“Effetto Virtuale”, Emanuela Maria Marrone
Tentativo per un Post-Apocalittico sui generis
Tentativo per un Post-Apocalittico sui generis
EUGENIO PARISI, classe 1995, lunedì 17 ottobre ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza
presso l’Università degli Studi ROMA TRE, con una Tesi in Diritto Amministrativo su:
“La Prevenzione della Corruzione” – profili di diritto amministrativo comparato
Dal 1° ottobre al 20 novembre (durata unica, in Europa, per una Fiera del Libro), presso il centro commerciale “Dima Shopping Bufalotta di Roma”, l’Associazione Officine Culturali Romane ha organizzato il “Dima Book Festival”.
Una rassegna dell’editoria che coinvolgerà più di duecento autori di tutta Italia, oltre a numerosi enti che proporranno prodotti e attività in molti settori: dall’enogastronomia, all’integrazione sociale tra popoli diversi, dall’attivismo civico allo sport, passando per l’istruzione e la nuova frontiera della didattica digitale.
160 pagine, comprensive di glossario per raccontare l’importanza della lettura e di come essa possa cambiare la vita.
I Film Festival
ASCOLTANDO DARIO PISANO ….PER PARLARE COME DANTE
______________________________ a cura di Alessandro Publio Benini
Una gran bella sorpresa, sabato scorso, alla Libreria HoraFelix, uno dei rari luoghi di Roma – in via Reggio Emilia, angolo con via Nizza – dove ancora si costruisce un supporto per la sensibilità culturale, la presentazione di “Parla come Dante”, un libro di Dario Pisano (*1).
“Arditi”, un volume di Niccolò Lucarelli,
pubblicato dalla Casa Editrice Delta
_______________a cura di ALESSANDRO BENINI
“Gli Arditi” evocano e suscitano, ancora oggi, entusiasmi e simpatie nell’immaginario popolare.
Alle loro vicende il nostro amico Niccolò Lucarelli, storico militare, ha dedicato il suo ultimo volume, ripercorrendo sia gli anni della Grande Guerra sia gli anni della Seconda Guerra Mondiale, toccando anche le vicende spagnole del 1936-39.
Questo “corpo speciale”, infatti, non ha operato soltanto sulle trincee carsiche e trentine: nato nel 1916 da un’intuizione del Maggiore Bassi, portò sensibili miglioramenti alla condotta della guerra italiana, tanto che la battaglia della Bainsizza fu vinta anche grazie al loro apporto. E si trattò della vittoria più importante sul fronte dell’Intesa in tutto il 1917. Seguirono poi le battaglie del Solstizio e di Vittorio Veneto.
“Arditi!” traccia la storia delle truppe speciali italiane negli anni della Grande Guerra, documentando anche l’impegno sui fronti francese e albanese.
Giovedì 15 settembre, presso la Sala Convegni CIS, in via Etruria 79, avrà luogo la
Presentazione del Nuovo Numero di “REALTA’ NUOVA“
per le ELEZIONI POLITICHE del XXV SETTEMBRE MMXXII
“Felici e Orgogliosi di Essere Italiani”:
pregi e difetti dell’Italia, senza vanterie né anatemi
L’interessante “Libro Bianco” di PIERLUIGI CASCIOLI
La recensione del testo a cura di FABRIZIO FEDERICI
A Pierluigi Cascioli, giornalista pubblicista collaboratore di varie testate, dirigente emerito della Pubblica Istruzione, già autore di vari saggi su temi storici e sociali, dobbiamo il libro “Felici e orgogliosi di essere italiani” con prefazione di Giuseppe De Rita, Presidente del CENSIS, postfazione di Vincenzo Paglia, assistente ecclesiastico della Comunità di S. Egidio [pp. 231, acquistabile su Amazon, €.9,90; ebook, €. 4,95].
Un libro che sviluppa una ricerca avviata dall’Autore già da anni: centrata su un esame obbiettivo di pregi e difetti degli italiani (fermo restando, ovviamente, che tutti i popoli hanno pari dignità, e ognuno ha la sua specificità).
