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Un’ Economia in crescita: quella della “Pornografia”

La Pornografia fattura oltre 100 miliardi di dollari

L’industria pornografica è all’apice del successo, pornoattori e pornoattrici vivono in crisi. La pornografia si sta sviluppando con grandi cambiamenti.

 

Il mercato pornografico ha superato i 100 miliardi di dollari. Non conosce assolutamente crisi. Un mercato in grado di mobilitare un vero e proprio traffico, quasi il 4,5%  degli utenti complessivi su Internet finiscono per dare visibilità a tali contenuti, arricchendo gli incassi, anche nei gettonati siti gratuiti. Sebbene il 30% degli utenti che clicca su banner pubblicitari finisce per alimentare siti di scommesse, il porno ha un’importanza notevole nel traffico di internet, il 3% dei banner li conduce a questi siti. Se internet fosse una rappresentazione del mondo, il porno sarebbe la quarta potenza mondiale.

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IL CROLLO DEL PONTE DI GENOVA ….. molto rumore per nulla

“MUCH ADO ABOUT NOTHING “

Torquato Cardilli

Con questo titolo (“Molto rumore per nulla”) alla fine del XVI secolo William Shakespeare, conoscitore del carattere italico, scrisse una tragicommedia, ambientata a Messina, nella quale gli aspetti tragici si mescolano agli accenni farseschi, agli equivoci, agli inganni, con il personaggio Benedetto da Padova che, dal punto di vista onomatopeico, ci ricorda il padovano Benetton
Da questo nesso del tutto casuale il discorso cade sulla vicenda autostrade, la cui tragedia occorsa due anni fa con il crollo del ponte Morandi che ha inghiottito per sempre 43 vite umane non potrà mai essere dimenticata.

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“Tre Vite per ricominciare”:
una narrazione di Alessandro e Marinella Longo

LE ESPERIENZE DI UNA VITA A TRE  DIMENSIONI    

La copertina del libro”Tre vite per ricominciare” scritto a quattro mani da Alessandro e Marinella Longo, è molto evocativa: il mare calmo con la superficie appena increspata è la metafora della vita, il disco del sole luminoso ne è invece l’essenza; in primo piano si stagliano le tre sagome umane che ben rappresentano i tre segmenti che hanno segnato la vita di Alessandro, ciascuno con le sue peculiarità, i suoi momenti positivi e i momenti no. 

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Emergenza sanitaria, sovraffollamento in terapia intensiva

l tallone d’Achille era negli ospedali. Già a gennaio si presume che l’emergere di un nuovo coronavirus che causa una grave polmonite renderà inevitabile un certo aumento della mortalità, ma la capacità delle unità di terapia intensiva di affrontare i casi più gravi sarà il fattore determinante per prevenire la morte da sparatoria. Wuhan aveva già dimostrato che questi servizi sono il collo di bottiglia con cui il sistema può iniziare a collassare dall’alto verso il basso. Senza letti gratuiti in terapia intensiva, i pazienti che richiedono ventilazione meccanica vengono ammessi senza di essa sul pavimento. I letti di ricovero sono pieni, le emergenze diventano sature e il flusso di infetti alle strutture sanitarie da case di cura e residenze viene interrotto.

Le piccole previsioni iniziali sull’impatto del coronavirus in in Europa non portano a pensare alla fine di gennaio che sia necessario acquistare più respiratori. Né test diagnostici né più dispositivi di protezione (DPI) per proteggere gli operatori sanitari. Anche se il denominatore cresce fino a poche centinaia o migliaia di casi diagnosticati, il numeratore non rappresenterà mai una minaccia per il sistema sanitario. O così credeva.

Questo scenario salta in aria a Codogno, un piccolo paese situato a 60 chilometri a sud-ovest di Milano. Lì, il 21 febbraio, diventa chiaro che il virus scorre silenziosamente sul suolo europeo da alcune settimane. La definizione ristretta di casi utilizzati fino ad allora, che consente solo test per coloro che hanno viaggiato a Wuhan, impedisce prima l’individuazione dell’epidemia incombente. Non si sapeva ancora che si sarebbe trattata di una vera e propria pandemia. La maggior parte delle persone, inizialmente, era incredula. La mascherina veniva indossata solamente da poche persone, le quali venivano viste di bieco. Poi, come un fulmine a ciel sereno, l’Italia e l’Europa entrano in lockdown

Chiudono negozi, ristoranti, la gente deve rimanere. Si può uscire solamente in caso di necessità, ad esempio recarsi in ospedale o andare a fare la spesa. Non si ha una vera e propria conoscenza di cosa sia il coronavirus e, altrettanto meno, si è consapevoli dell’aria che si respira nei meandri della terapia intensiva. Insorgono movimenti di negazionisti, i quali, informandosi da fonti poco attendibili quali i social network, iniziano a fare una brodaglia tra covid e 5G. Attualmente la situazione è tesa e il letti di terapia intensiva sono affollati. E’ necessario aprire nuove strutture, soprattutto in quelle regioni dove la sanità non è decisamente un ponto di forza o creare delle strutture mobili dove accogliere quelle persone gravemente malate.

La svastica sul sole

Philip Kindred Dick

L’autore di Ubik, il disco di fiamma le tre stimmate di Palmer Eldritch
e di altri libri che hanno fatto la storia della fantascienza.

 

Ritiratosi nel 1950 dall’ università di Berkeley, in contrasto con il ROTC, addestramento universitario obbligatorio come ufficiale di leva mentre era in corso la guerra in Corea, una scelta che lo portò ad avere problemi con il Maccartismo, vigente  in quegli anni. Matrimoni fallimentari lo portarono a sposarsi quattro volte. Vorace consumatore di anfetamine somministrate dallo psichiatra che gli diagnosticò una lieve forma di schizofrenia, fini a causa di una forte depressione e abuso di psicofarmaci in una clinica di disintossicazione per tossicodipendenti. Tentò più volte il suicidio, sopravvivendo ogni volta.

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Il soffocato grido della Generazione X  

 

Il genere musicale Grunge, i Nirvana e Kurt Cobain. L’eredità che hanno lasciato dopo 25 anni.

 

Il movimento musicale Grunge non è stato una rivoluzione del Rock, la sua comparsa non ha apportato alcuna innovazione tecnica del suono. Non è avvenuto alcun cambiamento di pensiero, di comportamento o di moda. Non si è nemmeno allontanato – eccetto per sporadici casi – dalla città di Seattle o dallo stato di Washington, è stato considerato genere musicale più localizzato della storia del Rock. Nulla era nuovo, nemmeno il suo nome.  Ma più di qualsiasi altro genere musicale ha descritto alla perfezione quella che nel mondo occidentale è stata la Generazione X.

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