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Il dubbio può venire

E’ vero, il caldo di questa estate è veramente fuori da ogni regola e previsione. Non si ricorda un anno simile, e solo attraverso le cronache storiche si può individuare qualche periodo analogo quanto a temperatura.

Oltre il caldo vi è anche una siccità significativa, determinata da mesi di totale assenza di precipitazioni: insomma è un’estate infelice, da dimenticare.

Ma non si prenda la siccità e l’estrema temperatura come scusa per spiegarsi il numero elevatissimo di incendi che riducono i gioielli paesaggistici d’Italia a deserti nerastri, nessuno è ingenuo, non ci si può stare. Non è possibile che una devastante fiamma possa sorgere da cinque parti diverse, e non è possibile che il fuoco abbia la capacità di ritornare, a giorni di distanza, nei luoghi che già ha distrutto. No, e le indagini degli esperti danno ragione a questo pensiero, visto che è stato trovato che volontari pompieri, in vena di aumentare di una mollica il guadagno di una giornata, accendono volontariamente stoppie, e protettori in guerra fra loro per le postazioni delle loro impiegate si servono del fuoco: gli incendi, tutti, sono dolosi.

Ma non si spiega ancora la diffusione di questi incendi dolosi, che solo nei dintorni della Capitale sono a livello duecento in un paio di giorni, con bestie e persone decedute in modo terribile, con interi raccolti andati in fumo, e non se ne spiega l’ostinazione. Che sarà della frutta, dei cereali, delle coltivazioni, dei greggi, degli allevamenti, fiore all’occhiello di tutta Italia?

Il pensiero corre ai campi di accoglienza di fortuna, alle dimore improvvisate di senzatetto e sbandati sparpagliati qua e là per lo Stivale: non sarà incuria, o altro, di qualcuno di questi, risentiti o rattristati perchè questo Stato non è il bengodi di pastasciutta che è stato propagandato? Oppure è un’intenzione lesiva delle organizzazioni mafiose messa in atto per dimostrare quanto lo Stato “regolare” sia in ginocchio, alla mercè dei loro delinquenti. Più che sbadataggine, questo mare di incendi dolosi ha un preciso scopo ed una regia, forse anche straniera: essi servono a ridurre lo Stato all’estrema povertà, sono troppi, sono eccessivamente mirati. Ed è più che un atto malavitoso, questa è una sorta di guerra contro l’Italia, ed allora ci si augura che si trattino gli autori come nemici subdoli da eliminare, senza maligne misericordie che possano far pensare a debolezza o favoreggiamento. Uccidono l’Italia: la reazione è la difesa, armata, ad oltranza.

Marilù Giannone

Fuck Imrcc !

ERRORI STRATEGICI E OLTRAGGIO

 Non è una novità se esprimo il mio disaccordo con la politica estera di questo governo e di questo parlamento, eletto con una legge incostituzionale, interessato solo al privilegio.

L’ho scritto in tutte le salse e lo ripeto oggi a proposito della Libia mettendo in luce gli errori strategici derivanti da un’analisi approssimativa, da una palese ignoranza del contesto storico-politico, da un’ingenua fiducia nella propria capacità di strappare un risultato a politici imbroglioni e corsari. Credendo di convincerli come si faceva con i primitivi vendendo perline e specchietti, abbiamo vantato l’ingiustificata ambizione di voler contare di più di quanto ci potessimo permettere nel far valere le nostre ragioni rispetto ad alleati pronti a lusingarci a parole e ad abbandonarci e poi agire alle nostre spalle.

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Un “frate” con le calze di seta

Uno “SQUALO dell’ IMPRENDITORIA e della FINANZA”

____________ una analisi di  Teodoro Klitsche de la Grange *

…. dal libro di Gianni Scipione Rossi “ Lo squalo e le leggi razziali” –  Edizioni Rubbettino 

Chi sa chi era Camillo Castiglioni ? Probabilmente quasi nessuno. Ma al suo tempo, cioè nella prima metà del secolo scorso, era uno dei più noti finanzieri internazionali. Ebreo e triestino aderì al fascismo; dopo la caduta della monarchia asburgica – cui aveva fornito gran parte degli aeroplani impiegati durante la guerra – divenne  il principale operatore nelle borse mitteleuropee e uno dei più importanti suscitatori di iniziative industriali; dopo la seconda guerra mondiale mediò il primo grosso prestito occidentale alla Jugoslavia di Tito, ma dovette farle causa (in Italia) per ottenere il pagamento della provvigione. 

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C’è posta per te… Laura Boldrini

LETTERA APERTA  A  MADAME  “L. B.”

Inoltrata, tramite facebook,  alla “Terza Carica dello Stato” da AUGUSTO SINAGRA *

Gentile Signora Boldrini,

ho esitato molto a scrivere queste poche righe perché non vorrei che qualcuno pensasse che io le attribuissi una ingiustificata importanza. Lei per me, come per tantissimi altri, non ha alcun rilievo né politico e meno ancora culturale. Tuttavia, sono costretto a scriverle. Leggo infatti che lei ha deciso di ricandidarsi come Deputato. Le dico subito che la notizia non è devastante ma è semplicemente comica. Francamente non le riconoscevo alcun senso dell’ironia. Mi sbagliavo.

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Per una “Nuova Scuola”

Una delle note dolenti della scuola italiana è rappresentata dai bassi stipendi con cui viene retribuita la classe docente; questo problema, noto da sempre, è stato evidenziato dall’annuario statistico della Ragioneria generale dello Stato.

Nella scuola, lo stipendio medio è di 28.000 euro circa contro i 138.000 euro della magistratura; certamente l’amministrazione della giustizia è un compito gravoso che va ben retribuito, ma è inconcepibile la distanza che separa chi emette una sentenza da chi prepara le nuove generazioni alla vita civile e al sapere.

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Venezuela: afflusso ai seggi

L’Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela presso la Repubblica Italiana ha inviato la seguente nota stampa:

Venezuela: milioni di elettori alle urne per l’Assemblea Nazionale Costituente

Di seguito i link dove si evidenzia la grande partecipazione ai seggi elettorali:

Per maggiori informazioni, potete contattare:

Oficina de Prensa
Embajada de la República Bolivariana de Venezuela en la República Italiana

Telefono: 06.8079797
Fax: 06.8084410
Web: https://italia.embajada.gob.ve/
Twitter: @embavenitalia
Facebook: Embajada de la República Bolivariana de Venezuela en Italia