UN CONSENSO DROGATO e/o PREFABBRICATO DALLA COMUNICAZIONE E DA INFLUENCERS ANALIZZATO IN UN SEMINARIO PROMOSSO DA
“VISION & GLOBAL TRENDS” e “FREE LANCE INTERNATIONAL PRESS”
Giovedì 15 settembre, dalle ore 15 alle 19, presso la Sala Italia dell’UnAR (Unione Associazioni Regionali – Via Aldovrandi 16, Roma) si terrà il seminario “La fabbrica del consenso. Ipotesi sulla deriva della comunicazione”. L’evento è organizzato da Flip – Free Lance International Press in collaborazione con Vision & Global Trends – International Institute for Global Analyses.
Per partecipare all’evento inviare la richiesta all’indirizzo e-mail info@vision-gt.eu entro il 14 settembre.
La sagra dei luoghi comuni sulla Fiamma
Così in questi primi giorni di campagna elettorale abbiamo assistito da parte di “Repubblica” e di politici vari di centrosinistra alla sagra dei luoghi comuni, aventi per oggetto F.d’I. e soprattutto il M.S.I. per il simbolo della Fiamma. Così ecco Ezio Mauro e poi Emanuele Fiano parlare di “Fiamma mussoliniana” con Carlo Calenda, Andrea Orlando che rilanciano la tesi della Fiamma che uscirebbe dalla tomba di Mussolini e Laura Boldrini che la definisce “raffigurazione del regime che risorge dalla tomba del dittatore”.
Un luogo comune, una “leggenda nera” se vogliamo (ci manca solo che rispolverino pure MSI come sigla di Mussolini Sempre Immortale), ma la realtà è ben diversa per una serie di motivi: la fiamma è ripresa dal simbolo degli Arditi e soprattutto nel 1947 quando il Msi presenta il simbolo alle elezioni amministrative di Caserta (e poi di Roma), non esiste una bara e nemmeno una tomba di Mussolini.
Il suo corpo è stato infatti trafugato da Domenico Leccisi nell’aprile 1946 e quando le autorità lo recuperano (era stato affidato a due frati) poi non viene comunicato nemmeno alla famiglia il luogo dove viene conservato. Sarà restituito alla vedova solo nel 1957.
Scrive Baldoni: «Il simbolo del nuovo partito viene ideato nel settembre 1947, prima delle elezioni comunali di Caserta e di Roma, in modo casuale e singolare. Un giorno, scendendo le scale della sede centrale di Corso Vittorio, Giorgio Almirante incontra un mutilato di guerra che gli dice: “Segretario, ce l’hai il simbolo? Scegli la fiamma tricolore che è il simbolo dei combattenti”.
Almirante rimane perplesso. Risale le scale, entra nel suo studio e traccia su un foglio la bozza di una fiamma… Antonio Mazzone ricorda che, per il simbolo, Roberti coinvolse un suo amico, il pittore Emilio Maria Avitabile (poi autore anche del simbolo della Cisnal), chiedendogli di immaginarne uno.
L’artista preparò un bozzetto, raffigurante una fiamma e una persona, che venne inviato al direttorio chiamato a scegliere il simbolo. «Il direttorio scelse la fiamma. Allora Tonelli inviò una lettera a Roberti per comunicargli che avevano scelto la fiamma come simbolo del partito. Roberti diede la lettera al pittore. Quando poi uscì fuori la versione di Almirante, scrissi al segretario del partito e mia moglie, figlia di Avitabile, diede la lettera di Roberti ad Almirante che avrebbe dovuto correggere la sua iniziale versione…».
Ieri su Repubblica un docente universitario di studi italiani all’università di Grenoble ha aggiunto anche la fiaccola di Azione Giovani, ereditata dal Fronte della Gioventù che a sua volta la ereditò dalla Giovane Italia, l’organizzazione studentesca promossa dal Msi ma indipendente dal partito (sulla Giovane Italia lo stesso Adalberto Baldoni ha scritto recentemente un libro assieme ad Alessandro Amorese).
Chissà cos’altro si inventeranno nei prossimi giorni dopo l’attacco della Aspesi e poi di Mirella Serri (oggi si è aggiunta Michela Murgia), cui ha risposto giustamente Annalisa Terranova.
