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Roman Polanski compie 90 anni. Un film per omaggiarlo: J’accuse. L’ufficiale e la spia

di Anna Lina Grasso

Allievo di Lodz e ammiratore di Carol Reed e Orson Welles, Roman Polanski che quest’anno compie 90 anni, ha sempre dichiarato di detestare il cinema amatoriale (Nouvelle Vague). Per dirla con Deleuze, le sue non sono dunque immaginipercezione, ma immagini-azione finalizzate a costruire un racconto organico al centro del quale porre lo spettatore e a rappresentare il reale come qualcosa di inafferrabile, guardabile ma non visibile. In questo senso Polanski è un erede di Orson Welles, Siodmack e Hitchcock, creatori di punti oscuri e di vuoti di senso nella visione.

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A Roma, il “nostro Patrimonio Culturale”
piegato al business dello spettacolo

Il 7 agosto 2023, con il concerto di Travis Scott al Circo Massimo

L’anteprima mondiale “live” del 7 agosto scorso al Circo Massimo di Roma del nuovo album Utopia del rapper statunitense Travis Scott ha risollevato la questione, da tempo attuale e ampiamente dibattuta, ma mai, sinora, concretamente regolamentata, dell’uso degli spazi culturali per eventi di spettacolo, soprattutto quelli con grande partecipazione di pubblico, considerata la notorietà, spesso addirittura internazionale, degli artisti protagonisti.

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Tra Roberto Vannacci e Renato Curcio
parallelo “al contrario” per la sinistra

Alcune cose sono proprio indigeribili per la loro disparità rispetto ad altre. Parto da un termine di paragone, altri potrei citarne, ma non voglio esagerare, questo basta e avanza, tanta è la sua contraddittorietà con la recente vicenda del generale Roberto Vannacci.
Partiamo, allora, da Renato Curcio, ex terrorista, fondatore delle sanguinarie, assassine Brigate Rosse: una condanna complessiva a 30 anni di carcere, poi ridotti a 28, dei quali, proprio per concessione dello stesso stato, tanto nelle mire, anzi nel mirino di tale individuo, solo 24 anni scontati tra 20 in prigione e 4 in semilibertà.

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