Un NATALE con lui, con lei, con voi, con loro e soprattutto…Con-te
E così arriva pure il Natale
su “quest’atomo opaco del male”
un Natale fuori dagli schemi
fatto oggetto di anatemi;
una volta si correva per i regali,
ora per evitare i militari.
La GIUSTIZIA (*) vacercando, ch’è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta”
_________________a cura di MATTEO PLATANIA
Venerdì 11 dicembre si è svolta a Roma, in via delle Paste 111, una tavola rotonda dal titolo “La giustizia romana al tempo del covid: attualità e prospettive”.Il tema della Giustizia è un tema assai delicato e soprattutto da non sottovalutare. A causa della pandemia, ci troviamo in una situazione di stallo nella maggioranza dei settori.
Il nostro sistema giudiziario è lento: i tempi necessari per risolvere contenziosi civili e commerciali spesso sono biblici. In un articolo de “La Stampa” si evince che “nel 2016 occorrevano 514 giorni per arrivare ad una sentenza di primo grado, nel 2017 ce ne sono voluti, in media, 548. Un mese in più.
E’ il dato più alto di tutta Europa. Nessuno deve attendere un anno e mezzo per un pronunciamento di primo grado”. Domanda che viene da porsi è: perché il cammino della giustizia è così lento? Perché, con il covid, non si possono fare processi anche telematiciper non rischiare di contagiarsi?
I CONSIGLIERI DI ITALIA VIVA RICHIEDONO NEL XII MUNICIPIO
IL RISPETTO DELLE NORME IGIENICO-SANITARIE E DIDATTICHE-EDUCATIVE
nella Scuola Comunale nel Parco della Tenuta dei Massimi
Da parte della Responsabile “Media e Comunicazione” della Segreteria Romana di Italia Viva,
Dr.ssa Serena Trivelloni, è pervenuto alla Redazione di Consul Press un Comunicato Stampa,
così da noi sintetizzato e pubblicato, con alcune successive “Note a Margine”
Una dichiarazione dell’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran presso lo Stato Italiano – Roma, con premessa d’augurio per una sereno Natale e un felice anno nuovo a tutti i colleghi giornalisti italiani, qui riportiamo tanto per dovere di informazione e per garantire la parità di trattamento, quanto per un principio antico quanto moderno di pluralismo della comunicazione. Un criterio di equa visibilità è meritoriamente sintetizzato nel latino “Par Condicio” o, in inglese equal time. Dichiarazione diramata a tutte le direzioni, e redazioni, dei mass media, qui di seguito, integralmente pubblichiamo. Tanto, si ribadisce, per coscienza elettiva al dialogo tra Popoli, Culture e Persone; senza frapposte faziose opzioni per partito preso, o muri frapposti senza riflessione, solo per alimentare le poco o per niente sensate campagne mediatiche strumentali, non solo non utili – come dire – ma su posizioni sideralmente opposte ai fini dell’augurio auspicato nella premessa dei saluti che recita precisamente: “Cari giornalisti, voglio in anticipo augurarvi un sereno Natale e un felice anno nuovo”. Parole condivisibili di un dialogo come ponte per i passi che il nuovo anno affretta e appresta dinanzi al nostro percorso, per il dialogo e costruttiva speranza. Saluti e auguri che sono certamente ricambiati!
In copertina: esclusiva foto d’Archivio – da fermo immagini – da intervista
televisiva del novembre 2006 avvenuta in Iran, alla guida spirituale Khamenei
Raffaele Panico
“Cari giornalisti, voglio in anticipo augurarvi un sereno Natale e un felice anno nuovo. Come sai, la scorsa settimana un terrorista – che si è presentato come giornalista – di nome Ruhollah Zam è stato giustiziato. Aveva commesso numerosi crimini contro il popolo iraniano, uccidendo dozzine di iraniani ed era una spia diretta per i servizi di intelligence di paesi ostili […] A seguito della pubblicazione di notizie false e fake (anche, Ndr) su di lui sui media italiani, l’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran in Italia ha rilasciato un comunicato per chiarire l’esecuzione di questo terrorista […] grati, se prendi l’iniziativa di pubblicarlo sui tuoi media e di inviarci il link”. Prosegue la dichiarazione del collega giornalista dell’Iran con l’augurio, molto gradito, di “Avere sempre successo, essere orgogliosi e felici” cui parimenti da parte italiana, ricambiamo.
La Thailandia modifica il visto STV e apre i suoi confini ai turisti da tutto il mondo
I turisti di tutto il mondo possono ora visitare la Thailandia, indipendentemente dalla situazione Covid-19
dei loro paesi, nell’ambito del programma di soggiorno di lunga durata del visto turistico speciale (STV).
Le recenti modifiche alle condizioni di accessibilità al visto STV aprono di nuovo i confini thailandesi al resto del mondo, anche se i turisti che desiderino visitare il Paese del sorriso dovranno comunque sottoporsi alla quarantena obbligatoria di 14 giorni una volta arrivati in Thailandia. La conferma è arrivata martedì scorso direttamente dalla Vice portavoce del governo Rachada Dhnadirek.