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M-5 Stelle e LEGA verso una modernizzazione della burocrazia

IN DIFESA del CITTADINO/ CONSUMATORE dalla BUROCRAZIA 

Le elezioni del 4 marzo 2018 hanno premiato due visioni della politica, non collimanti, del M5S e della Lega che sono state obbligate a mettersi insieme per la formazione di un governo, stante la cieca ed ottusa opposizione del PD renziano a cercare intese per la realizzazione di un programma volto a superare la crisi del lavoro, dell’economia, del precariato, del risparmio e di tanti altri obiettivi che stanno a cuore alla gente comune.

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Programma Europa Creativa, l’Italia al primo posto.

Risorse ancora inadeguate, bisogna fare di più per il 2018 –  Anno  Europeo del Patrimonio Culturale

 a cura di Cristian Arni *

Si è svolta il 12 Luglio a Roma nella Sala del Refettorio di Palazzo Venezia la Giornata di confronto sulla Cultura in EuropaRelatrice della Commissione Cultura, riconfermata, l’europarlamentare On. Silvia Costa, promotrice della giornata alla quale hanno partecipato diversi esponenti di Istituzioni e del Governo Italiano. 

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22.7.1968 – 50 anni fa, la scomparsa di Giovannino Guareschi

NON MUOIO, NEANCHE SE MI AMMAZZANO !

GIOVANNINO GUARESCHI  “RICORDATO” DA ALESSANDRO RICCI

A fine maggio, in questa testata, avevo pubblicato un breve intervento, su cui campeggiava la frase qui sopra riportata, con cui volevo ricordare che, nel momento particolare che sta vivendo il nostro Paese, ci manca un caro amico, Giovannino Guareschi.

Ci mancano i suoi racconti di quel “mondo piccolo” che sapeva ben descrivere e ci manca la sua satira così pungente …. fra qualche giorno sarà il 22 luglio, saranno passati 50 anni da quel tragico 22 luglio 1968 che un infarto ce lo portò via a soli sessanta anni.

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I Delinquenti Delicati

Al singolare, era un film con Jerry Lewis

Sbattendo le ciglia incatramate di rimmel, la signora del negozio di animali diceva ad una cliente: “sa, domani metto qualcosa di rosso“. Alla domanda del perché, la stessa rispondeva che lo faceva per via dei bambini immigrati uccisi dalle loro mafie in mezzo al mare.

Nulla di male, anzi, ma le altre domande sulla situazione dell’emigrazione estrema hanno dato delle risposte impossibili e, quel che è peggio, se esse si trovavano compromettenti, si fingeva di non aver sentito, esalando una frase fatta a casaccio, per esempio qualche brano di pistolotto papale, assolutamente non corrispondente alla richiesta, un artato “dovevai-portocipolle”.

Povera signora, non è lei sola così, ma tutto quel mondo di persone che, di bassa evoluzione, ci tengono a sembrare intellettuali. Ma i Sinistri non sono nè colti, nè informati, sono piuttosto indottrinati. I capi lo sanno, e li usano.

Così come adesso usano quei tre cadaverini per smuovere qualche lacrima, e fin qui è normale, ma essi le smuovono per tirare la gente dalla loro parte: usano le morti, per questo, sfruttano tre poveri corpicini e tutti gli altri. Non si ha pietà per essi, i morti fanno comodo come propaganda; a vantaggio di chi? È subito detto, vanno a favore dei complici italiani ed europei di quelle grandi organizzazioni globalizzanti e destabilizzanti, di quelli che inoculano il veleno del potere in modo capillare su tanti capipopolo più o meno alleati. Ma, gli altri morti, quelli che stentano per la fame e non possono curarsi per indigenza, i figli che emigrano a loro volta per un lavoro da schiavi, quelli, li considerano? No, perché è la religione cattolica è materialista e lascia illudere con la “resurrezione della carne”. Si considera il deperimento e la fine delle Nazioni impoverite per “l’accoglienza” alla quale pagano fior di tasse, subiscono stupri (uccisioni di anime), furti, rapine, sedizioni, aggressioni ai tutori dell’ordine? No, perché così vogliono i boss avvinghiati alle loro banche. Vergogna, usare i morti, vergogna! Questa è vergogna, senza coroncine, senza decenza. Non difendono i poveri immigrati, non contrastano i malavitosi nei loro paesi.

Usano i morti come slogan e manifesti. La verità è che migliori di questi sono i delinquenti, quelli diretti, quelli che si palesano. Loro, invece, sono delinquenti ipocriti, con voci melliflue, con ancheggiamenti delicati.

Marilù Giannone

Immigrazione: un fenomeno epocale

Nessun politico italiano od europeo, da quando è iniziato questo secolo, si è impegnato nel cercare di capire il fenomeno dell’immigrazione dal punto di vista antropologico, sociale, economico; lo ha colpevolmente sottovalutato e ridotto a fattore episodico emergenziale, mentre per gli osservatori non asserviti a questo o a quel politico era evidente che si trattava di un evento epocale che sarebbe durato per parecchi decenni come accaduto in passato per le grandi migrazioni della storia.

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