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La biodiversità è un patrimonio da conservare

Gli studi sulla biodiversità soffrono del fatto che noi non sappiamo cosa accade alla maggior parte delle altre forme di vita sulla Terra perché ne ignoriamo persino l’esistenza. Sul nostro pianeta meno del 10 per cento delle specie sono note alla scienza e appena l’1 per cento sono state oggetto di uno studio che sia andato al di là di una semplice descrizione anatomica e di poche osservazioni biologiche.

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Perchè sostenere le attività di ricerca e formazione di ISBEM

Il COMEPER (Comitato Mesagne Per la Ricerca) è un’Organizzazione di Volontariato (OdV) che supporta ISBEM (Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo) nella sua Mission di Impresa Sociale nel Territorio.

Tale istituto opera da ben 23 anni al fine di migliorare le varie e complesse espressioni del PIANETA SALUTE. ISBEM e COMEPER si adoperano per aumentare il numero dei ricercatori e il tasso di ricerca, in primis nel Mezzogiorno

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NEONATI PREMATURI: ALLESTITA AL MIULLI LA PRIMA FAMILY ROOM DELLA PUGLIA

UNA SANITA’ D’ECCELLENZA CHE PRIVILEGIA LA PERSONA 

Per la prima volta in Puglia è stata allestita una family room dedicata ai neonati prematuri e alle loro famiglie, un ambiente dotato di tutto il necessario per l’accudimento del neonato da parte della mamma e del papà, che possono soggiornare giorno e notte insieme al proprio bambino nei giorni immediatamente precedenti la dimissione.

Accade all’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, presso il reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale diretto dal dott. Giuseppe Latorre.

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L’eccellenza e la grandiosità dell’ospitalità italiana al DUCO TRAVEL ITALY, “Taccuino ideale” dei percorsi più belli in Italia

Le grandiosità dell’Italia in scena al Duco Travel Italy, il primo evento con focus su un’unica destinazione per esaltare l’eccellenza dell’ospitalità italiana ai più importanti buyer del mondo. 

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La Nazionale di calcio “Old Italia” ricorda Giovanni Bertini e raccoglie fondi per i malati di SLA

La SLA, Sclerosi Laterale Amiotrofica, è una malattia neurodegenerativa progressiva che attacca le cellule nervose nel cervello e nel midollo spinale e per la quale non è stata ancora trovata una cura. 

Ogni anno, in Italia sono 5/7 i casi di SLA ogni 100.000 abitanti. Negli ultimi anni questa malattia ha colpito diversi giocatori di calcio, configurandosi per cause ancora tutte da scoprire come una “malattia professionale” del settore.

Uno studio specifico sui calciatori italiani delle serie A, B e C dell’ultimo sessantennio, pubblicato sulla rivista scientifica “Amyotrophic Lateral Sclerosis & Fronto Temporal Disease”, realizzato dai ricercatori del celebre istituto “Mario Negri” di Milano, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e l’Associazione Italiana Calciatori, mostra infatti, che chi gioca a calcio si ammala, di SLA, due volte di più rispetto al resto della popolazione, con un’insorgenza della malattia anticipata, in media, di circa 20 anni.

Di questa malattia è stato vittima, a dicembre 2019, anche il romano Giovanni Bertini, storico calciatore della Roma, poi della Fiorentina, dell’Ascoli e del Catania, difensore forte fisicamente e dotato di grande personalità.

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