Tanti sono i luoghi comuni sul Msi. Viene giudicato come un partito neofascista, quando sin dalla sua nascita è stato un partito post-fascista voluto da Pino Romualdi proprio per reinserire nel gioco politico i reduci della Rsi, gli epurati e coloro che avevano creduto nel fascismo (il Msi nei confronti del fascismo ha fissato il suo atteggiamento dal primo congresso del 1948 nello slogan “non rinnegare, non restaurare”), e la politica dell’inserimento è stato l’obiettivo perseguito e quasi raggiunto da Arturo Michelini nel 1960 con il sostegno al Governo Tambroni e sfumato per l’errore del congresso a Genova.
Chissà se a “Repubblica” lo sanno. Bisogna studiare la storia della Destra e anche quella del Pci che nei confronti del Msi ha sempre avuto un comportamento altalenante per un antifascismo a intermittenza: ora strizzava l’occhio (fino a governarci insieme in Sicilia con la Giunta Milazzo), ora lo riteneva neofascista e ne chiedeva lo scioglimento…
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(*) NOTE A MARGINE – Il presente articolo è stato ripreso integralmente dal “Secolo d’Italia”, con l’integrazione da parte della nostra Redazione delle foto ivi inserite e delle presenti note sull’ autore medesimo e sulle Edizioni Fergen .
Federico Gennaccari –“Romano Doc”- è un giornalista parlamentare, saggista, scrittore ed autore di numerosi testi pubblicati con importanti Gruppi Editoriali. Collabora con vari quotidiani, riviste e pubblicazioni periodiche; è uno studioso dei fenomeni sociali di massa nonché un attento osservatore di ciò accade quotidianamente nel mondo che ci circonda. Si occupa di politica e di storia, di costume e di inchieste, con interessi anche nei settori della musica, dello spettacolo e dello sport.
Federico Gennaccheri è altresì responsabile della Casa Editrice Fergen srl, fondata nel 2006 per realizzare collane di libri a costi accessibili, promuovendo così la cultura sia verso lettori prevalentemente giovani, sia verso lettori anagraficamente maggiormente “datati”. Ciò puntando su due specifiche collane e, precisamente:
1) Memoria d’Italia – costituita da libri tra la storia e la cronaca per favorire una memoria condivisa per tutti gli Italiani.
2) Spettacolo-Cultura-Storia – costituita da libri per raccontare la storia d’Italia attraverso lo spettacolo, dalla musica al cinema, dalla televisione alle canzoni.
Nella foto, la presentazione del libro di Silano Olmi – “Non solo la Ciociara”, presso il Museo Crocetti in Roma, nell’ottobre dello scorso anno.
Per ulteriori informazioni sulle Edizioni Fergen è possibile visionare il sito internet
www.fergen.it
# LA BRAVURA DIALETTICA E LA PREPARAZIONE DI GUIDO CROSETTO, UNO DEI FONDATORI DI FRATELLI D’ITALIA
# ELEZIONI POLITICHE – LE MANINE DELLA MAGISTRATURA DI SINISTRA
DUE RIFLESSIONI postate venerdì 5 agosto su Fb
____________ A FIRMA di ADALBERTO BALDONI
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Nato a Civitavecchia il 6 aprile del 1924 è considerato il più grande giornalista del XX secolo
Il primo approccio con il mondo del giornalismo Eugenio Scalfari avvenne durante il periodo universitario. Scrive per Roma Fascista, organo ufficiale del GUF (Gruppo Universitario Fascista) e collabora anche con altre testate.
