“Elogio del cibo”: come mangiare sano secondo Felicia di Paola
ELOGIO del CIBO
e della DIETA MEDITERRANEA
Mangiare sano e con qualità per vivere meglio
di Felicia Di Paola
EDIZIONI CONTROCORRENTE
Pagine 160 – euro 15
Pagine 160 – euro 15
Il Tenente Anonimo, che poi così Anonimo non fu, sappiamo che si trattò di Giuseppe Comelli, doveva essere un personaggio davvero sui generis. Ardito di guerra, scrittore, capeggiò diverse bande in AOI, organizzò la resistenza segreta al crollo dell’impero che gli costò la condanna a morte inglese. Catturato riuscì a fuggire in maniera rocambolesca ed entrò a far parte del SIM. A fine guerra convocato in Italia dagli alleati decise di non rientrare a causa della condanna a morte che ancora pendeva sulla sua testa. Tornò nel 1946 finendo la sua vita tra bolle e scartoffie come impiegato dello stato.
(ed. Avanti! 1978-86) Relazione alla Commissione d’inchiesta sul caso Moro
a cura di Raffaele Panico
Il volumetto è composto di tre parti. L’Introduzione, di 13 pagine firmate da Ugo Intini, dal titolo: “Ora che il terrorismo non è più un buco nero – Un documento, una riflessione” – qui, di seguito, un passo significativo di Intini: «A distanza di soli otto anni, le pagine ingiallite sembrano venire da una storia remota, eppure il dolore per quanti hanno seguito da vicino i 55 giorni del sequestro Moro resta vivo, insieme alle passioni e ai dubbi. Non è certo tempo di polemiche […]. È tempo di documentazione storica e, attraverso essa, di riflessione.
Firenze, 30 novembre 2018 – Quella dell’anarchico Severino Di Giovanni, sbarcato in Sud America negli anni Venti del Novecento, e della compagna América Scarfò, sua compagna di vita e di ideali, è una vicenda intensa e ricca di pathos, un po’ come un tango argentino.
Ce la racconta Tito Barbini nel suo ultimo libro, Severino e América (Mauro Pagliai Editore, pp. 176, euro 15) che sarà presentato domenica 2 dicembre alle 17:00 nei locali della libreria LaFeltrinelli di Arezzo (via Giuseppe Garibaldi, 107). L’autore dialogherà con Giorgio Sacchetti, storico dell’anarchismo e docente universitario.
Barbini è stato per molti anni figura di primo piano nella politica toscana. Già sindaco di Cortona, poi assessore regionale, amico e corrispondente di François Mitterrand, è noto come scrittore di viaggi a partire dal fortunato Le nuvole non chiedono permesso (2006), a cui sono seguiti titoli di successo comeAntartide (2008), Il cacciatore di ombre (2011) e L’ultimo pirata della Patagonia (2015). Trascorso quasi un secolo dalla morte di Di Giovanni, giustiziato a Buenos Aires nel 1931 dopo essere stato accusato di una serie di attentati e rapine, Barbini è partito per l’Argentina per seguire le sue tracce. Il diario di questo viaggio oltreoceano, arricchito da suggestive fotografie d’epoca, diventa così la cronaca di una storia d’amore febbrile e romantica, e allo stesso tempo di una cruda e disperata vicenda di lotta politica. “Credo che questo libro”, spiega lo scrittore, “sia allo stesso tempo una saga famigliare, una indagine storica e un racconto di lontana emigrazione. Ma mi piacerebbe fosse considerato un romanzo di sentimenti, una storia di persone che si cercano e si perdono per tutto il tempo di una vita senza mai trovarsi veramente”.
Alla Libreria Antiquaria Rotondi un incontro con un germanista filosofo, presentato da Marino Freschi, Docente in Germanistica dell’Università di Trieste
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“Sparate subito e mirate al petto”. Fu questa la frase con la quale il colonnello fiorentino Giulio Gamucci, comandante della Legione dei Carabinieri di Tirana, affrontò la morte in Albania nel 1943. Una raffica di mitra fu la risposta. Ben 111 Carabinieri caddero uccisi barbaramente dai partigiani comunisti albanesi comandati dal criminale Xhelal Staravecka.