“Viaggio di Dante nell’era moderna”
Il Futuro e l’Ambiente: alcune proposte Tavola Rotonda a Roma
SABATO 16 NOVEMBRE – ORE 11.00
E-MISSIONE
Proposte per un futuro di sostenibilità
ambientale su scala nazionale
Palazzo dell’informazione, Piazza Mastai, 9 (Roma)
A Venezia …. “la Tempesta Perfetta”
Da Venezia, con amore e con dolore, …….. “La Tempesta Perfetta”
Testimonianza del “Veneziano” Mattia Carlin*
A volte il tedio, il cruccio e l’umor nero possono prendere il sopravvento sul nostro spirito. Dopo la scorsa notte trascorsa a Venezia città luogo in cui vivo per scelta: questo non deve più accadere. E’ stata una serata matrigna, dove l’acqua ha invaso Venezia e la Sua dignità. Vi era un senso di inquietudine, paura e impotenza; si percepiva che si stava generando una sorta di “tempesta perfetta”, con raffiche di vento a 100 Km all’ora, con onde in Piazza San Marco come se fossimo in riva al mare.
Tra Etica e Crisi Aziendali ….. Ilva, Alitalia, Whirlpool, AlmaViva, ecc.
Dal “BOOM ECONOMICO“ al “FLOP POLITICO“
del SISTEMA PAESE ITALIA…..
considerazioni ed approfondimenti di Alessandro Ricci
Dopo aver letto l’attenta analisi di Stelio W Venceslai “ LA JENA RIDENS, mentre il Paese piange”, non posso che concordare con quanto scritto nella seguente frase: «Non è neppure questione di colori, verde, bianco, giallo o rosso. Sono tutti uguali. È facile dire: ma questo è qualunquismo! No, è solo la constatazione del fatto che chiunque sia stato al potere in questi ultimi anni non è stato in grado di risolvere neppure un problema. Li ha solo trascinati, peggiorati, al successore».
Gabriele d’Annunzio e l’Impresa di Fiume Conferenza a Roma presso l’UNAR
CIRCOLO DI CULTURA E DI EDUCAZIONE POLITICA REX
“il più antico Circolo Culturale della Capitale”
72° Ciclo di Conferenze 2019- 2020
Taranto: il caso ex Ilva-ArcelorMittal, le due facce della stessa medaglia
Dall’ ITALSIDER all’ ARCELOR-MITTAL,
la sintesi di un drammatica e tragica vicenda
una analisi di Rossella Di Ponzio
Siamo negli anni ’60, precisamente il 21 ottobre 1964, nel pieno boom economico italiano, quando fu inaugurato il primo altoforno dell’allora Italsider, il secondo venne acceso il 29 gennaio 1965.
Per la sua costruzione vennero estirpati decine di migliaia di alberi di ulivo deturpando così l’ambiente circostante. Il più grande impianto siderurgico di Europa finì con l’occupare prima 600 e poi 1500 ettari di superficie, per un’estensione pari al doppio dell’intera città.