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home restaurant VS ristorante domestico. L’Accademia della Crusca si “ribella”

Gruppo Incipit  presso l’Accademia della Crusca

 C o m u n i c a t o    S t a m p a   n. 8

La cucina italiana a corto di ingredienti linguistici? 

 

Firenze, Accademia della Crusca, 20 gennaio 2017

Il Gruppo “Incipit”, costituito da Michele Cortelazzo, Paolo D’Achille, Valeria Della Valle, Jean-Luc Egger, Claudio Giovanardi, Claudio Marazzini, Alessio Petralli, Luca Serianni, Annamaria Testa, diffonde il suo ottavo comunicato. Ricordiamo che Incipit si occupa di esaminare e valutare neologismi e forestierismi ‘incipienti’, scelti tra quelli impiegati nel campo della vita civile e sociale, nella fase in cui si affacciano alla lingua italiana, al fine di proporre eventuali sostituenti italiani.

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A Roma, al Teatro Anfitrione …. con Sergio Ammirata e Patrizia Parisi

UN PALCOSCENICO CONTRO LA TRISTEZZA

Entrare all’Anfitrione, piccolo e non tanto “Teatro Romano” del romanissimo quartiere S.Saba, è come aprire, visto il tema, il sipario sul mondo delle scene di un tempo passato.
Il tempo del palcoscenico calcato da attori di grande valenza, fatta da lunga gavetta, quotidiana fatica interpretativa e dialogo: un dialogo che si svolgeva fra l’attore, illuminato dal disco di luce del riflettore, e il pubblico, assorto e divertito, silenzioso e commosso, allegro e plaudente.

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…. buon lavoro, Presidente !

La domanda sorge spontanea: adesso che un italiano presiede il vertice di una delle tre istituzioni europee, finirà la soggezione alle “eurotruppen” e inizierà quel processo di rinnovamento necessario a ribaltare il sistema UE per renderlo rispettoso delle nostre identità e funzionale anche alla nostra economia? E’ senza dubbio vero che il neo eletto Presidente del parlamento europeo Antonio Tajani  è stato sostenuto dagli ultra europeisti dell’Alde e dagli allineatissimi popolari tedeschi di Webber, ma adesso la partita è tutta nelle sue mani.

In fondo anche l’indimenticabile Presidente Cossiga era arrivato al Quirinale spacciandosi per grigio ed insignificante democristiano addormentato, ma dopo un paio d’anni si è rivelato ”il picconatore”, il vero precursore del passaggio dalla prima alla seconda repubblica.

Adesso Tajani,  nel suo ruolo di rappresentanza,  potrà avviare e guidare il riscatto dell’Europa Cristiana e Mediterranea contro il laicismo strisciante che i “barbari del nord” hanno utilizzato per indebolire prima ed annientare dopo quelle identità culturali che rappresentano il vero patrimonio europeo. Quel medesimo riscatto che libererà la nostra economia dalla gabbia commerciale e monetaria, appositamente costruita dalle gelosie franco tedesche per contenere il prestigioso “made in Italy” a vantaggio delle fredde ed impersonali  – e spesso inquinanti – produzioni del nord Europa.

Buon lavoro Presidente!

Fabrizio BERTOT  *

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 Fabrizio Bertot, nato a il 23 febbraio 1967 a Torino, è un politico italiano, già sindaco di Rivarolo Canavese dal  2003 al 2012, poi successivamente Europarlamentare nel Gruppo P.P.E., ove ha partecipato attivamente quale  componente nelle  Commissioni sia per l’industria, la ricerca e l’energia, sia per i problemi economici e monetari,  nonché nelle  Delegazioni per le relazioni con l’India e con il Sudafrica 

  •  Da oggi inizia una sua collaborazione con la nostra “testata”, data la condivisione di sostanziali affinità elettive.   

Sondaggio sindaci: vince Torino, ultima Roma

Una distanza abissale separa i due nuovi sindaci M5S Chiara Appendino e Virginia Raggi nel Governance Poll, la rilevazione sul gradimento riservato ai sindaci dai propri cittadini realizzato ogni anno da Ipr Marketing per Il Sole 24 Ore. Appendino, infatti, apre la classifica con il 62%, mentre Raggi la chiude con il 44%.
Scrive il Sole:

“A Torino, che prima della sorpresa di giugno ha tradizionalmente tributato alti consensi ai sindaci in carica, i problemi non mancano, dalle periferie all’indebitamento (in calo negli ultimi anni) fino ai rapporti finanziari con le partecipate come Gtt su cui sta indagando anche la procura, ma la città funziona, e macina da tempo successi crescenti in termini di immagine: non solo agli occhi delle varie forme di turismo che caratterizzano il capoluogo piemontese, evidentemente, ma anche a quelli dei cittadini che premiano il sindaco in carica. La stessa Appendino, del resto, dopo l’inevitabile rupture iniziale che ha alimentato più di una polemica con il suo predecessore Piero Fassino ha spiegato nella conferenza stampa di fine anno che ‘il cambiamento va fatto gradatamente, attraverso le piccole cose, con senso sabaudo. Anche per non rischiare di lasciare indietro tutto quello che di buono è stato fatto in passato’. Tutto il contrario di quel che accade a Roma, dove Virginia Raggi ha aggiunto errori propri alle eredità impossibili lasciate dalle giunte precedenti di destra e di sinistra”.

Al secondo posto della classifica, dopo Appendino, troviamo il sindaco di Firenze, Dario Nardella, seguito dall’ex M5S Federico Pizzarotti, positivo anche il risultato di Luigi De Magistris a Napoli, che dopo il successo rinnovato di giugno abbandona le posizioni di coda delle scorse edizioni arrivando al quarto posto con Damiano Coletta (Latina), Vincenzo Napoli (Salerno), Paolo Perrone (Lecce), Luigi Brugnaro (Venezia) e Paolo Calcinaro (Fermo).

Aggiunge, infine,  il Sole che tra i neo-sindaci solo la Raggi sprofonda sotto il 50%.  

Rapporto Oxfam: 8 uomini da soli possiedono la metà della ricchezza del pianeta

 

Nel mondo 8 uomini, da soli, posseggono 426 miliardi di dollari, la stessa ricchezza della metà più povera del pianeta, ossia 3,6 miliardi di persone. Ed è dal 2015 che l’1% più ricco dell’umanità possiede più del restante 99%. L’attuale sistema economico favorisce l’accumulo di risorse nelle mani di una élite super privilegiata ai danni dei più poveri (in maggioranza donne). E l’Italia non fa eccezione se, stando ai dati del 2016, l’1% più facoltoso della popolazione ha nelle mani il 25% della ricchezza nazionale netta. Sono alcuni dei dati sulla disuguaglianza contenuti nel rapporto Un’economia per il 99% della ong britannica Oxfam, diffusi alla vigilia del World Economic Forum di Davos, in Svizzera.

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