DELLA LOGICA

una analisi “politicamente scorretta” di MASSIMILIANO SERRIELLO * 

“Non ho sogni nel cassetto, preferisco metterci la biancheria”. Probabilmente il compianto attore palermitano Pino Caruso stemperava nel gusto della battuta l’attitudine ad aggiungere sentimento al sentimento. Tuttavia non si paga dazio a nessun tipo d’ipertrofia sentimentalista nel coltivare i sogni nel cassetto. In cima alla lista per chi ama appunto la fabbrica dei sogni, il cinema, allo stesso modo dei legami di sangue e di suolo, la più fulgida delle speranze risiede nel veder realizzare un film in grado di mettere pienamente in luce le zone d’ombra dell’atroce guerra civile, la cui prima vittima resta il senso di fratellanza tra italiani.

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La Cina in Italia: Via della Seta o Via della Sete (di Diritto)?

Il 23 marzo il Partito Radicale ha manifestato davanti alla sede RAI in occasione della visita del Presidente cinese Xi Jinping in Italia per siglare numerosi accordi nell’ambito del progetto della “Via della Seta” o “Belt and Road Initiative” che la Cina sta promuovendo in tutto il mondo per volere del Presidente Xi Jinping. Accordi di cui si sa poco o nulla, in perfetto stile cinese. Radio Radicale ha raccolto le dichiarazioni dei vari partecipanti ed esponenti del Partito Radicale che hanno illustrato le ragioni della manifestazione che non si è potuta svolgere nel centro di Roma proprio per non “disturbare” la visita del Presidente Xi. Roma come Pechino.

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L’Italia si unisce alla “nuova” via della seta

Nonostante i dubbi dell’Europa, L’Italia si unisce alla nuova via della seta cinese, diventando il primo Paese del G-7 a farne parte, percependo l’accordo come una tregua, e la Cina è consapevole del valore simbolico e politico del riavvicinamento per rafforzare il proprio ruolo a livello globale.

Il progetto è senz’altro ambizioso: mira, infatti,  a collegare Europa, Medio Oriente e Asia. Nonostante i timori dell’Unione Europea, che vede a Pechino un “rivale sistemico”, il presidente cinese Xi Jinping e il premier italiano Giuseppe Conte hanno siglato questo sabato a Roma un protocollo d’intesa per garantire l’ingresso del Paese transalpino nella grande rete infrastrutturale cinese diffusa nei cinque continenti e anche una trentina di accordi di collaborazione in diversi campi.

Si potrebbe parlare di un doppio interesse. Da una parte l’Italia, con un pressante bisogno di investimenti e finanziamenti, percepisce l’accordo come una tregua e, dall’altra parte, la Cina, che vede nei porti italiani un luogo ideale da cui diffondere i propri prodotti e investimenti, è consapevole del valore simbolico e politico di approccio per consolidare il proprio ruolo a livello globale.

Mentre l’Italia stringe questo accordo, La pressione e la riluttanza dell’Unione Europea e degli Stati Uniti nelle ultime settimane, che temono un aumento dell’influenza asiatica nel vecchio continente, hanno parzialmente limitato i negoziati. Dei 50 accordi iniziali previsti, solo 29 sono stati firmati. E’ stato compiuto un significativo passo indietro con il blocco dell’ingresso di Huawei, azienda cinese leader nella tecnologia mobile di quinta generazione, nello sviluppo delle reti 5G in Italia.

Luigi Di Maio, ministro dello sviluppo economico, ha tentato ancora una volta di fugare i dubbi di Bruxelles e dei suoi partner dell’Alleanza Atlantica, dichiarando: “L’Italia è arrivata prima, ma nessuno vuole superare i propri alleati. A livello europeo, quello che possiamo fare insieme, lo faremo“.

Insieme al memorandum, Italia e Cina hanno sottoscritto 19 accordi istituzionali e altri 10 commerciali, che aprono le porte a collaborazioni in ambiti come tecnologia, agricoltura, cultura, energia o turismo. Di Maio spiega che l’obiettivo dei patti è aumentare progressivamente l’export italiano e “iniziare a riequilibrare una sproporzione” della bilancia commerciale, che finora avvantaggia la Cina. “C’è troppo Made in China in Italia e poco Made in Italy in Cina. L’accordo vuole invertire questa tendenza ”, queste le sue parole. E ha stimato che i nuovi patti bilaterali valgano 2.500 milioni di euro, ma raggiungono un valore potenziale di 20.000 milioni di euro.

L’apertura della Belt and Road Initiative, conosciuta come la nuova Via della Seta e l’avvicinamento al colosso asiatico è da anni in Italia ed è una somma del lavoro di diversi Dirigenti. Tuttavia, nell’attuale governo di coalizione tra il Movimento 5 stelle e la Lega, non regna il pieno consenso. Mentre il M5S ha portato il peso della trattativa, la Lega, pur non essendo contraria al progetto, è stata fredda e ha preso le distanze. Il partito ha avvertito che il memorandum non può portare alla “colonizzazione” da parte della Cina, e il ministro dell’Interno e vicepresidente Matteo Salvini non ha partecipato alla cerimonia ufficiale della firma.

