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Scuola e Droga ….

SE CIRCOLA LA DROGA ….. LA SCUOLA NON E’ “BUONA

di LIDIA D’ANGELO  *

Il nuovo anno scolastico ha appena preso il via e già nelle scuole si torna a parlare di droga, il binomio scuola e droga non passa mai di moda; purtroppo il fenomeno, ogni anno, è sempre più diffuso e ciò desta preoccupazione nelle famiglie che non sanno come rispondere; le motivazioni per le quali i giovani si avvicinano alla droga sono molteplici e soggettive, comunque è possibile indicarne alcune, comuni a tutti, tra cui la mancanza di interessi, gli amici sbagliati, il carattere debole.

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Dopo la tragedia svoltasi a Rebibbia,
nostra intervista a Lia Viola Catalano, Psicologa di chiara fama <

L’opinione della Dr.ssa CATALANO, Consulente presso l’Istituto Penale Rebibbia 

Ha giustamente agitato tutti l’orribile fatto avvenuto al carcere di Rebibbia, cioè l’assassinio da parte di una detenuta dei suoi due bambini, mediante il gesto animalesco di averli scagliati per le scale del luogo di detenzione.

E’ stato altresì commentato l’atto immediato del Guardasigilli che, secondo la legge, ha disposto la sospensione della Direttrice e della Vice del settore dell’Istituto: secondo molti, ivi compreso un Agente di Polizia Penitenziaria, intervistato fuggevolmente, non potevano nè prevedere l’assassinio nè evitarlo tempestivamente, dato che le detenute non vengono costrette in cella o legate al letto. Per definire con lucidità questo dilemma, e soprattutto in sostegno ai bambini figli di fuorilegge, Consulpress ha intervistato Lia Viola Catalano, Psicologa da lunghissimo tempo presso Rebibbia.

Alla domanda, se trovasse comprensibile la disposizione del Ministro Antonio Bonafede, Lia Catalano ha risposto di non essere d’accordo, perchè, alla luce dei fatti, la detenuta che si è macchiata di infanticidio è una malata di mente, che ha agito spinta da una crisi depressiva. Questa gente non può essere trattata come un qualunque carcerato: è fuori di testa e va curata; se ha figli, questi devono essere dati in temporaneo affido fino a che la cura non abbia normalizzato il genitore”. – ed ha continuato: – ” la situazione che si dibatte, se lasciare o no i figli ai carcerati, mi vede favorevole, perchè è giusto che i bambini crescano con i congiunti e non con persone estranee, ma non in presenza di soggetti patologici. Aggiungo poi che l’intera situazione di presenza infantile nelle carceri andrebbe rivista e migliorata: non sono solo i figli di detenuti a dover essere seguiti, ma anche i figli che hanno i parenti “pentiti”, o i figli di persone delle Forze dell’Ordine, perchè sono continuamente esposti al rischio di essere rapiti, maltrattati, uccisi. Ne ho conosciuto uno, che mentiva in continuazione per difendersi, per paura.

Bonafede dovrebbe attivarsi in tal senso, anche se non è facile. Per i malati, che non ragionano, e soprattutto in questo caso, cioè quello di una spacciatrice di droga, probabilmente drogata, bambini o no, figli o no, sono semplicemente estranei contro i quali talvolta si avventano. Una mamma normale, anche detenuta, soffre per il futuro del figlio piccolo in carcere con lei, ma non lo ammazza, e mai in quel modo“.

Dunque il Ministro dovrebbe risolvere questo nodo bambini secondo la situazione giudiziaria, allontanandoli, anche non definitivamente, se vi è malattia mentale, dal luogo protetto, cioè l’Istituzione Penale, e preparare ex novo strutture che i governi precedenti non hanno neanche fuggevolmente proposto. Si è volutamente lasciata la cornice delle virgolette per evidenziare l’opinione di una Psicologa che ha visto ogni genere di detenuto, ed è quindi la voce più attendibile per ragionare e capire questo tragico avvenimento.

