Il libro di Angelo Jannone, “Un’Arma nel cuore” (Gambini ed., 2022) è l’autobiografia di un autore che non ha avuto paura d’indagare su mondi incredibili. Ma chi è Angelo Jannone? E’ un affermato manager e docente che vive tra Roma e Milano. In passato, ufficiale dei Carabinieri, ha ricoperto importanti incarichi in momenti decisivi della nostra storia, durante una carriera ventennale anche nei ruoli operativi del Ros.
Le sue indagini con Giovanni Falcone e come agente infiltrato raccontano già vari libri di altri, come anzitutto “Totò Rina, la sua storia”, di Pino Buongiorno (Mondadori, 1993) e “Una vita da infiltrato”, di Giorgio SturleseTosi, Rizzoli (2010).
Le origini della leggenda di Robin Hood sono particolarmente oscure. I più antichi riferimenti scritti sono solo brevi frammenti. Il primo si trova nel poema “Pietro l’aratore”, scritto nel 1377 dal chierico londinese William Langland, dove un personaggio dice solamente: “Non so bene il Paternoster così come lo canta il prete, ma i versi di Robyn Hood quelli sì, eccome, li conosco”. Davvero poco, ma almeno ci permette di sapere che nel XIV secolo la figura di Robin Hood era già argomento di ballate. In un manoscritto del 1410, conservato nella cattedrale di Lincoln, nell’Est dell’Inghilterra, compare la frase: “Robin Hood in Sherwood stood” (Robin Hood a Sherwood stava), un modo per dire qualcosa di ovvio. Ancora poco, ma anche questo piccolo dettaglio ci permette di sapere che le sue avventure erano ambientate nella foresta di Sherwood. Esistono poi altri riferimenti, sempre molto brevi, che danno l’idea di come, alla fine del Medioevo, la figura di Robin Hood fosse ormai riconosciuta ovunque come sinonimo di bandito gentiluomo. Si tratta in tutto di cinque poemi, o ballate, e del frammento di una commedia. Tuttavia, il primo racconto completo di cui si abbia oggi traccia fu stampato nel 1510 e intitolato “Le gesta di Robin Hood”.
Un commento sul saggio del 1986 di Oliver Sachs – medico, chimico, scrittore, psicologo e accademico britannico – autore del libro “Risvegli” da cui è stato tratto l’omonimo film. In questo libro vengono esposti una serie di casi/studio di patologie neurodegenenrative.
Oliver Sacks è prima di tutto un medico con un forte senso dell’etica. Dalle storie dei suoi pazienti che ha voluto condividere nel suo scritto, traspare un genuino affetto verso di loro e soprattutto per i rapporti che costruisce con meticolosa pazienza. Attraverso i suoi occhi, quelli di un professionista alle prese con vere e proprie “missioni impossibili”, ci si addentra in un viaggio del tutto inaspettato. Ciò che risalta con brillante evidenza è non solo la complessità della mente, ma in particolare la sua capacità di compensazione nel momento in cui essa debba affrontare un danno che ne pregiudichi l’equilibrio della relazione con il corpo e con le sue percezioni.
Da sempre l’uomo ha coltivato il sogno di creare una vita artificiale, una copia di sé stesso dalla quale farsi servire e sulla quale dominare. Questa replica deve essere più dotata, più forte fisicamente o più intelligente degli uomini, in grado di donare all’uomo che ne è stato ideatore e creatore il potere sugli altri uomini. Questo è un sogno sempre esistito e dagli antichi miti alla più recente letteratura se ne trova traccia abbondante. La moderna tecnologia e l’Intelligenza Artificiale sta rendendo questo antico sogno sempre più reale.
Domenica 20 Aprile, per la Pasqua di Resurrezione, nel corrente A.D. MMXXV, si verifica una insolita e rara coincidenza tra i Riti della Religione Cattolica e della Religione Ortodossa, simbolicamente e cristianamente affratellati, come forse auspicherebbe la maggior parte dei loro propri Fedeli.
Così come sarebbe auspicabile raggiungere una Giusta Pace sia in Europa, sia nel Medio Oriente, sia in ogni luogo della Terra.
Ed auspicando a Coloro che leggono questa Testata (…ma anche a tutte le “Persone di Buona Volontà”) di poter trascorrere religiosamente e serenamente questi giorni festivi (…ed anche quelli seguenti) a Noi piace notare altresì sottolineare come il Giorno della Resurrezione, in questo D. A., preceda il 21 Aprile in cui si celebra il Natale di Roma!