Untertan vuol dire suddito, lacchè anche: è un termine che intitola un libro di Heinrich Mann su questa misera categoria umana, e qui calza con i dolosi impegni del Globalismo nei riguardi dei bambini.
Fino a pochi anni fa l‘archeologia era considerata una maniera di ricerca storica ed artistica, ma soprattutto filosofica da usare con i guanti, di solito forniti dal potere del momento, e con il preciso intento di sottolineare la sua efficacia.
*Foad Aodi: No alle guerre alle religioni e alla libertà personale*
Le comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai), l’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e il Movimento internazionale Uniti per Unire, insieme alle associazioni aderenti, esprimono condoglianze ai familiari delle due ragazze uccise in Marocco: Louisa Vesterager Jespersen, 24 anni, danese, e di Maren Ueland, 28, norvegese, e ai familiari del giornalista italiano Antonio Megalizzi, ucciso a Strasburgo. Questi ragazzi erano cittadini liberi, nostri fratelli e credevano di realizzare i loro sogni condividendo insieme la speranza per un mondo migliore.
UNA VOLTA …. erano allora gli anni ’60, si parlava della “DOLCE VITA”
____________ di MATTEO PLATANIA
Nel 2013, le pagine di cronaca romana parlavano del fenomeno delle Baby Squillo dei Parioli, ragazze minorenni che dopo la scuola andavano a prostituirsi. Lo scandalo interessava principalmente due adolescenti, della cosiddetta “Roma Bene” coinvolte in un giro di sesso e trasgressioni. La piattaforma Netflix, il 30 novembre, ha rilasciato Baby, la nuova serie incentrata proprio su questi fatti di cronaca. Prodotta da Fabula Pictures e diretta da Andrea De Sica e Anna Negri, le serie, consta di sei episodi visibile in 190 Paesi.
Lunedì 26 Novembre, all’età di 77 anni, si è spento Bernardo Bertolucci.
Nato a Parma, suo padre era Attilio Bertolucci, noto poeta italiano. Bernardo inizialmente seguì le orme paterne e solo in un scendono momento decise di intraprendere quella che diventò la sua strada: il cinema. Bertolucci, però, era anche documentarista, produttore, polemista, autore per eccellenza del cinema italiano, star del cinema internazionale. Aveva rapporti con molti attori, soprattutto francesi e americani. La sua maturazione a livello registico ha avuto esito, passando da un cinema d’avanguardia a uno d’autore, da produzioni low budget a grandi produzioni, solcando un panorama strettamente provinciale, con le pellicole Prima della rivoluzione (1964) e Novecento (1976) girate nella sua Parma, fino ad approdare a uno internazionale.
Bertolucci, nel mondo cinematografico, inizia a muovere i primi passi come assistente di Pier Paolo Pasolini. Su un’idea di quest’ultimo girerà la sua prima pellicola la “La Comare secca”, influenzato dal maestro soprattutto per quanto concerne le atmosfere.
Tra le sue migliori pellicole troviamo Ultimo tango a Parigi (1972). Nel 2018 il film è uscito in versione restaurata come evento per sole giornate del 21, 22 e 23 maggio. Bertolucci aveva avuto modo di prender parte all’anteprima del restauro al Biefest di Bari. Alla base di Ultimo tango a Parigi c’è l’idea di amore, trasgressione e libertà, sentimenti portati alla luce da un uomo (Marlon Brando) e una donna (Maria Schneider) che non si conoscono e che si incontrano in un appartamento vuoto. In questo luogo avviene una timida iniziazione conoscitiva, che sfocia in quella sessuale. Decidono di continuare a vedersi, senza mai approfondire la conoscenza al di fuori.
