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Le “Caste” & il “Popolo”

Il potere della CASTA INDUSTRIALE e MILITARE

e il sudore del POPOLO

di  TORQUATO  CARDILLI 

Il generale Eisenhower, che aveva sperimentato di persona il rischio del disastro nell’attacco alla fortezza nazista in Normandia, il pericolo di morire nella battaglia delle Ardenne, le sofferenze dei suoi soldati, i lutti di tanti civili estranei al campo di battaglia, poco dopo l’elezione a Presidente degli Stati Uniti pronunciò, nel 1953, uno storico discorso alla nazione, di cui vale la pena riportare un passo significativo: «Ogni arma da fuoco prodotta, ogni nave da guerra varata, ogni missile lanciato significa, in ultima analisi, un furto ai danni di coloro che sono affamati e non sono nutriti, di coloro che hanno freddo e non sono vestiti. Questo mondo in armi non sta solo spendendo denaro. Sta spendendo il sudore dei suoi operai, il genio dei suoi scienziati, le speranze dei suoi giovani. […] Questo non è affatto un modo di vivere, in alcun senso legittimo. Dietro le nubi di guerra c’è l’umanità appesa ad una croce di ferro.»

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A Verona presentazione del libro “EurIslam”

EURISLAM
L’INVASIONE dell’ EUROPA e la CADUTA dei VALORI OCCIDENTALI

Sabato 17 Febbraio 2018, alle ore 17:30, avrà luogo la presentazione del libro sopra citato pubblicato dalle Edizioni Arkadia, con la partecipazione dell’autore DANILO QUINTO (*), che in un intervento frizzante e coinvolgente cercherà di trattare il complesso tema del multiculturalismo, con un approccio storico, sociale, religioso ed identitario.

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Le elezioni di marzo ed il problema degli immigrati

                                                                       Basta buonismi e falsità

                                     Vogliamo  casa nostra!

_______________di ALESSANDRO PUBLIO BENINI *

Con le elezioni finalmente alle porte e con l’anno nuovo appena iniziato, è giunto il tempo dei programmi e dei propositi, ed, anche, il momento delle considerazioni sullo sfascio italiano, non visibile solo da chi non vuole vedere.  Si canta vittoria per quei pochi decimali in positivo registrati dall’ISTAT, ma, a ben guardare, soffermandosi su quanto rileviamo attorno a noi, questi infinitesimali progressi ci spingono, per quanto riguarda le ultime statistiche, a riconsiderare il famoso pollo di Trilussa, consumato a metà tra due persone o, in modo più veritiero, una digiuna e l’altra fa la parte del leone.

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X Febbraio – Il Giorno della Memoria

Per la Memoria della tragedia degli Italiani

e dell’esodo dalle loro Terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra

Sabato 10 febbraio alle ore 11,00 al Sacrario Campo della Memoria

in occasione della Giornata del Ricordo, l’Associazione Nazionale Volontari di Guerra – Sezione “Enrico Toti” di Roma e l’Associazione “Campo della Memoria  ricorderanno i martiri delle Foibe e l’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati.

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Elezioni Politiche: la campagna elettorale virtuale

Con FACEBOOK …oramai Elezioni 4.0

Siamo nel vivo della campagna elettorale, con i riflettori puntati sui leader politici che ogni giorno sparano qualche promessa in più. È evidente la mancanza di progetti e di idee da tutte le parti, ma il 4 marzo per diritto conquistato con tanto coraggio alle urne si deve andare. Oltre che è un diritto è un dovere per ogni cittadino italiano. Ormai non si parla d’altro che di Industria 4.0, di Comunicazione 4.0, un mondo che spiega le vele sempre più verso il digitale. È notizia di poche ore che il social network più famoso del mondo, Facebook , ha lanciato in Italia nuovi strumenti proprio in vista delle elezioni politiche del 4 marzo.

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Macerata insegna… in Italia, tutti colpevoli !

Un preciso ” J’ACCUSE ” !

