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Radio Spada e la Contro-Rivoluzione per il 25 Aprile

Con RADIO SPADA:

LA BATTAGLIA contro la RIVOLUZIONE
Nuovi Materiali per la RESISTENZA

Una giornata davvero ricca, oramai giunta alla sua IV^ Edizione, e che – alla luce della continua crescita della partecipazione negli scorsi anni – viene trasferire in una nuova sede più ampia: l’Agriturismo San Giuseppe di Gattatico in provincia di Reggio Emilia. Al 25 aprile di Radio Spada si ascolta, si discute, si impara, si legge, si fa amicizia, si mangia, si ride e si piange (a volte) insieme.

I relatori sono sempre nuovi e i temi stimolanti, riuniti intorno a un filo conduttore diverso per ogni edizione; i banchi della buona stampa traboccano di validissimi titoli, dalle novità ai grandi classici, e non mancano immagini sacre, santinistica, oggetti di artigianato cattolico.

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Corea del Nord, un libro per conoscerla meglio

Una voce diversa, e comunque interessante su uno Stato minaccioso

Siamo certi che la propaganda politica non peggiori o distorca la conoscenza di Paesi con altri generi di governo da quello che detiene importanza mondiale? Questo libro cerca di studiare il grosso problema del contegno della Corea del Nord.

Che forte la Corea del Nord!
Reportage di giovane fiorentino abbatte i cliché

Firenze, 14 febbraio 2018 – Qual è il vero volto della Corea del Nord? Quello di un paese ridotto alla fame, schiacciato sotto il peso della dittatura che minaccia gli Stati Uniti e il mondo intero di una guerra nucleare? O quello della nazione in crescita, che guarda alla riunificazione con la Corea del Sud e che oggi affianca i propri atleti a quelli di Seul, sotto un’unica bandiera, in occasione delle olimpiadi invernali? Ciò che emerge visitando il paese è sempre più complesso di ciò che viene raccontato in TV: lo sa bene il giovane giornalista Federico Giuliani, che ha visitato la terra di Kim Jong-un nell’agosto dell’anno scorso. Il suo reportage è diventato un libro-verità, intitolato Corea del Nord. Viaggio nel paese-bunker (Mauro Pagliai Editore), che sarà presentato in anteprima domani, giovedì 15 febbraio alle 18.00, a Firenze nel Caffè letterario del Teatro Niccolini (via Ricasoli, 3).

Quando parliamo dell’altra Corea, forse lo stato più temuto e meno conosciuto al mondo, è molto difficile avere notizie certe e ufficiali, e per capire davvero come si vive a Pyongyang e nei suoi dintorni è necessario verificare di persona. Anche se difficilmente il visitatore è realmente libero di muoversi nei modi, nei tempi e nei luoghi che preferisce: tutto è controllato nei minimi dettagli e il governo offre un percorso prestabilito, con poche possibilità di deroga.

Ma sebbene accompagnato in ogni momento da due guide, l’autore ha avuto modo di vivere un’esperienza autentica: «Nonostante i paletti incontrati sulla nostra strada – spiega nel suo diario – ci è stato permesso di vivere a stretto contatto con il popolo nordcoreano. Abbiamo quindi registrato ogni comportamento, ci siamo immedesimati nel loro modo di pensare e siamo riusciti anche a conquistare la loro fiducia.»

Dalle pagine del libro emerge il ritratto di un paese che da cinquant’anni vive in uno stato di guerra permanente, tanto che la metropolitana che scorre sotto la capitale è stata concepita come un rifugio antiatomico. Il culto del leader è assoluto, la sua immagine considerata sacra come quella dei suoi predecessori, e lo stato controlla moltissimi aspetti della vita del cittadino.

Eppure qualcosa negli ultimi anni è cambiato, e lo specchio di questa evoluzione è proprio Pyongyang, dove ogni anno il traffico aumenta, i palazzoni grigi di stampo sovietico sono un lontano ricordo, interi quartieri lussuosi si alzano alla velocità della luce e sempre più cittadini lasciano alle spalle una vita umile per entrare a far parte nella nuova classe media nordcoreana. Rispetto al passato, il benessere sembra ormai diffuso: spopolano gli smartphone, circolano prodotti di lusso occidentali e i bambini sfoggiano cartelle con Topolino. Ma quanto di questo è realtà, e quanto uno spettacolo creato ad arte gli occhi del turista straniero? «Se fosse allestito ad hoc – spiega Giuliani – il governo sarebbe davvero da premiare con un oscar alla regia.»

