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Tra casa e smartphone. Le marche promosse dagli italiani con il Best Brands 2021 raccontano il tempo incerto della pandemia segnato dalla centralità dei consumi casalinghi e dal ruolo preponderante della connettività. Così la sesta edizione dell’oscar delle marche italiano, si è tutta incentrata su una rafforzata relazione tra azienda e consumatore: al termine di un anno d’osservazione particolarmente complesso GfK e Serviceplan hanno decretato le migliori realtà in un evento in live streaming dagli Studi Rai di via Mecenate a Milano condotto da Filippa Lagerbäck e seguito da centinaia di manager e imprenditori in rappresentanza di 450 aziende italiane.
Ferrero, Dash, Dyson, Amazon e Bmw sono le cinque Marche che si sono aggiudicate il titolo di Best Brands 2021 nelle rispettive categorie Best corporate brand, Best product brand, Best growth brand, Best digital life brand e, novità di quest’anno, Best sustainability brand. Ad annunciare le prime della classe 2021 Enzo Frasio di GfK e Giovanni Ghelardi di Serviceplan, che hanno portato Best brands in Italia sei anni fa, affiancati dal Presidente di Upa Lorenzo Sassoli de Bianchi, che patrocina l’iniziativa, e dai partner storici, Rai Pubblicità, 24Ore System, IgpDecaux e Adc Group.
Quelle marche del cuore
Le cinque classifiche di Best Brands 2021 integrano le analisi dei dati economici con interviste quali-quantitative a 6.500 consumatori. Così l’algoritmo coniuga dati e sentiment per arrivare ad una rosa di 300 marche. «La metodologia esclusiva di Best Brands restituisce una fotografia sempre attuale della società, dei suoi sogni e dei suoi bisogni, che mai come quest’anno hanno subito una riconfigurazione radicale. Grazie all’analisi combinata della dimensione razionale e di quella emozionale scopriremo quali sono state le marche più scelte e amate dagli italiani, quelle che sono riuscite a guadagnarsi la loro fiducia in un anno particolare come il 2020», sottolinea Enzo Frasio, Presidente di GfK Italia.
Le 10 marche corporate
Testa e cuore nel mare in tempesta. Ma per i consumatori disorientati dall’emergenza pandemica le aziende d’eccellenza restano un riferimento. Mai come negli ultimi mesi le marche sono state chiamate a prendere posizione nei confronti di temi che hanno a che fare con la società, con l’economia, con l’emergenza sanitaria e spesso anche con la politica. Una scelta che richiede sensibilità, capacità innovativa e visione e che sottendono la sostenibilità. Nella classifica corporate svettano le aziende che sono rimaste riferimento per i consumatori e che sono riuscite a comunicare la loro vicinanza. A guidare anche per il 2021 si conferma Ferrero: il colosso di Alba precede Ferrari al secondo posto. A seguire Barilla, e poi ancora Bmw, Nestlé, Pirelli, L’Oreal, Lidl, McDonald’s ed Eni.
Le 10 marche prodotto
Nella parte prodotti gli italiani riconoscono l’importanza di quelle firme che li hanno aiutati a vivere meglio, affrontando nuovi stili di vita e nuove forme di convivenza in famiglia. La terna che si colloca nella parte alta della classifica vede Dash, Coca-Cola e Mulino Bianco. A seguire Rio Mare, Nutella, Findus, Samsung, Lego, Kinder e Mutti. «Nell’anno dello “stay at home” – spiegano da GfK – gli italiani riconoscono l’importanza di quei prodotti che li hanno aiutati a vivere e sopravvivere, ad affrontare stili di vita che sono improvvisamente cambiati e nuove forme di convivenza in famiglia».
Le 10 marche che crescono di più
Lo “stay at home” caratterizza anche la categoria growth – quella dedicata alla crescita – nella quale emerge la tecnologia alleata fondamentale del consumatore connesso. In classifica al primo posto Dyson, seguita da Fairy e Lonovo. Pril, Swiffer, Aperol, Lenor, Volkswagen, Lysoform e Bonomelli chiudono il club delle marche più dinamiche.