Il 17 maggio alle 18.30 l’Associazione Culturale Strapaese presenterà il volume “GLORIA AL BRAVO PUEBLO” (Fuoco Edizioni) di Fabrizio di Ernesto, giornalista e saggista specializzato in geopolitica. Introdurrà la serata Gianguido Saletnich in rappresentanza dell’Associazione.
La presentazione si svolgerà alle ore 18.30 presso la libreria Hora Felix in via Reggio Emilia 89 (Porta Pia) a Roma.
Sabato 18 maggio 2019 – ore 17.00, nella Sala della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, verrà presentato il libro di Adriano Monti, Servizi discreti. Un italiano nei servizi segreti della guerra fredda, Milano, Luni editrice, 2019.
Con l’autore interviene: Giuseppe Parlato, ordinario di Storia contemporanea nell’Università degli Studi Internazionali di Roma (UNINT) di Roma, presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.
L’incontro si terrà nei locali della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, Piazza delle Muse, 25, Roma.
Sinossi
A soli quindici anni, nel 1945, Adriano Monti si arruola volontario nelle SS internazionali spacciandosi per maggiorenne; a soli 22 anni entra come “agente Siegfried” nella Rete Gehlen e vi rimane fino al 1998. Gli scenari di azione furono principalmente il Medio Oriente, l’Italia e la Francia, senza contare brevi incursioni in Africa. Dal golpe Borghese alla Guerra dei sei giorni arabo-israeliana, dai conflitti nell’Africa nera al fronte dei Balcani, partecipò sempre con ruoli da protagonista nei panni di agente della rete internazionale Gehlen. Fu Adriano Monti a informare il Mossad dell’ora precisa in cui si sarebbe verificato il primo attacco arabo, quello che fece iniziare la Guerra dei sei giorni, nel 1966. Fu lui a tenere i contatti con l’amministrazione Ford in occasione del golpe di Borghese nel 1970. Fu la sua azione “discreta” a fare fallire il proposito egiziano di dotarsi di una bomba nucleare nei primi anni Settanta. Un libro essenziale per comprendere le complesse alleanze nel periodo cruciale della guerra fredda in funzione anticomunista: dal Vaticano al governo di Tel Aviv, dalla CIA ai nazionalisti croati, dal neofascismo italiano ai tanti reduci della Wermacht sparsi nel mondo e che Monti incontra spesso e volentieri nelle varie zone di operazione. Un uomo la cui incredibile vita potrebbe benissimo essere la trama di uno spericolato film d’azione, con la differenza che Adriano Monti le cose che racconta in questo volume le ha vissute realmente. La sua storia è tra le più interessanti e controverse tra quelle di coloro che, nel dopoguerra, lavorarono segretamente contro lo Stato costituito in funzione golpista e anticomunista.
Adriano Monti ha ottantanove anni e vive a Rieti. Solo nel 2005 un’inchiesta del quotidiano “La Repubblica” ha svelato la sua vera identità, il suo ruolo di agente sotto copertura, nome in codice Siegfried. La sua vicenda è stata oggetto di una puntata de “La storia siamo noi”, di Giovanni Minoli, dedicata al golpe Borghese. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui II golpe Borghese (Lo Scarabeo 2006), Obiettivo Petra (Bietti Media 2009) e Nome in codice Siegfried (Chiarelettere, 2016).
“Il Salvadanaio. Manuale di sopravvivenza economica“ diRiccardo Pedrizzi, edito da Guida Editori.
Notedi GIAN PAOLO MENEGHINI
Il volto feroce dell’economia globalizzata, gli sciacalli della finanza, le trappole delle banche, i trucchi dei poteri forti, le insidie dell’Europa egoista e arrogante. In un mondo piegato al dio del denaro dove è difficile distinguere i buoni samaritani dai demoni tentatori, esiste però una strada virtuosa per coltivare la crescita personale ed economica del cittadino, delle famiglie e delle imprese: un percorso orientato dalle stelle polari della “solidarietà” della “partecipazione” e della “sussidiarietà”, in cui l’ancoraggio ai grandi valori incarnati dalle massime autorità morali, a cominciare dalla Chiesa cattolica, deve essere il punto di partenza.
Franco Zuccalàha svolto con classe ed entusiasmo una professione con cui poter dare l’acqua della vita all’uso dei luoghi comuni della lingua italiana. I luoghi dell’anima, congiunti al senso etimologico della parola topofilia (dal greco topos, “luogo”, e philia, “amore”), hanno invece caratterizzato la sua seconda giovinezza. Contraddistinta da un’ombra di malinconia in più rispetto allo smalto degli anni verdi, trascorsi sulla carta stampata ad apprendere il mestiere.
Il simpatico riccio viaggiatore dopo Roma e Venezia visita Milano.
Ettore il riccio, per chi già non lo conoscesse, è il protagonista della collana di libri per bambini ideata da Camilla Anselmi, autrice della Scalpendi Editore, e illustrata da Valentina Fontana.
Questo divertente animaletto, originario di Roma, da ormai tre edizioni accompagna i più piccoli nella scoperta delle meraviglie del bel paese.
Alla presentazione della nuova edizione, introdotta dall’attore Paolo Romano, oltre l’autrice Camilla Anselmi, erano presenti anche Sonia Augenti, direttrice operativa del SCCI, la Prof.ssa Maria Rita Parsi, psicologa e psicopedagogista, Germana Paoletti, Assessore alle Politiche Sociali ed Educative del X municipio di Roma, Daniela Marziali, Dirigente della rete scolastica degli istituti del VII e IX municipio e Renato Fanelli, Presidente dell’associazione Peter Pan Onlus.
L’evento ha visto poi la partecipazione di 30 studenti del liceo artistico Confalonieri De Chirico che, dopo la presentazione, hanno tenuto brevi lezioni di storia dell’arte ai bimbi presenti all’evento, accompagnandoli tra gli stand scenografici appositamente allestiti nella Galleria di Euroma 2, ricreanti i monumenti visitati a Milano dall’amatissimo riccio.
Riportiamo, così come ci è pervenuto, il comunicato stampa di Altaforte Edizione,
in merito alla sua contestata partecipazione al Salone del Libro di Torino.
In relazione alle contestazioni improvvisamente levate nelle ultime ore circa la nostra partecipazione al prossimo Salone del Libro di Torino, peraltro pubblicamente nota da settimane, ALTAFORTE EDIZIONI rilascia la seguente dichiarazione, che rappresenterà – per quanto ci riguarda – l’unica partecipazione ad un dibattito che non ci appartiene, e cui non intendiamo prestare oltre la nostra visibilità mediatica.