Marilù Giannone

#BECOMINGTHEFUTURE 20/09 Convention a Milano

HUMAN  e  TECNOLOGY in scena a Milano per la prima Annual Convention

di ALTEA FEDERATION  e del suo Presidente  Andrea Ruscica

Il prossimo 20 settembre, alle h.15, si apriranno le porte de La Triennale di Milano in Viale Emilio Alemagna 6, per #becomingthefuture, l’ashtag ufficiale dell’Evento Corporate di Altea Federation, che proprio quest’anno festeggia i venticinque anni di attività in ambito di integrazione di sistemi e consulenza informatica.  Altea è il Gruppo composto da 12 aziende con oltre 1.000 persone, capitanato da Andrea Ruscica, “disruptive leader”, instancabile appassionato di testi che prendono in esame i futuri sviluppi dell’innovazione. Sul palco de La Triennale di Milano presenterà le forze tecnologiche che stanno riplasmando le persone e le organizzazioni, ripercorrendo l’approccio: #human #innovation #growth di Altea Federation. Dopo l’intervento di Andrea Ruscica, seguiranno due tavole rotonde, animate da alcuni importanti esponenti del mondo economico italiano e internazionale, entrambe moderate da Francesca Chialà, Sociologa, TED & Inspirational Speaker e Business Coach.

Siamo nell’era del becoming, del continuo divenire. Componiamo e ricombiniamo elementi differenti ogni giorno per ottenere performance migliori, unendo le insostituibili human skills alla potenza delle tecnologie intelligenti, dando spazio a infinite possibilità di sviluppo e crescita”, quanto dichiara Ruscica.

#BECOMING: Come vivremo fra 30 anni? tutto in divenire … in Becoming appunto.

“Essere coscienti di questa instabilità – e della sua inarrestabilità – è il primo passo per interpretare con una chiave diversa (Human + Tech) gli impatti che si verificheranno sulla vita dell’uomo e sul nostro lavoro”…  Andrea Ruscica non ha dubbi in merito.

  • Le tecnologie che utilizzeremo abitualmente nella nostra vita fra 30 anni, di fatto, non esistono ancora
  • Viviamo in un flusso continuo di aggiornamenti e notifiche  che l’Autore chiama appunto Flowing
  • Il ciclo di vita di una tecnologia si sta riducendo sempre più (ad es. la vita media di un’app del vostro telefono è di soli 30 giorni!)

image017“Possiamo quindi cogliere in divenire le numerose opportunità che nascono dalla perfetta collaborazione tra uomini e macchine. È un mondo in cui ci sono miliardi di dispositivi connessi, via via più intelligenti. Come descritto da Kevin Kelly, fondatore della rivista Wired, nel suo “L’inevitabile”,  tutto il pianeta si costituirà in un Holos, un unico sistema connesso, Ed è in questo contesto che il connubio Human + Tech esprime la massima potenza. E quali sono gli impatti che possiamo prevedere sui modelli di business, per il futuro delle nostre imprese? La Quarta Rivoluzione Industriale vede il passaggio da un modello di crescita economica lineare – incrementale (raddoppio la forza lavoro = raddoppio i risultati), a una curva di raddoppiamento esponenziale.
Gartner
, nel rapporto Hype Cycle for Emerging Technologies del 2018, fornisce una prospettiva cross-industry evidenziando un set di tecnologie che potrebbero offrire un importante vantaggio competitivo nei prossimi 5/10 anni”,
ecco la sintesi previsionale fatta da Ruscica per cui i dati parlano chiaro, proseguendo: lL PIL mondiale ha raggiunto oggi quota 87,5 trilioni di US dollars (Fonte Fondo Monetario Internazionale), I. Entro il 2019, la previsione giunge ai 1.700 miliardi, con una crescita del 42% rispetto al 2017. Provate a rispondere voi stessi a questa domanda. E’ più importante avere Talento, quindi essere naturalmente portati per una determinata occupazione, oppure è più efficace metterci Grinta? Ciò che riusciamo a realizzare dipende più dalla passione dalla perseveranza”.

Di tutti questi temi ed altri se ne discuterà in due tavole rotonde separate. Alla prima roundtable (Imprenditori e CEO a confronto) parteciperanno:

Roberto Tascione, Worldwide CEO della multinazionale chimico-farmaceutica Zambon

Mariacristina Gribaudi, Amministratore Unico di Keyline,

Claudio Marenzi, Imprenditore Presidente e Amministratore Delegato di Herno, esponente della moda Made in Italy

Fabrizio Rigolio, Imprenditore e CEO di Rizoma, che firma componentistica per moto dalla qualità estrema

Giuliano Mosconi, Imprenditore Presidente e CEO di Tecno, azienda specializzata in mobili e scrivanie da ufficio.

