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Grandi speranze … work in progress

Si dice ogni cosa sulla situazione artistica italiana, e poco di bene, con scarsa attenzione verso un mondo senza pubblicità scintillanti e senza scandali e scandaletti personali visti maliziosamente come condicio sine qua non per avere successo. E’ il mondo del secondo banco a scuola, lo spazio gradevole di chi ci passa accanto e ci stringe la mano. Già intuito qua e là in giro per gallerie, adesso si dichiara e si sparge con la nuova via di fare teatro. Teatro giovane ed esperto, efficace, fantasioso e profondo.

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Bentornato….. Varietà

AL  TEATRO MANZONI …. “NON CI POSSO CREDERE”

Antonello Costa si merita un lungo e sonoro applauso: dopo anni di oblio lo spettacolo “leggero”, quello fatto di gags, ballerine, lustrini ed ironia è tornato a rivivere sul palcoscenico del Teatro Manzoni. “ NON CI POSSO CREDERE”, in scena fino al 14 maggio ha riproposto un genere teatrale, adir poco snobbato, magari a favore di drammi intimistici o di inconsistenti monologhi. Il Teatro, come noto, è la rappresentazione della vita in tutte le sue varianti, che sono di volta in volta, piacevoli o drammatiche, nel caso del Varietà in scena al Manzoni, ritroviamo, invece, le battute salaci, le freddure, il balletto ed il ricordo, magistralmente rianimato, dei grandi nomi del Varietà, da Ettore Petrolini a Chaplin, da Totò a Rascel.

Due ore e più di allegria, che in questi tempi non guasta

Alessandro P. BENINI 

 

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