MAFIA CAPITALE: CHIARITA LA GIUSTA APPLICAZIONE DEL 416-bis
di Vincenzo Musacchio*
Il camaleontismo delle nuove mafie richiede un 416-bis che consenta innanzitutto di riconoscere gli elementi che connotano l’associazione mafiosa. Questo è uno dei principali problemi della storia processuale di “Mafia Capitale”. Le mafie non sono più organizzazioni statiche ma dinamiche che si radicano in un territorio adattandosi e plasmandosi a qualsiasi differente ambito.
Per consentire le elezioni in Siria, è atteso un incontro tra il mediatore delle Nazioni Unite (ONU) e i rappresentanti di 10 paesi per discutere una riforma costituzionale. L’incontro avrà luogo a Ginevra.
Dall’inizio della guerra in Siria, nel marzo 2011, nessuno sembra aver creduto troppo ai negoziati di pace sponsorizzati dalle Nazioni Unite a Ginevra . I viaggi di andata e ritorno delle delegazioni del governo e dell’opposizione al mediatore Staffan de Mistura sono rimasti intrappolati in una sorta di loop temporale. Dopo i primi colloqui, che si sono risolti in un nulla di fatto, sotto l’arbitrato dell’ex segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan nel 2012 (scomparso il 18 agosto), il diplomatico algerino Lajdar Brahimi ha tentato, senza successo, un secondo colloquio nel 2014. Il lavoro di De Mistura è stato quello di trovare una soluzione politica alla guerra civile nel Paese arabo. Per riuscire a intrapreso diversi negoziati che sono durati fino a settembre dello scorso anno, ma l’aspra battaglia e la disputa sul ruolo futuro del presidente Bashar al-Assad hanno finito per rovinare il dialogo.
Il mediatore internazionale non convoca nuovi colloqui da un anno, mentre i fronti ribelli si stanno sgretolando uno dopo l’altro prima dell’avanzata delle truppe governative appoggiate dalla Russia e dalle forze sciite guidate dall’Iran. Anche la Turchia, che sostiene diversi gruppi ribelli nella Siria nord-occidentale, è intervenuta direttamente nel conflitto per cacciare le milizie curde, alleate degli Stati Uniti nella lotta allo Stato Islamico, dal confine comune
Il mediatore delle Nazioni Unite, venerdì, ha ricevuto i rappresentanti degli Stati Uniti, Regno Unito, Arabia Saudita, Giordania, Germania, Francia ed Egitto, per informarli sulla creazione di un comitato costituzionale. Attualmente l’iniziativa diplomatica dell’ Onu è servita almeno a bloccare l’offensiva militare generale contro Idlib annunciata dall’esercito governativo.
La battaglia per le liberistiche Banche e Multinazionali, i tromboni squillanti della sinistra volontà distruttiva e omologatrice di una politica perpetrata da Stati con il complesso d’inferiorità verso l’Italia arriva anche in TV, e si serve di attori di prim’ordine. La guerra senza sangue, da tempo iniziata, fra Amor Patrio e Mammona non risparmia neanche la ricerca di distensione e, perché no? di meditazione che dopo una giornata di lavoro ognuno desidera.
Sta per abbattersi sulle imprese e sulle famiglie italiane uno tsunami di decreti ingiuntivi, pignoramenti, esecuzioni mobiliari ed immobiliari. Sono già oggi una quantità inimmaginabile negli altri paesi europei, in cui (ad esempio) “i francesi per primi” non è uno slogan per raccattare qualche voto sulla paura, ma un’azione pratica che ogni anno SDEBITA 100.000 FAMIGLIE, MENTRE IN ITALIA 100.000 FAMIGLIE SUBISCONO UN’ESECUZIONE IMMOBILIARE.
La terribile tragedia del ponte Morandi di Genova ha acceso i fari per l’ennesima volta sui guasti, direi sulla metastasi della amoralità nella società italiana causata dalla commistione tra interesse privato e interesse pubblico.
Venerdì 24 agosto, alcuni magistrati siciliani hanno spedito un avviso di Garanzia alMinistro dell’Interno, Salvini, per la questione penosa della nave Diciotti, in quanto, secondo loro, il Ministro avrebbe tenuto immigrati in arresto, avrebbe peccato di sequestro di persona, eccetera eccetera. Signori della Corte, abbiamo già visto, rivisto, questo spettacolo di fine estate, ne siamo addirittura imbevuti e nauseati.