DOPO IL BREAK, nella seconda tavola rotonda parteciperanno:

Gianfranco Chimirri, HR & Communication Director di Unileve Italia e Donatella Isaia, Direttore Risorse Umane e Organizzazione di Vodafone Italia, che presenteranno approcci innovativi e multidisciplinari alla gestione delle risorse umane nell’era dell’ intelligent enterprise e della corsa alle competenze digitali.

Francesco Baroni, Business Innovation & Technology Management Senior Executive di Gi Group, realtà dedicata allo sviluppo di figure professionali

Andrea Roero, Chief Information Officer di Celli Group, leader nella spillatura di birra, che ha deciso di investire nell’IoT e non solo per diventare una vera e propria azienda focalizzata sul servizio al cliente. Seguirà aggiornamento ed approfondimento da Milano nel corso dell’evento e successivo post evento

Per approfondimento reindiriziamo alla landing page ufficiale: 

https://alteafederation.it/

416-bis e “Mafia Capitale”

MAFIA CAPITALE:  CHIARITA LA GIUSTA APPLICAZIONE DEL 416-bis 

di Vincenzo Musacchio*

Il camaleontismo delle nuove mafie richiede un 416-bis che consenta innanzitutto di riconoscere gli elementi che connotano l’associazione mafiosa. Questo è uno dei principali problemi della storia processuale di “Mafia Capitale”. Le mafie non sono più organizzazioni statiche ma dinamiche che si radicano in un territorio adattandosi e plasmandosi a qualsiasi differente ambito.

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L’ONU propone una soluzione per la Siria

Per consentire le elezioni in Siria, è atteso un incontro tra il mediatore delle Nazioni Unite (ONU) e i rappresentanti di 10 paesi per discutere una riforma costituzionale. L’incontro avrà luogo a Ginevra.

Dall’inizio della guerra in Siria, nel marzo 2011, nessuno sembra aver creduto troppo ai negoziati di pace sponsorizzati dalle Nazioni Unite a Ginevra . I viaggi di andata e ritorno delle delegazioni del governo e dell’opposizione al mediatore Staffan de Mistura sono rimasti intrappolati in una sorta di loop temporale. Dopo i primi colloqui, che si sono risolti in un nulla di fatto, sotto l’arbitrato dell’ex segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan nel 2012 (scomparso il 18 agosto), il diplomatico algerino Lajdar Brahimi ha tentato, senza successo, un secondo colloquio nel 2014.  Il lavoro di  De Mistura è stato quello di trovare una soluzione politica alla guerra civile nel Paese arabo. Per riuscire a intrapreso diversi negoziati che sono durati fino a settembre dello scorso anno, ma l’aspra battaglia e la disputa sul ruolo futuro del presidente Bashar al-Assad  hanno finito per rovinare il dialogo.

Il mediatore internazionale non convoca nuovi colloqui da un anno, mentre i fronti ribelli si stanno sgretolando uno dopo l’altro prima dell’avanzata delle truppe governative appoggiate dalla Russia e dalle forze sciite guidate dall’Iran. Anche la Turchia, che sostiene diversi gruppi ribelli nella Siria nord-occidentale, è intervenuta direttamente nel conflitto per cacciare le milizie curde, alleate degli Stati Uniti nella lotta allo Stato Islamico, dal confine comune

Il mediatore delle Nazioni Unite, venerdì, ha ricevuto i rappresentanti degli Stati Uniti, Regno Unito, Arabia Saudita, Giordania, Germania, Francia ed Egitto, per informarli sulla creazione di un comitato costituzionale. Attualmente l’iniziativa diplomatica dell’ Onu è servita almeno a bloccare l’offensiva militare generale contro Idlib annunciata dall’esercito governativo.

«E guai alle donne che in quel tempo avranno figli» …. un ammonimento dall’ Apocalisse !

Contro “La Scrofa Internazionale”

La battaglia per le liberistiche Banche e Multinazionali, i tromboni squillanti della sinistra volontà distruttiva e omologatrice di una politica perpetrata da Stati con il complesso d’inferiorità verso l’Italia arriva anche in TV, e si serve di attori di prim’ordine. La guerra senza sangue, da tempo iniziata, fra Amor Patrio e Mammona non risparmia neanche la ricerca di distensione e, perché no? di meditazione che dopo una giornata di lavoro ognuno desidera.

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