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Alla Fondazione Craxi un “libro novità”

Il viaggio di Falcone a Mosca

Una contro-commemorazione quella che si è svolta alla Fondazione Craxi nel 25° anniversario della strage di Capaci. Nella ricorrenza dell’assassinio del giudice Falcone, della moglie Francesca Morvillo e della scorta del Magistrato, infatti, la presentazione del libro “il viaggio di Falcone a Mosca” di Francesco Bigazzi ha dato voce e suono ad altre campane che non sono quelle dell’ufficialità ed, a ben vedere, pur con tutti i dubbi delle ipotesi, è riemerso dal cassetto delle dimenticanze, il viaggio che Giovanni Falcone, a pochi mesi dalla strage, effettuò in Russia.

Quale fosse il motivo della trasferta del giudice palermitano, non è del tutto chiaro, ma una spiegazione potrebbe essere trovata nelle pressioni che la Procura Generale di Mosca fece, a quel tempo, sulla nostra Presidenza della Repubblica, nel tentativo di venire a capo della misteriosa scomparsa di quell’ingente tesoro appartenuto al Partito Comunista Sovietico.

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Il 27 maggio a Napoli, un convegno tradizione per il riscatto del Sud

Sabato 27 maggio 2017, alle ore 10:00, presso Villa Domi ai Colli Aminei di Napoli (Salita Scudillo, 19/a), si svolgerà il convegno dal titolo “Nella Luce della Tradizione il Riscatto del Sud”.

Al convegno meridionalista parteciperanno: Edoardo Vitale (Magistrato, Direttore de L’Alfiere, Presidente “Sud e Civiltà”), Antonio Fallena (Coordinamento “Sud e Civiltà” per l’Alta Terra di Lavoro), Francesco Palmeri (Coordinamento “Sud e Civiltà” per la Calabria), Sandra Sequino (Esperta di Alimentazione Naturale), Massimo Cimmino (Ricercatore e Storico), Guido Belmonte (Scrittore), Paolo Borgognone (Scrittore), Marina Lebro (Antropologa, Docente Universitaria), Maurizio di Giovine (Scrittore), Gaetano Marabello (Scrittore, Coordinamento “Sud e Civiltà” per le Puglie), Giuseppe Montanarella (Responsabile Comitato Agricoltura Lions Club Vulture).

Incontri d’amore nell’universo

Scorrendo i titoli dei romanzi di Clementina Magliulo Podo, il riferimento immediato è ad Albio Tibullo, quando scrive di Arione, che avrebbe conosciuto tutti i mari e tutte le nuove terre. Infatti, in questi libri, i soggetti sono sempre l’uno diverso dall’altro e tutti avvincenti. Questo ultimo romanzo spazia in una nuova dimensione, perchè è e non è fantascienza: non si parla di mondi dai caratteri improbabili, di omini verdi, e così via. I protagonisti sono di un lontano pianeta, Alcione, e sono determinati a cercare una guarigione per il nostro, così pieno di corruzione e di violenza. Fisicamente essi sono eguali ai terrestri ma se ne distinguono per le attitudini particolari e una tecnica raffinata quanto più si possa pensare.

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La misura è colma

 

Il Rococò imbarazzante del “politically correct”

 

Che si attacchi, scandalizzati e con la puzza sotto al naso, il commento di DEBORAH SERRACCHIANI sull’immigrato che ha tentato di stuprare una giovane donna fa semplicemente sganasciare: si è ahimè tornati, grazie ai governi buonisti d’Oltreoceano, alle preziose ridicole del tardo Settecento, quelle che, sussiegose, profferivano :”non si dice coscia, si dice parte grossa della gamba!”, ed altre piacevolezze del genere.

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