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APOI: V° evento nazionale per festeggiare la fondazione dell’Associazione

Sabato 27 ottobre torna “Impara ad organizzarti…divertendoti!”, l’evento nazionale che APOI ha ideato per avvicinare all’organizzazione divertendosi. Quest’anno l’evento sarà anche l’occasione per festeggiare i cinque anni dalla fondazione di APOI e si terrà a Bologna città da cui l’Associazione ha mosso i primi passi realizzandovi il primo evento nazionale.

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“Nulla di personale con Mattarella Sergio”
una meditazione di Augusto Sinagra

“Non ho niente di personale nei confronti di Mattarella Sergio, figlio di Bernardo e fratello di Antonino”

Riportiamo fedelmente, preceduta da un nostro breve commento, una meditazione del Prof. Augusto Sinagra, pubblicata su face book.  Dopo averla letta, volevamo intitolare questo nostro intervento con un perentorio  “E’ L’ORA: RISORGI ITALIA !” ….. ma poi abbiamo preferito pre – intitolarla sintetizzando la frase di apertura postata dallo stesso Sinagra, vista una affinità con l’introduzione di una celebre “Orazione Shakespeariana”. 

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Il Bello dell’ATAC

Mobilità ed altre creature

Sabato 6 ottobre , a sera, aveva finito di piovere ed il gruppetto di persone in attesa dell’autobus era meno innervosito del solito, visto che a Piazzale Clodio di sabato, quando c’è una partita, c’è sempre una misteriosa moria di macchine: Fuori Servizio, Deposito, oppure spenti del tutto e chiusi, appoggiati come bestioni castigati sull’orlo del marciapiedi sinistro del centro della piazza, il che manda fuori dai gangheri l’utenza, ma nessuno giocava quella sera.

Sono dunque saliti tutti in bell’ordine, ognuno con il suo posto a disposizione, ognuno libero di accomodarsi per leggere ancora quella parte di giornale che non è riuscita a finire di leggere durante il giorno ed i suoi impegni. Poco prima della partenza è salito un ragazzo con una bella chitarra, che si è seduto in silenzio, guardandosi intorno. Un ragazzo come tanti, alto, snello, vestito discretamente, un bel viso vivace, tanti capelli scuri, che ad un dato punto, vista la breve attesa della messa in moto e della partenza, ha cominciato ad accarezzare la chitarra prima, poi a fare qualche arpeggio, irraggiando note di “Giochi Proibiti”. Qualcuno si è girato verso di lui, osservandolo compiaciuto, perchè il saggio di accordi sprigionati dallo strumento era morbido, fluente, attraente. Il giovane si è fatto coraggio ed ha continuato con un pezzo americano, aumentando sonorità e variazioni, poi con un  brano di Mercury, questa volta con l’aggiunta di un filo di voce di buon tenore, che agilmente saltava, tornava indietro, variava, si lanciava in cielo. Gli occhi dei passeggeri non lo perdevano un minuto ed una signora anziana, sorridendo, alla fine del refrain gli ha chiesto di suonare ancora. Nessuno ha protestato, nessuno ironizzava sull’ATAC e le sue sorprese spesso irritanti, anzi, tutti sorridevano con aria compiaciuta, soddisfatti. Un operaio gli ha detto di cantare qualcosa di italiano, così avrebbe cantato con lui, ed il ragazzo lo ha assecondato, raccomandandolo di tenergli le parole, perchè lui non le ricordava tutte, era più incline alla musica oltreoceano. Al primo cantore se ne sono pian piano aggiunti altri, poi tutti, a piena voce, in controcanto, a cappella. In un attimo il numero 33 si è trasformato nella Cappella Sistina, voci maschili, femminili, giovani e no, baritoni e soprano: perfino il conducente cantava, ridendo, filando sulla strada che a quell’ora era semideserta, fra residui di pioggia, nel vento serotino fattosi leggero. Cantavano tutti di cuore, rimandandosi parole d’amore ora in dismissione, esprimendo risvegli di speranze, di ottimismo. La musica questo fa: rende vincenti.

Credo che sia l’unica volta che l’ATAC abbia offerto questa piacevole improvvisa esperienza. Piano piano che scendeva qualche passeggero, non solo era salutato da tutti come un vecchio amico, ma ci si riprometteva di ritrovarsi presto. Quando, per fortuna poco prima del capolinea, il ragazzo menestrello è sceso dall’autobus, si è creato un vuoto di anonimità ed il conducente ha sospirato forte, contrariato. ” la musica – ha detto piano – è una mano di Dio, rimette tutto a posto”. Chissà a cosa si riferiva. Ma è vero, è così.

Marilù Giannone

Per Feltri ancora molti “ultimi libri” in cantiere …. e la tomba può ancora attendere !

Nel “Futuro” di Feltri, la tomba resta ancora in forzata attesa

… in arrivo ci sono molti nuovi “ultimi libri”

Parole dell’autore, quelle del libro ma anche le previsioni circa il suo futuro, divertite e taglienti.

di  CRISTIAN ARNI *

Al Circolo Canottieri Aniene in Roma, il 3 ottobre,  è stato presentato il libro di Vittorio Feltri: Il borghese”, come già annunciato sulla Consul Press alcuni giorni prima dell’eventoMolte persone presenti tra cui volti noti e personaggi del jet set televisivo.

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