….. TUTTI  COLPEVOLI 

________ di Stelio W. Venceslai*

Una ragazzina di sedici anni, Pamela, scompare da un centro di recupero per tossicomani di Macerata. Non è la prima volta che questo accade. Poi la trovano, morta, tagliata a pezzi, in due valigie buttate lungo un fosso. Un grande, grandissimo orrore. S’indaga, con le videocamere che, ormai, sono un po’ dappertutto. Negli ultimi fotogrammi che l’hanno ripresa si scopre che era in compagnia di un giovane nero. Si apre la caccia all’uomo e si scatenano le solite invettive razziste. Arrestato, si tratta di un nigeriano, immigrato, senza dimora, pregiudicato, spacciatore, espulso dal Paese con un foglio di via che non è servito a nulla, perché è rimasto in Italia. Qualche giorno dopo, per le strade di Macerata, un altro giovane, bianco, italiano, considerato un po’ fuori di testa dagli amici, prende una rivoltella e spara a sei persone, non bianche, per vendicare la ragazza fatta a pezzi.  Il tumulto della stampa è altissimo e tutto sfocia in politica. La Magistratura indaga e monta nel Paese un’ondata di protesta che la politica vorrebbe cavalcare per guadagnare voti. …. QUESTA E’ LA PREMESSA . ANALIZZIAMO I FATTI.

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SONO TORNATO !

Il “RITORNO” (cinematografico) del DUCE

_____________Una analisi a cura di LEANDRO ABEILLE

Il fatto che sia un remake del tedesco “Eristwieder da” (Lui è tornato), la dice lunga sulla difficoltà italica a discutere di storia. In Italia esistono due storie quella di cui si può parlare e quella reale. Si può dire che il fascismo fu il male assoluto, che i fascisti fecero le peggiori malefatte mai viste ma non si può dire (almeno in pubblico o nelle Università) che i partigiani non furono da meno senza subire durissime contestazioni.

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A Macerata sibilano proiettili / 2

Intervento del SINDACO di MACERATA ROMANO CARANCINI e, a seguire, precisazioni da parte della CONSUL PRESS

COMUNICATO STAMPA N. 1   # sabato 3 febbraio 2018        

OGGETTO: Sparatoria in città contro gli immigrati, le dichiarazioni del sindaco Romano Carancini

«L’odio e la rabbia non possono sopraffare il rispetto delle persone, che deve venire prima di tutto». Sono le parole del sindaco di Macerata, Romano Carancini, che interviene a fine giornata dopo il vertice tenutosi in Prefettura alla presenza del ministro Minniti, sul grave fatto di violenza che oggi ha visto la città assistere al ferimento di sei immigrati a colpi di arma da fuoco per mano di un 28enne che a bordo di un’auto ha seminato il panico per alcune ore.

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A Macerata sibilano proiettili / 1

Intervento N.1 / a cura della Redazione della CONSUL PRESS

Chi difende i cittadini?

Molti campanelli d’allarme avevano, negli ultimi tempi, suonato invano: aggressioni in periferia ad extracomunitari, roghi d’incerta natura, interi quartieri all’assalto di centri per rifugiati, mentre, quotidianamente, ad opera di immigrati illegali e no, si moltiplicavano una serie di fatti criminosi sulla pelle dei cittadini italiani, dalla Sicilia alla Lombardia. Oggi, invece del trillo di un allarme sono risuonati, nel pieno centro di Macerata, numerosi colpi d’arma da fuoco, che, come obbiettivo avevano persone di varia nazionalità, tutti accolti nella tranquilla città marchigiana.

Numerosi feriti, alcuni seriamente, è il bilancio della sparatoria, un bilancio provvisorio dal momento che qualcuno tra le vittime ha scelto di fuggire evitando una possibile identificazione. In poche parole, nell’ultima settimana, Macerata, da sempre lontana dalla violenza, ha dovuto assistere ad un orrendo femminicidio con smembramento del corpo di una povera, indifesa ragazza, ed, a distanza di poche ore, ad una sparatoria che avrebbe potuto, oltre ai previsti bersagli, riempire di piombo ignari passanti.

L’assassinio di Pamela, come già è stato definito, è un “Omicidio di Stato”: il presunto responsabile è un giovane nigeriano, con precedenti per spaccio e senza permesso di soggiorno, che, alla faccia della giustizia, ha vissuto tranquillamente, si fa per dire, nella città marchigiana, e, com’è ovvio, ci chiediamo come mai, in un centro di cinquantamila abitanti, dove gli stranieri non passano certo inosservati, un giovane pregiudicato abbia potuto soggiornare senza la benché minima attenzione delle Istituzioni.

