UN’ ANALISI DI FILIPPO ORTENZI, con un commento di Giuliano Marchetti, dopo 10 giorni dalla tragedia di Genova
I soloni della demoplutocrazia radical chic – ed i media con loro conniventi – dopo averci narrato per decenni balle inverosimili sulla presunta (e presuntuosa) eternità delle opere in cemento armato, oggi ci dicono che, al contrario, sono stati forse sperperati i soldi dei contribuenti …. perché tali opere hanno una durata massima di 50 (cinquanta) anni.
Come è possibile se a Pechino sono ancora utilizzabili i ponti illustrati da Marco Polo nel suo famoso libro “Il Milione” risalenti a parecchi secoli fa? E perché ancora resistono i numerosi ponti costruiti in epoca romana e medioevale ? Come mai le nuove tecnologie si sono dimostrate meno efficienti di quelle antiche?
” E nun ce vonno sta’! … e nun ce vonno stà!… “così ritmavano i tifosi all’indirizzo della squadra avversa, scura per aver perso. Ebbene, i tempi non sono, in fondo, diversi da quelli di questa osservazione calorosa e scandita.
Il 15 Agosto del 2018 si è spenta nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Civico di Palermo, Rita Borsellino, sorella del magistrato ucciso dalla mafia il 19 luglio del ’92; da allora il suo impegno fu quello di portare avanti quotidianamente gli ideali di giustizia di Paolo, un impegno costante e quotidiano con il quale ha cercato di giungere alla verità.
Il suo assillo non fu tanto scoprire gli attori dell’attentato in cui persero la vita il magistrato e gli uomini della scorta, quanto capire il perché, capire il motivo di un atto così efferato.
FRANZ JOSEPH, un IMPERATORE IMPORTANTE… e non solo
Il 18 Agosto 1830, ben 188 anni or sono, nasceva Francesco Giuseppe d’Asburgo Lorena, uomo che ha reginato dal 2 dicembre 1848 sino al 21 novembre del 1916 sui destini dell’Impero Austriaco, trasformatosi poi nel 1867 nella duplice monarchia Austro-Ungarica. La così detta K.u.K che significava kaiserliche und königliche Doppelmonarchie, “Duplice Monarchia Imperiale e Regia”. Un regno lunghissimo durato 68 anni. In quello che oggi è il Sud Tirolo, il Trentino e le “vecchie Province” austro-ungariche, in qualche modo si avverte la presenza culturale di quella presenza asburgica di cui Francesco Giuseppe è stato l’ultimo grande rappresentante.
Se i giocatori di football della National Football League (NFL) continueranno ad inginocchiarsi, Donald Trump non darà loro il suo aiuto. Il presidente non sostiene il gesto compiuto dai giocatori durante l’inno per protestare contro le violenze della polizia contro i neri e le altre minoranze negli Stati Uniti. Da settembre 2017, un anno dopo l’inizio di questa pratica simbolica, Trump ha chiamato coloro che l’hanno adottata “figli di puttana”, ha chiesto il boicottaggio della concorrenza, ha fatto pressioni per la sospensione dei ribelli. Il nuovo round di attacchi è arrivato dopo che almeno cinque giocatori afroamericani si sono inginocchiati o sono rimasti negli spogliatoi durante l’inno nazionale.
“I giocatori della NFL si stanno inginocchiando di nuovo quando dovrebbero essere orgogliosi davanti all’inno nazionale. Numerosi giocatori, di squadre diverse, hanno voluto mostrare la loro ‘indignazione’ per qualcosa che la maggior parte di loro non è in grado di definire. Stanno facendo una fortuna facendo ciò che amano “, ha scritto Trump su Twitter.
In un secondo tweet, il presidente commenta: “Sii felice, sii buono! Una partita di calcio, per la quale i tifosi pagano un sacco di soldi per vedere e divertirsi, non è un posto per protestare. La maggior parte di quei soldi va ai giocatori. Trova un altro modo per protestare. Difendi con orgoglio il tuo inno nazionale o vieni sospeso senza pagare! “
Dopo che due giocatori dei Miami Dolphins si sono inginocchiati giovedì e un altro della stessa squadra ha alzato il pugno, la NFL ha rilasciato una dichiarazione: “L’inno continuerà a suonare prima di ogni partita e tutti i giocatori dovrebbero alzarsi in piedi. Durante la presentazione della bandiera e l’esibizione dell’inno. Chi non lo desidera può scegliere di rimanere nello spogliatoio “, ha spiegato il portavoce della Lega Brian McCarthy.
Si discute di infrastrutture. Un Paese moderno ha necessità di dotarsi di infrastrutture adeguate al suo sviluppo C’è chi le vuole e chi no, spesso adducendo considerazioni importanti, soprattutto di natura ambientale.