Gherardo Del Lungo

Futurism & Co, riprendiamoci la nostra storia

Piccola grande Galleria 

Giovedì 15 febbraio, a via Mario de’ Fiori, si è ripetuto l’esperimento gratificante di uno studio su Giacomo Balla e Dorazio, con una nuova esposizione artistica costruita anch’essa come un faro che punta una grande personalità d’arte figurativa, accostandole, come un contrappunto, una o due a voce simile.

Si tratta della accuratissima passeggiata nell’anima del futurista Eadweard Muybridge, completato da Umberto Boccioni, Fortunato Depero ed altri e condotta, in modo assolutamente innovativo, nella Galleria Futurism&Co. L’innovazione consiste nell’accostamento di temi e scritture pittoriche in accordo fra loro, reso leggibile anche a chi non è esperto, ma comunque spiegato dall’ideatore della mostra, Giancarlo Carpi. La plurimonografia (se mi è concesso indicare così questa nuova via di studio) su Muybridge ha come tema il “Corpo con le ali”.

Il dinamismo come molla vitale, come creazione e ri-creazione continua riprendono la guida della ricerca dell’arte attuale come indagatrice delle possibilità fisiche e spirituali di un “vivente”. La lectio magistralis del Futurismo rimette in evidenza l’unione dell’umano, come stasi e velocità, e del non umano, come oggetti, ambientazioni, particolari, coinvolti in armonia storica, che lascia la contemplazione, ma attiva, a chi l’ammira. È auspicabile che questo stile espositivo prosegua, per dare ancora mete nuove.

Il punto di partenza, che costituisce il nome della piccola Galleria, Futurism&Co, è l’italianissimo Futurismo di Giacomo Balla, Fortunato Depero, di Dottori, Boccioni, e dunque dei massimi esponenti dell’arte del primo Novecento che aprirono campi nuovi alla conoscenza mondiale e che meritatamente tornano in primo piano espungendo caos e falsità di varie arti di “metodo”, dove conta più il materiale che si adopera della pallida idea, se pur esiste, da trasmettere. Non è un “futuro che ritorna” ma è la fiducia rinvigorita per quella lingua che i frastuoni della terribile storia che si vive non hanno mai soffocato.

Il ” fuoco” mira a raccontare le opere fotografiche di Muybridge che indulgono a segnare la velocità come creatrice del corpo umano che: «si basa sulla traiettoria dello spostamento e non analizza le sue fasi cinetiche» (Anton Giulio Bragaglia). Corpi umani, e figure di animali, estensioni, evoluzioni, e la bellissima festa corale di “Piedigrotta” che, secondo Carpi, «è un complesso plastico che supera il concetto classico di pittura e scultura ed è, in pieno spirito, Ricostruzione futurista dell’universo, in grado di darci le voci dell’infinito.» Allora tornare al Logos come musica, parola, arte, è l’evidente, dolcemente ingiuntivo consiglio per la condizione vitale umana.

Marilù Giannone

Le “Caste” & il “Popolo”

Il potere della CASTA INDUSTRIALE e MILITARE

e il sudore del POPOLO

di  TORQUATO  CARDILLI 

Il generale Eisenhower, che aveva sperimentato di persona il rischio del disastro nell’attacco alla fortezza nazista in Normandia, il pericolo di morire nella battaglia delle Ardenne, le sofferenze dei suoi soldati, i lutti di tanti civili estranei al campo di battaglia, poco dopo l’elezione a Presidente degli Stati Uniti pronunciò, nel 1953, uno storico discorso alla nazione, di cui vale la pena riportare un passo significativo: «Ogni arma da fuoco prodotta, ogni nave da guerra varata, ogni missile lanciato significa, in ultima analisi, un furto ai danni di coloro che sono affamati e non sono nutriti, di coloro che hanno freddo e non sono vestiti. Questo mondo in armi non sta solo spendendo denaro. Sta spendendo il sudore dei suoi operai, il genio dei suoi scienziati, le speranze dei suoi giovani. […] Questo non è affatto un modo di vivere, in alcun senso legittimo. Dietro le nubi di guerra c’è l’umanità appesa ad una croce di ferro.»

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A Verona presentazione del libro “EurIslam”

EURISLAM
L’INVASIONE dell’ EUROPA e la CADUTA dei VALORI OCCIDENTALI

Sabato 17 Febbraio 2018, alle ore 17:30, avrà luogo la presentazione del libro sopra citato pubblicato dalle Edizioni Arkadia, con la partecipazione dell’autore DANILO QUINTO (*), che in un intervento frizzante e coinvolgente cercherà di trattare il complesso tema del multiculturalismo, con un approccio storico, sociale, religioso ed identitario.

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