Nel nostro Paese entra di tutto e succede di tutto nell’assoluta indifferenza di chi deve proteggere la gente, sola e disarmata davanti all’arroganza ed alla violenza. Di questo passo escono dall’anonimato soltanto i “giustizieri”.

Alessandro P. Benini

Programmi Kulturali del “M-5 Stelle”

Evviva l’ignoranza: ABOLIAMO IL CONGIUNTIVO!

È vero, i volti che ci propongono per la guida d’Italia non sono proprio il massimo della competenza ed, in alcuni casi, sono addirittura gli artefici dell’attuale disastro nazionale. L’onestà proclamata non è stata una priorità per quel sottobosco politico che ha prosperato all’ombra di un potere, comunque debole, che ha permesso più volente che nolente il dilagare di una corruzione, che, in cifre vale di più di due-tre finanziarie messe insieme, ma il dilettantismo che contraddistingue il Movimento 5-Stelle, che, nei sondaggi, ha raggiunto il traguardo di primo partito.

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Israele: ciò che non si conosce

Un affresco chiarificatore al di là delle solite “menate”

C’è chi li dice avari, chi lamentosi. Di certo, sembra che nessuno conosca i fratelli maggiori citati da Giovanni Paolo II. Queste sono le parole d’inizio di un evento tenutosi venerdì 26 gennaio, presso la Basilica degli Angeli di Roma, nel quale un professore di significativa qualità, ONORATO BUCCI, esperto in Diritto Romano, e Diritti particolari di varie popolazioni mediterranee, nonché mediorientali ed iraniane, uomo di fiducia sicura di tutto un mondo culturale del campo, ha illustrato il carattere degli Ebrei e di Israele, facendo sponda da remote età ai giorni più recenti. Una vasta illustrazione di vari gruppi anche in antitesi fra loro, Sadducei, i più aperti alla conoscenza ed i meno adesi alle regole quali la circoncisione e l’obbligo alla religione;i seguaci di Isaia, più vicini al pensiero che sarà accessibile ai futuri cristiani, quindi i Farisei, e dei loro vicini e dirimpettai: Maroniti, Palestinesi, Sumeri, Greci e Romani.

L’uditorio era letteralmente preso dalla favella scorrevole e precisa come un bisturi del Professore, che ha fatto in parte rivedere il giudizio di alcuni su questo popolo che non cessa mai di far parlare di sé né in bene, né in male. Israel, o I-sara-el vuol dire “coloro che combattono Dio”, essi dunque sono in perenne contrasto fra loro, fra se stessi, e gli altri. Sono i padroni nel senso conoscitivo dei due estremi entro i quali si muove la vita, maschio e femmina, bianco e nero, ferocia e gentilezza.

Presi tutti dall’impegno di armonizzarli, gli Ebrei – sostiene il Professore – sono un continuo mistero, chiusi in sé, conservatori assoluti della loro origine e del passato, ed insieme eminenti e dinamici accoglienti del nuovo: in loro non c’è distacco sprezzante verso gli “stranieri” (falascia) ma una più profonda e radicata individualità di nazione.

Più volte perseguitati, a cominciare dai Russi, per passare ai Bulgari, agli Ungheresi ed a dolori più recenti, essi si rendono nemici ed amici : colpiti dalle Leggi Razziali, ma senza deportazione per mano italiana, sono stati i primi a sollevare il capo, dopo la chiusura dell’ultima guerra, anche in grazia della Legge Romanelli. Un mistero, creato dall’irrazionalità senza la piaga dell’Illuminismo, sostiene il Professore, creato forse anche per la confusione avuta a seguito della mescola con i Greci e l’Ellenismo. Hanno come scopo quello di giudaizzare il mondo.

Sarà un bene, sarà un male, una cosa è certa: non si può non ammirarli.

