NASCE LA RIVISTA del POPOLO SOVRANO che si racconta, riflettendo su sé stesso
Indipendenza, libertà e pluralità dell’informazione sono irrinunciabili in un cammino di progresso sociale. Eppure, il controllo che il grande capitale privato esercita su bona parte del sistema mediatico rischia di soffocare questa esigenza. In risposta, un piccolo gruppo di amici un po’ folli ha deciso di lanciare un ambizioso progetto editoriale con l’intento preciso di condividere gestione e responsabilità con il numero più ampio possibile di partecipanti.
Lo scorso 6 aprile nella splendida cornice di Villa Selva Country House (Loc. Grutti), insieme al noto chef Giorgione, nonchè padrone di casa, si è svolto il primo appuntamento con le presentazioni dei libri dei protagonisti del Premio Letterario Città di Castello.
È stata la volta della sezione Narrativa con il testo vincitore “Kelly” di Michaela Lucrezia Squiccimarro, il secondo “L’alfabeto delle mani” di Manuela Basso e “Gabbiani” di Giovanni Anticaglia, autore della scorsa edizione.
L’evento si è svolto durante una conviviale alla presenza di Antonio Vella, di Giorgione ed ovviamente dei tre autori, tutti accompagnati da un folto numero si sostenitori.
“Come il cibo nutre il corpo, i libri nutrono la mente” e tra ottime portate e buon vino sono stati presentati i tre testi ed i rispettivi autori; tre opere molto diverse tra loro, sia per genere che per argomenti trattati. Un romanzo di fantascienza sui generis quello di Giovanni Antincaglia; una raccolta di racconti legati tutti da uno stesso filo conduttore, le mani, di Manuela Basso; e poi Kelly, un racconto che porta la protagonista indietro nel tempo, tra ricordi ed apparizioni, una storia che lascia con il fiato sospeso fino all’ultima riga.
L’idea di Michaela Lucrezia Squicimarro, scaturita, come dice lei stessa, dal suo forte interesse per il soprannaturale, per l’horror e D&D che le permette di generare mondi per le proprie storie, è stata convincente e ha stupito. La scrittura leggera in cui mai ci si perde, il linguaggio semplice ma intenso, e la sorpresa del finale che non ci si aspetta sono stati i presupposti che hanno portato Michaela e la sua Kelly a vincere la XII edizione del Premio Letterario Città di Castello. Alla fine della presentazione emozionata ha ringraziato i presenti con la promessa di continuare a scrivere e, come ha aggiunto Vella, “se questo è il suo esordio, ci aspettiamo grandi cose”.
Sarà presentata l’edizione 2019 del festival Macerata Racconta. La manifestazione è giunta alla nona edizione e oltre ai numerosi incontri letterari con ospiti nazionali, prevede mostre, spettacoli, la Fiera Marche Libri e il Premio Macerata Racconta Giovani.
Saranno presenti
– Giorgio Pietrani, “Direttore artistico del festival”
– Stefania Monteverde, “Vicesindaco del Comune di Macerata”
– Daniele Salvi, “Capo di Gabinetto del Consiglio della Regione Marche” – Francesco Adornato, “ Magnifico Rettore dell’ Università di Macerata”
TAVOLA ROTONDA e DIBATTITO
presso la Fondazione Ugo Spirito / Renzo De Felice
Giovedì 11aprile 2019, alle ore 17.30, nella Sala della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, verrà presentato il libro di Francesca Musacchio “La trattativa Stato Islam”, pubblicato da Armando Curcio Editore. Insieme all’autrice sarà presente Giuseppe Parlato, ordinario di Storia contemporanea nell’Università degli Studi Internazionali di Roma (UNINT) di Roma, presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.
Domenica 7 aprile – a cura dello Studio Ugolini & Scopelliti, presso la Sede UNAR di Roma – è stato presentato un libro per le Edizioni Segno, “La storia del Ten. Col. Antonio Varisco” di Anna Maria Turi, che ha conosciuto ed apprezzato l’azione e la vita dell’indomito Colonnello dei Carabinieri, uno degli uomini migliori che ha dato l’Italia con Missoni, Cambiani, Bettiza. L’Anniversario dell’assassinio di Varisco è stato presenziato dal figlio Giorgio, esule della bella terra di Dalmazia.
Veronica Hinke, esperta in gastronomia, ha rivelato nel libro The Last Night on the Titanic: Unsinkable Drinking, Dining and Style il menù dell’ultimo pasto consumato sul Titanic, affondato nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912.
La ricostruzione è stata possibile grazie ad un passeggero della prima classe, Irwin Flynn, che aveva conservato il menù in una tasca interna del cappotto poco prima dello scontro con l’iceberg.
Antipasti a base di ostriche, “consommé Olga”, brodo di carne a base di vino e verdure, salmone con crema di cetrioli, uova, succo di limone e burro fuso. Questo è solo l’inizio dell’ultima cena consumata dai passeggeri della prima classe. Oltre agli antipasti, la cena prevedeva filetto coperto da foie gras e tartufo, pollo alla Lionese cotto nell’aceto di vino rosso, agnello con salsa alla menta, roast beef e petto d’anatra. Il tutto accompagnato da pregiati vini e birra chiara, rum e champagne insieme a una selezione di dessert, tra cui la classica crema di gelato.
La chiusura del banchetto era affidata al Clover Club, un prestigioso drink a base di gin, sciroppo di lampone e bianco d’uovo, ideato da un barman del Bronx.
Domenica 20 Aprile, per la Pasqua di Resurrezione, nel corrente A.D. MMXXV, si verifica una insolita e rara coincidenza tra i Riti della Religione Cattolica e della Religione Ortodossa, simbolicamente e cristianamente affratellati, come forse auspicherebbe la maggior parte dei loro propri Fedeli.
Così come sarebbe auspicabile raggiungere una Giusta Pace sia in Europa, sia nel Medio Oriente, sia in ogni luogo della Terra.
Ed auspicando a Coloro che leggono questa Testata (…ma anche a tutte le “Persone di Buona Volontà”) di poter trascorrere religiosamente e serenamente questi giorni festivi (…ed anche quelli seguenti) a Noi piace notare altresì sottolineare come il Giorno della Resurrezione, in questo D. A., preceda il 21 Aprile in cui si celebra il Natale di Roma!