Il film in quegli anni fece scalpore e lo stesso Bertolucci dovette presentarsi dinnanzi al giudice. La stessa pellicola, anni e anni dopo, venne rivalutata e considerata ad oggi come un film che ha valicato le censure. Immagine iconica ed entrata nell’immaginario collettivo, quella che vede Marlon Brando e Maria Schneider che si abbracciano nudi sul pavimento. Un esperimento ripreso da questa pellicola è sicuramente Undressed, serie televisiva statunitense andata in onda dal 1999 al 2002, che vede l’incontro tra due giovani che si incontrano per la prima volta su un letto.
Il 25 novembre è stata la giornata nazionale Stop alla violenza sulle donne. In Novecento le donne intonano: “Sebben che siamo donne paura non abbiamo, per amor dei nostri figli, per amor dei nostri figli. Sebben che siamo donne paura non abbiamo, per amor dei nostri figli in lega ci mettiamo, stendendosi a terra formando un tappetto”. Novecento è girato nella terra natia, città di contadini. Parma rappresenta un microcosmo della storia d’Italia.
E’ la sua undicesima pellicola. Fu sequestrato per oscenità e blasfemia dal Pretore di Salerno nello stesso anno di uscita, in quanto erano presenti una scena di pedofilia di Attila Melanchini (Donald Sutherland) nei confronti di un ragazzino e per la bestemmia in dialetto. Nulla, invece, venne detto riguardo una scena che vede la giovane prostituta Neve (Stefania Casini), mentre nuda si appresta a masturbare Olmo Dalcò (Gérard Depardieu) e Alfredo Berlinghieri (Robert De Niro).
Questo a dimostrazione che i tempi cambiano e che la soglia dello scandalo va ad alzarsi anno dopo anno.
Il film con il quale ha vinto 9 premi Oscar è L’ultimo imperatore (1987), un colossal che analizza in tutte le sue sfaccettature il mondo cinese e che, di fatto, consacra Bertolucci come grande regista italiano e soprattutto internazionale. Gli oscar ricevuti nel 1988 sono: Miglior film a Jeremy Thomas; Migliore regia a Bernardo Bertolucci; Migliore sceneggiatura non originale a Mark Peploe e Bernardo Bertolucci; Migliore fotografia a Vittorio Storaro; Migliore scenografia a Ferdinando Scarfiotti, Bruno Cesari e Osvaldo Desideri; Migliori costumi a James Acheson; Miglior montaggio a Gabriella Cristiani; Miglior sonoro a Bill Rowe e Ivan Sharrock e Miglior colonna sonora a Ryūichi Sakamoto, Cong Su e David Byrne. Vincitore anche di 4 Golden Globe: Miglior film drammatico; Migliore regia a Bernardo Bertolucci; Migliore sceneggiatura a Mark Peploe, Bernardo Bertolucci e Enzo Ungari e Miglior colonna sonora a Ryūichi Sakamoto, Cong Su e David Byrne.
Bernardo Bertolucci, malato da tempo e costretto su una sedia a rotelle, si è spento all’età di 77 anni. La camera ardente è allestita in data odierna, martedì 26 novembre dalle ore 10 alle 19, in Campidoglio, presso la Sala della Promoteca. Sarà prevista anche una cerimonia di commemorazione aperta al pubblico, ma al momento non è stata definita la data.
Consul Press intervista GREMESE a “Più LIBRI – Più LIBERI”
Cercando un testo scritto in doppia lingua, italiano ed inglese, per chi ha facile accesso in pieno centro dell’Urbe, la Libreria Gremese, un esercizio noto da moltissimi anni ai cittadini, anche nella sua primaria sede di Piazza Cola di Rienzo, era meta sicura.
Ma con stupore si è visto che il negozio di via Mario de’Fiori era sbarrato, con saracinesca, lucchetti, tutto buio e solitario, con un vago disordine all’interno. La Editrice è notissima, e dunque dopo poche informazioni l’indirizzo è stato la Fiera Editoriale Più Libri più Liberi, all’EUR. Facendosi largo nella fiumana di curiosi, clienti, amici, un largo stand carico e brioso occupava lo spazio proprio al centro del locale, con il nome di Gremese sull’architrave.