Marilù Giannone

Aristocrazia dei Valori e Scelte Identitarie

IL TEMPO della RESPONSABILITÁ

UNA SCELTA del PROF. AUGUSTO SINAGRA 

illustrata in una sintesi a cura di  GIOVANNI PIPI

È stata divulgata su Facebook una significativa notizia relativa alla candidatura al Senato della Repubblica del Prof. Avv. Augusto Sinagra nella lista di Casa Pound per il Collegio Tuscolano di Roma nelle prossime elezioni politiche del 04 marzo 2018.  Apprezzato e stimato professionista nell’ambito forense ed in quello universitario, il Prof. Avv. Augusto Sinagra può elencare nel proprio curriculum vitae numerosissime pubblicazioni e significativi riconoscimenti ed incarichi sia in ambito nazionale che internazionale.

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Dettati Costituzionali ed Analisi Geopolitiche

L’ultimo sfregio alla Costituzione,

… a spese del Popolo

____________di TORQUATO  CARDILLI

Nel lontano 1854 l’Inghilterra  e la Francia dichiararono guerra alla Russia in difesa dell’impero ottomano. Il conte di Cavour, primo ministro e ministro degli esteri del Piemonte, giocò un’abilissima partita diplomatica con finalità strategica. Avendo ottenuto le dovute garanzie delle due suddette potenze imperiali e il contributo diretto della Gran Bretagna che oltre al prestito di 1 milione di sterline, si era impegnata a trasportare gratuitamente con le sue navi il corpo di spedizione piemontese fino alla Crimea, convinse Vittorio Emanuele II che la partecipazione all’impresa militare sarebbe stata un’importante carta da far valere a guerra finita per regolare i conti con l’Austria. Fu così che all’inizio del 1855 il Piemonte si affacciò sull’arena internazionale gettando le fondamenta per la futura unità d’Italia.

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Gene Gnocchi e la sua maiala

 Commento ad una povera frase di un “povero saltimbanco”

Si capisce, siamo in un periodo nel quale l’indigenza avanza, ed attori, presentatori, uomini e donne minimi di spettacolo devono come gli altri fare le capriole per ottenere un bocconcino di lavoro. Ma questo non giustifica la perdita di dignità del ridursi a tappetino per tentare di farsi ancora notare, come è avvenuto, recentemente, per un “coso” che ha chiamato Claretta Petacci la troia che gira libera nella Capitale, per i degradi degli ineffabili Cinquestelle. (Inutile dire che sono stati i precedenti. E’ così? Bene. Ma spetta a voi porre rimedio)

A parte il fatto che “comico” in questa contingenza ha ascendenza linguistica come buffone da “comi”, vale a dire di orgia, nemmeno “cena elegante”, si è reso conto, il misero omarino, che (per evitare conseguenze) ha insultato una donna assassinata, che non si era mai interessata di politica ed era, semmai, solo una donna innamorata? Forse il poveretto non sa cosa vuol dire nemmeno innamorarsi e la frase sparata acidamente gli ricade addosso come una pioggia di commiserazione, è l’emblema degli stracci morali nei quali è caduto, come direbbe lo stesso, “il Paese”. Oppure il cosino aveva in mente non l’ascendenza linguistica, ma i suoi ascendenti e collegati, che gli hanno dato l’emblematico cognome, per lo meno a Roma. Decisamente, potrebbe aver voluto adeguarsi alla moda preelettorale, ed allora lo si può chiamare Gender Gnocca. Forse, se si guarda allo specchio, avrebbe senz’altro questa idea.

Insultare un defunto, maschio o femmina (e qui mi meraviglio del silenzio più volte rotto in proposito dalla ex Presidente della Camera) è assolutamente schifoso. Ma non chiederà scusa, perchè è solo un poveraccio che a malapena fa sorridere, che non è altro che “ronzio di un’ape dentro un bugno vuoto”.

Marilù Giannone

Chiude il Mercato Centrale: tutta colpa dei Carciofi!

A Roma, dopo il tormentone Spelacchio (la Raggi tutta contenta ha appena dichiarato che grazie a “lui” c’è stato un incremento del turismo del 10%), i cinghiali ed i maiali che girano per le strade saccheggiando i cassonetti, che da giorni non vengono svuotati, e gli immancabili gabbiani, succede anche questo. La ASL fa chiudere il Mercato Centrale, isola felice nella Stazione Termini, dove tutto è sporco e rotto e l’illegalità è diffusa, per colpa dei carciofi.

