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A colloquio con Giuliano Giacomelli sul fascino del genere horror e gli stimoli del cinema d’autore

L’AMPIA GAMMA D’INPUT CREATIVI ED EMOTIVI D’UN REGISTA UNDERGROUND A TUTTO TONDO

Una conversazione con Massimiliano Serriello

È davvero un regista underground a tutto tondo Giuliano Giacomelli (nella foto): nell’età verde, quando la passione per la fabbrica dei sogni divampava sotto la cenere dell’avventizia sete di sapere ed emozioni forti, ha scoperto dapprincipio l’amato genere horror – con Il mostro della laguna nera (Creature from the Black Lagoon) di Jack Arnold nelle vesti dell’archetipo per antonomasia dei motivi d’inquietudine legati alla fantascienza frammisti ai canonici scenari da brivido – per poi imparare ad apprezzare a trecento sessanta gradi la Settima Arte. Ivi compresi gli Autori con la “A” maiuscola votati all’aura contemplativa. Comunque il primo amore, come si dice, non si scorda mai. 

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Il Collezionismo alla Libreria Horafelix

XIIa  EDIZIONE DI “STORIA e MILITARIA

RITORNA IL CONSUETO APPUNTAMENTO MENSILE DELLA MOSTRA MERCATO DEL COLLEZIONISMO D’EPOCA PRESSO LA LIBRERIA HORAFELIX A ROMA, PER APPASSIONATI E COLLEZIONISTI, GIUNTA ALLA DODICESIMA EDIZIONE.
MEDAGLIE, MONETE, SOLDATINI, CARTOLINE, MODERNARIATO, STAMPE, LIBRI, RIVISTE D’EPOCA.

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Invito Libro sulla Seconda Guerra Mondiale

Invito allo Studio della Storia Militare

Presentazione del Libro “Potevamo Vincere” dell’autore Gianfranco Giulivi, dedicato alla Storia Militare della Seconda Guerra Mondiale. Un’occasione per approfondire un tema storico e culturale interessante.
“Questo libro di Storia è stato realizzato in occasione dell’80° anniversario della partecipazione dell’Italia al secondo conflitto mondiale, avvenuta in data 10 giugno 1940. Pur nella scarsa preparazione del Regio Esercito e nell’impiego di materiali in parte obsoleti o di tecnologia carente, sia da parte dell’Esercito, sia in parte della Regia Aeronautica, la scelta politica del momento di intervento e la sostanziale impreparazione e povertà di risorse messe in campo contro di noi dall’unico avversario che in quel momento doveva confrontarsi con noi e con la nostra alleata Germania, permette di dire che noi POTEVAMO VINCERE, se la guerra dichiarata a giugno fosse stata effettivamente combattuta per mare, per terra e per cielo, con le risorse (che non erano affatto poche) che complessivamente avevamo, ma che non utilizzammo negli unici due fronti di scontro con l’unico nemico che fronteggiavamo: la Gran Bretagna, con il suo impero coloniale”.  (Tratto dalla copertina del Libro)

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