IL TG3, GIA’ EX FEUDO DEL P.C.I. AI TEMPI DI “TELE-KABUL” (*1),
E’ ANCORA L’AVANPOSTO DELLE ULTIME RETROGUARDIE
DELL’ INTELLIGHENZIA DI SINISTRA
UN’ ANNOTAZIONE DI ADALBERTO BALDONI,
POSTATA SU “FB” DI SABATO 9 LUGLIO
TG3. È diventato una cassa di risonanza dei postcomunisti. L’altro giorno ha mandato in onda una lunga intervista a ERRI DE LUCA, già capo servizio di Lotta Continua, che ha militato nel gruppo dell’ ultrasinistra sino al 1976. Non solo. A suo tempo ha giustificato politicamente le Brigate Rosse. Ricordiamo ai dirigenti RAI che Lotta Continua si è resa responsabile dell’ omicidio del Commissario Luigi Calabresi…
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Oggi sul quotidiano La Repubblica, che ormai sembra ricalcare le orme della vecchia Unità, organo del PCI, è apparso uno spumeggiante articolo di Concita De Gregorio.
Un pezzo che denota la bravura di questa illustre giornalista che vanta una carriera lusinghiera. L’ha scritto in punta di penna, come raccomandava il Direttore Cesare Mantovani a Mauro Mazza quando quest’ultimo doveva redigere un editoriale del “Secolo d ‘Italia”.
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NOTE A MARGINE
(*1) – Io ho iniziato a collaborare al “Secolo” nel 1965 su input di Massimo Uffreduzzi, al tempo Direttore della Teleghraph Press Agency, passando poi alla “Terza Pagina”, il cui responsabile era Ugo Franzolin, Grande Giornalista e vero “GentilUomo”.
Successivamente, quando in prosecuzione ad “Urbe ’70” – una “Testata Romana”, da me avviata unitamente ad Alessandro Benini ed Alessandro Ricci, diretta poi da Adalberto Baldoni, (con sede a Via Barletta 29 in un vecchio palazzo, molto ben frequentato) – decisi nel 1996 di fondare la “Consul Press”, proprio Massimo Uffreduzzi fu il nostro Primo Direttore Responsabile.
(*2) – Per quanto riguarda Gianfranco Fini, a mio giudizio, la sua maggior colpa non è stata quella di aver distrutto la “Destra“, in quanto succube delle adulazioni della Sinistra, ma quella di aver distrutto una “Comunità Umana“ (quella del M.S.I.) facendola confluire nel “Popolo (?) della Libertà”, per un suo narcisistico sogno di “Scalata al Potere” e definendo il Fascismo come il “Male Assoluto”.
…E per Pietà di Patria evitiamo di parlare nuovamente della “Vicenda Montecarlo” ! …..E, invece, no ! forse è opportuno ritornare su determinati argomenti .……. > Clicca qui !
Ma, Grazie a Dio (ed anche agli Dei !), Giorgia Meloni sembra essere decisamente migliore di tale innominabile personaggio e nei prossimi giorni cercherò di rintracciare e pubblicare una “antica” missiva da me indirizzatale, quando era “Ministro della Gioventù”, nonché la sua successiva molto gradita risposta
_____________ Giuliano Marchetti
ROMA – Giovedi 23 giugno dalle ore 10:00 si terrà, presso la sede della Fondazione Luigi Einaudi di via della Conciliazione 10 a Roma, la conferenza di presentazione del libro “Business future under EU Green Taxonomy”, pubblicato da European Liberal Forum in collaborazione con la Fondazione Einaudi.
A TUTELA DEI GIORNALISTI PUBBLICISTI
Da parte dell’Associazione “PIUE – Pubblicisti Italiani Uniti per l’Europa” è pervenuta alla Redazione della Consul Press un documento trasmesso come “Lettera Aperta” ai tre Dicasteri competenti in materia e precisamente a quello del Lavoro e Politiche Sociali / dell’ Economia e Finanze / della Giustizia.
La “Lettera Aperta” risulta altresì indirizzata anche alla Corte dei Conti, ai Presidenti di Inps e Inpgi, al Presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza sugli Enti Previdenziali Privatizzati e al Sottosegretario all’Editoria.
Abraham Yehoshua, scrittore, drammaturgo e accademico israeliano morto all’età di 85 anni il 14 Giugno 2022.
Definito simbolo della complessità ebraica per le sue narrazioni, più volte candidato al Nobel per il suo costante impegno per la pace.
Di seguito il commento del nostro Magnus Torque la suo libro “Viaggio alla fine del millennio” pubblicato nel 1967.