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Ricerca sui revival dell’estrema destra nell’inserto del “Corriere”

La rabbia che sale

Nell’inserto del Corriere della Sera del numero 1 di gennaio 2018 il dottor Andrea Rossi, intitolando l’articolo “La Rabbia”, compone un affresco ottimo su alcuni aspetti della politica alla soglia delle prossime elezioni. Dopodiché egli evidenzia con chiarezza gli aspetti esteriori come anche gli slogan che caratterizzano certi focolai di recrudescenza di pensieri e convinzioni che – sembra, se non si tiene conto che ormai sono passati circa ottanta anni dal Fascismo – siano del tutto ripetitivi del famigerato “ventennio”, e mettano paura all’opinione pubblica e soprattutto a diversi onorevoli o deputati.

Si ha insomma un timore tanto profondo quanto immotivato, data la differenza e la vetustà del Fascismo, che il “ventennio” possa tornare.

Spiacente per Vico, che indulgeva sulla certezza, anche se non matematica, dei corsi e ricorsi storici, si sa che qualsiasi idea si possa riproporre non è e non può essere mai eguale a se stessa: c’è quel “quid” pari alla dimensione aurea, incommensurabile e sconosciuta, che inevitabilmente rende molto differente l’idea dal suo primo stadio di affermazione. Inoltre, e qui è il punto, si parla un poco tutti di Fascismo, ma nessuno più sa con sicurezza che cosa sia. Il nostro giornalista inoltre sembra non conoscere che la Patria è la Nazione sono, da secoli, e semplicemente, la casa dei cittadini della Penisola, e che i due termini sono stati usati da molto tempo e da quando il Risorgimento l’ha resa una e con la stessa bandiera. Non sembra che Amatore Sciesa o i Fratelli Bandiera, per finire a Garibaldi, fossero fascisti.

Andrea Rossi espone con ricchezza atti di violenza trascorsi con quelli che si teme possano manifestarsi ancora e soprattutto sostiene che essi sono frutto della “rabbia” data dalla sfiducia nelle istituzioni. Giustissimo: ma illustra i motivi di questa sfiducia? rileva che è da più di trent’anni che l’Italia è appesa ad un filo, che rischia un commissariamento, un fallimento? E delinea i perché e gli errori di queste passate istituzioni che hanno giocoforza portato i cittadini a ritenere validi sistemi di governo diversi dai loro anni bui ? Direi di no. Forse egli lascia questo compito, spontaneo, immediato, incontestabile, all’evidenza dei fatti vista dal lettore e dal cittadino.

Marilù Giannone

Campagna elettorale: chi offre di più al mercato della politica italiana

La campagna elettorale è iniziata e sul palco della politica italiana, sono in molti a farsi sentire proponendo programmi elettorali a dir poco fantascientifici. Sembrano giullari di corte che in vista del prossimo 4 marzo sono disposti a dire qualsiasi cosa per conquistarsi una poltrona. Il noto film di Antonio Albanese, Qualunquemente rende l’idea di quello che sta accadendo in queste ore nel nostro Bel Paese. Non mancano i botta e risposta a distanza tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi che discutono sul lavoro dopo i dati sull’occupazione diffusi dall’Istat.

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Serracchiani: “Signor/a Sindaco. Come fare quando…”

Sembra un vero e proprio codice di stile e buone maniere quello voluto dalla Serracchiani e fatto mandare a tutti i sindaci ed amministratori del Friuli Venezia Giulia. La firma è di uno tra i più noti conoscitori del galateo italiani, Giovanni Battista Borgiani, esperto in Cerimoniale e Protocollo Nazionale e Internazionale presso la Scuola Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI).

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Caffè Greco sotto sfratto

Un po’ difficile da pensare che ad uno dei caffè più antichi di Roma sia toccata la stessa sorte che ultimamente sta colpendo le varie eccellenze (da intendersi botteghe storiche) capitoline. L’antico Caffè Greco di Via dei Condotti è finito sotto sfratto. Frequentato da Goethe, Hans Christian Andersen, Orson Wells, Moravia, D’Annunzio, Schopenauer, Elsa Morante, Pier Paolo Pasolini, Ennio Flaiano e Guttuso che l’ha ritratto nella sua celebre “sala rossa”, il Caffè Greco rischia di spegnere per sempre i suoi meravigliosi lampadari settecenteschi nel giro di tre mesi.

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