 

Il Primato di Roma Eterna e la Russia

LA RUSSIA IERI E OGGI e l’imponente eredità della MADRE ROMA CAPITOLINA  
Appunti sull’età profonda della civiltà nell’anno 2.772 dal mito della fondazione della Città Eterna

Raffaele Panico *

L’anima del contadino russo e italiano erano simili nella sopportazione del lavoro e della guerra, la Grande Guerra, in terre dure segnate dalla fatica e dove i confini sono estesi lungo migliaia di chilometri terrestri, con popoli al Sud e altrettanto lungo chilometri di coste nella piccola Italia con altre genti che ancora dalla stessa area premono alle frontiere dell’Europa marittima.

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Farefuturo: Evento sull’accordo “la Via della Seta”

CINA:  Non scherzare con le armi cariche!

Mercoledì 20 marzo, nella Sala della Lupa, a Montecitorio, Farefuturo ha accolto esperti e visitatori per esporre i rischi e i vantaggi previsti nell’accordo da ratificare fra l’Italia e la Cina, la Via della Seta, proposto dal M-5S. L’interesse destato da questo tema ha raccolto numerose persone alle quali i Relatori hanno via via illustrato i molteplici lati che si evidenziano trattando l’argomento.

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Roma: nasce l’ Associazione dei “Rudy” italiani, per un nuovo tipo di lotta al fumo

 

Presso lo “Spazio Europa” della Commissione e del Parlamento europeo a Roma, col patrocinio della Rappresentanza italiana della Commissione europea si è svolta la presentazione dell’Associazione dei “Rudy” Italiani, ovvero dei NonFumatori. Il Presidente Rudy PuntoRudy ha spiegato come la “Benessere SenzaFumo ONLUS” si è costituita per occuparsi di un problema immenso come quello del fumo (volutamente sottovalutato a livello di pubblica percezione) non cercando risposte secondo i tradizionali criteri accademici del mondo scientifico, ma utilizzando le idee e le competenze del Marketing e della Comunicazione. Occupandosi di una Droga legale, l’Associazione ha come “Mission” di “Cambiare la noncultura del fumo”, e come “Vision” la “massima” : “Non vogliamo scoprire presto i tumori, vogliamo non farli arrivare affatto” . L’obiettivo, quindi, è quello di fare vera prevenzione, primaria e assoluta, per restare sani e senza dipendenze; non di fare “prevenzione secondaria” (arrivando, cioè, quando il tumore o le altre patologie sono ormai partite), oppure “limitare i danni” (ovvero tenendosi stretto il Cliente malato, consumatore, magari anche per raccogliere più facilmente nuovi adepti). In base a un progetto del tutto innovativo (un vero Format itinerante), viene organizzata una Campagna Culturale Permanente (denominata “Rudy=NonSmokers”) che avrà progressive edizioni annuali, operanti per dodici mesi in tutte le venti Regioni italiane.

Al via la campagna antifumo nelle “Città del benessere”

In 100 gemellate “Città del Benessere” saranno portati sia i “RudyParty” (eventi speciali riservati solo ai Rudy Italiani), sia le Conferenze “InfoRudy” (dedicate alle scuole secondarie, dagli 11 anni in su). Prima di tutto, però, è stata eliminata l’illogica negatività lessicale per cui da sempre viene “bollato” come un “non” chi fa, invece, la cosa giusta ( cioè non fumare). Col neologismo indeclinabile “Rudy” viene indicato finalmente “in positivo” l’80% degli italiani, che non fuma, mentre i fumatori (il 20%, in realtà non colpevoli e non viziosi, ma solo vittime truffate, purtroppo ormai tossicodipendenti dalla nicotina) diventano negativi, sfortunati “NonRudy”.

Le leggi italiane del 2003 e 2005 sui diritti dei non fumatori

Se già tanti organismi giustamente si preoccupano dei consumatori, chi pensa in particolare a quell’80% di non consumatori di fumo, in realtà molto consumati sia dal fumo passivo che dalle pesanti tasse pagate indirettamente al Servizio Sanitario Nazionale per le lunghe e costose cure ai fumatori? L’ associazione dei Rudy Italiani viene ad essere, quindi, la prima associazione al mondo specializzata in “NonConsumatori”. Dando loro sia assistenza per i danni subiti (come spiegato dal relatore, avv. MaxGarofalo PuntoRudy, che ha ricordato la legge Sirchia del 2003, sulla completa proibizione del fumo nei luoghi chiusi, e il “Codice del consumo” del 2005, che ha iniziato a tutelare maggiormente i diritti anche dei non fumatori richiamandosi all’ art. 32 della Costituzione, e prevedendo – sull’esempio anglosassone – la possibilità della “Class action” contro le multinazionali del tabacco), sia più forza per il sacrosanto diritto di non essere avvelenati un po’ ovunque dai troppi NonRudy in giro senza regole.

Alla presentazione il mondo medico ha portato il suo saluto con altri tre relatori: LukasFusaro (che ha evidenziato le connessioni tra fumo, antropologia ed estetica), Klaus Cerrone, dentista (pensando soprattutto ai denti dei giovani, con le mille patologie della bocca regalate dal fumo), e Giacomo Mangiaracina, docente alla facoltà di Medicina e Psicologia della “Sapienza”, rappresentante dell’ Agenzia Nazionale per la Prevenzione e già consulente della Commissione europea per le campagne contro il fumo, con la sua lunga esperienza professionale interamente dedicata alla prevenzione . In conclusione, è stato annunciato che il prossimo 15 gennaio sarà presentata a Roma la prima Edizione 2020 della Campagna.