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Un incontro per ritrovare l’umanità

#Neurosciences #Hakathon #3Dprinting #NanoSciences #IoT #BigData #Medicine #NewSkills #AR #Doctors #4P_Medicine

        29 e 30 Settembre alla Leopolda di Firenze il Forum di Antropologia della Mente

Prof. ALESSANDRO BERTIROTTI

“La capacità di comprendere prima di vedere è il cuore del pensiero scientifico.”

cit. Carlo Rovelli da “L’Ordine del Tempo”

 

Carissimi Futuristi, Anticipatori, Visionari e aspiranti tali, questa edizione della Sessione Futuro del Forum Nazionale delle Opportunità nel settore della Salute di Firenze, sarà dedicata a celebrare l’innovazione nel settore dell’Healthcare e della Life Sciences.

Futuro” è un viaggio tra conferenze, workshop, interactive Labs ed eccellenze per definire le nuove rotte di domani.

 

L’evento, a sostengo della sostenibilità, delle tecnologie e della rivoluzione terapeutica, affronterà i principali trend del settore; si parlerà di Neuroscienza, Digital Transformation, SuperHumans, Cybersecurity, Future Trends, Longevity.

 

La cattiva memoria della viltà

Continua a serpeggiare una forma, immorale e fuori tempo, di odio politico rivolto ad un passato lontano più di settant’anni: è uno sconsiderato attacco alla memoria dei morti ammazzati, morti fascisti, così impropriamente definiti. Si polemizza addirittura sulla lapide commemorativa di una bambina, stuprata ed assassinata nel savonese nel lontano 1945; si discute in seno all’ANPI, sull’opportunità di questo ricordo, e, per chi ha letto la notizia, ha potuto constatare come l’innocenza di una ragazzina viene, in questi nostri giorni di political correct ed ipocrita buonismo, massacrata: la vittima è definita una “bambina fascista” . Non credo si possa aggiungere altro se non l’orrore e lo sgomento.

Non basta, l’Amministrazione Comunale milanese non ha ritenuto opportuno deporre, come atto di pietà, una corona di fiori nel campo X° del Cimitero Monumentale di Musocco, luogo dove sono sepolti i caduti della RSI. Ancora una volta si soffia sul fuoco della divisione nazionale, quando i superstiti di quella terribile stagione sono tutti, o quasi, scomparsi. Si vuole approfondire la spaccatura fra buoni e cattivi. La storia, quella scritta dai vincitori, ancora una volta, è fatta di omissioni ed intrisa di voluti errori.

In quel cimitero milanese non ci sono, come raccontato e scritto, i torturatori di “Villa Triste”, gli uomini della banda Koch, una formazione di polizia autonoma, già arrestati dalle stesse autorità di Salò, ma molti di quei giovani che con i reparti paramilitari, non avevano niente a che fare. Ci sono lì i resti mortali dei soldati di quella breve Repubblica, di giovani che di stragi e rappresaglie nulla sapevano, che indossavano la divisa con i gladi da richiamati o da volontari, la cui dignità era pari a quella dei tanti militari italiani deportati in Germania e fedeli al Regio Esercito. Combattenti veri, da una parte e dall’altra e non assassini , non artefici di vendette postume per interesse di parte al servizio di quelle potenze responsabili di pulizie etniche ed altre amenità tenute a lungo nascoste, come la polvere, sotto il tappeto.

Vittime, dunque, come tutti i caduti di quell’idea, comune, di salvare, almeno nella dignità, una Italia dilaniata, percorsa in lungo e largo da armate occupanti, dove l’Appennino era segnato da eccidi per rappresaglia e la Ciociaria oltraggiata da truppe coloniali complice il silenzio impotente di quelle autorità a Nord come al Sud, che avrebbero dovuto, in primo luogo salvaguardare la vita della nostra popolazione.

Riaccendere una inutile rivalità, con tutte le nefandezze di quel periodo, non serve se non come collante di una certa sinistra. Rispetto, occorre rispetto per i morti, così come è necessario occuparsi realmente del massacro sociale e morale che tutti, oggi, ci travolge.

Quinto Fabio Massimo

Da QUINTO FABIO MASSIMO – il Temporeggiatore –

alle odierne esigenze della POLITICA ITALIANA 

Il temporeggiatore è l’appellativo per definire Quinto Fabio Massimo, politico e generale romano. Già console durante la seconda guerra punica fu nominato anche dittatore. La sua strategia del temporeggiamento, tesa a logorare le forze nemiche senza combattere in campo aperto, non raccolse consensi se non dopo la sconfitta di Canne. Il generale e dittatore romano riuscì a infliggere ad Annibale attraverso una tecnica di guerriglia e di logoramento severe perdite.

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NEET… do you remember Mr. Padoa Schioppa ?

I NEET…. Sconfitta del presente, vittoria del FUTURO 

 

Chi sono i neet? Sono i not in education, employment or training, secondo l’acronimo inglese, cioè giovani tra i 15 e i 29 anni che non sono iscritti né a scuola né all’università, che non lavorano né frequentano corsi di formazione o aggiornamento professionale e che si sono visti costretti a scegliere come stile di vita l’attesa, perché si sono convinti che cercare lavoro sia cosa vana.

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La danza della meditazione e lo yoga del movimento

Comunicato Consuntivo

 

LA DANZA DELLA MEDITAZIONE E LO YOGA DEL MOVIMENTO

La via tibetana alla salute e al benessere

CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE

Chiostro

Via San Francesco di Sales, 1a – Roma

Sono Intervenuti:

Gino Vitiello – medico e psicoterapeuta

Christiane Rhein – insegnante di Danza del Vajra

Annamaria Moscatelli – psicologa

Sergio Quaranta – istruttore di Yantra Yoga

 

Il 17 Settembre, nella splendida cornice della Casa Internazionale delle Donne, si è svolto l’evento: “La Danza della Meditazione e lo Yoga del Movimento”, organizzato dall’Associazione Comunità Dzogchen Internazionale Zhenphenling.

Lo Dzogchen, come è stato spiegato nell’intervento introduttivo, è un antico insegnamento spirituale sviluppatosi nella tradizione buddista tibetana, trasmessa dai Maestri Tibetani ininterrottamente sino ai giorni nostri. La Comunità Dzogchen Internazionale è stata fondata nel 1981 dal Maestro Namkhai Norbu ad Arcidosso, in Toscana.

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