Gentile Signora,in occasione delle onoranze ai Caduti della RSI al Campo 10 del Cimitero Monumentale Musocco di Milano il suo antifascismo ha palesato una delle sue punte più acute. Le racconto una cosa: quando nel 1925 a seguito della morte di Giacomo Matteotti il non ancora “Regime” traballò, si racconta che Benito Mussolini chiese a Vittorio Emanuele Orlando di assumere la presidenza del Regio Senato. Questi rifiutò osservando che mai avrebbe assunto la presidenza del Senato se non vi era libertà per i cittadini di associarsi in qualsivoglia Partito politico.
In quest’Italia piena di scontenti, sostengo la mia idea di mettermi a servizio della gioia.
Nell’emozione che provo quando insegno, il ruolo e la conoscenza arrivano dopo aver individuato come comunicare al gruppo pensando al singolo. Ogni allievo è una speranza per il futuro e il mio ruolo è di sostenitore e guida, laddove sia richiesto. Questo per me è insegnare: fare, essere. La mia vita è così, tesa al servizio. Ci sono giorni in cui sono fiero delle mie scelte ed altri in cui, osservando ciò che mi circonda, non capisco. Ma non dipende da me. Io quel che potevo l’ho fatto. Pensavo sarebbe durato e forse lo pensavamo tutti, ma c’è sempre qualcuno che non è d’accordo.
In quest’Italia piena di serpenti, sostengo che vivere con passione ti permette di superare anche la fine.
La vita è spesso difficile, ma persone come ALESSANDRO BERTIROTTI riescono a far vedere anche la bellezza e la bontà di essa. Un blog da leggere sempre, in tutte le sue categorie.
Un interessante articolo di Ernesto Galli della Loggia
sulla deriva della Scuola in Italia
pubblicato dal “Corriere della Sera” sabato 29 aprile 2017
Le scuole italiane e il tabù della bocciatura – Da anni il sistema d’istruzione italiano si regge sulle promozioni d’ufficio. Così la scuola rinuncia a selezionare gli studenti in base al merito
«Se tutti gli studenti avessero i voti che meritano non verrebbe promosso più del 20 per cento». Spetta a un professore di un istituto tecnico commerciale pugliese il merito di aver ancora una volta portato alla ribalta nel modo più clamoroso, con queste parole (Corriere, 23 aprile), la grande menzogna su cui si regge da anni il sistema dell’istruzione italiano: le promozioni d’ufficio. Proprio perché il suddetto professore non stava al gioco, e viceversa dava ai suoi studenti i voti che meritavano, il dirigente della scuola dove insegnava lo ha sospeso a suo tempo dal servizio: sanzione disciplinare che adesso, dopo ben cinque anni, il giudice del lavoro di Lecce ha però annullato dandogli ragione. Le cose in effetti stanno così: nelle scuole italiane la bocciatura è di fatto bandita, così come è bandito ogni autentico criterio di selezione e quindi di reale accertamento del merito. Gli abbandoni scolastici beninteso ci sono (ad esempio negli istituti tecnico-professionali), ma hanno una spiegazione di altro genere, perlopiù legata alla condizione socio- culturale dell’ambiente familiare. Di fatto, dunque, chi nel nostro Paese inizia il corso di studi è pressoché matematicamente sicuro di arrivare al traguardo. E infatti gli esami di diploma finale fanno regolarmente segnare percentuali di promossi che da anni sfiorano il cento per cento (in che senso possa essere considerato tecnicamente un «esame» una prova che dà abitualmente risultati simili resta per me un mistero).
Nel quadro della collaborazione fra la nostra Agenzia Giornalistica e l’ASSOCIAZIONE CULTURALE “CONTROCORRENTE”, collegata alla omonima Casa Editrice, siamo stati coinvolti a sensibilizzare i nostri lettori – nonché le Istituzioni e le Amministrazioni preposte – su questo asciutto e drammatico articolo, apparso sul Corriere della Sera del 29 aprile, a firma di ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA.
L’articolo riporta il doloroso caso di un docente di Lecce allontanato dal suo lavoro ( e, con i tempi che corrono, è gravissimo) perchè ha “osato” fare il suo dovere, cercando di promuovere, dopo essersi dedicato ad istruire discenti che a voler essere gentili si possono indicare come capre, solo il merito ed i soggetti meritevoli. No: orrore! E’ antidemocratico!
In nome dei pargoli democratici, allora, e dei corrispondenti quadri scolastici, accettiamo che crollino ponti, che vengano giù case, che muoiano pazienti in mano ad incapaci: la falsa democrazia è servita, e la nostra povera Italia è finita.
Un grazie, invece, ammirato al suddetto autorevole docente e saggista , che conforta chi si batte, anche attraverso l’Agenzia Consulpress, perchè la bravura e la genialità italiana tornino ancora alle vette della cultura.
Si segnalano 2 importanti ed interessanti momenti di Comunità e Fratellanza che avranno luogo rispettivamente Sabato 6 e Domenica 7 Maggio in onore del Medico Santo GIUSEPPE MOSCATI (25.7.1880 – 12.4.1927). Fu definito “Il Medico dei Poveri” ed è stato stato beatificato da Papa Paolo VI nel corso dell’Anno Santo 1975 e successivamente canonizzato da Papa Giovanni Paolo II nel 1987.
Si segnala inoltre la chiusura del bando per il Concorso di Arte prevista per il Mercoledì 10 Maggio
Domenica 20 Aprile, per la Pasqua di Resurrezione, nel corrente A.D. MMXXV, si verifica una insolita e rara coincidenza tra i Riti della Religione Cattolica e della Religione Ortodossa, simbolicamente e cristianamente affratellati, come forse auspicherebbe la maggior parte dei loro propri Fedeli.
Così come sarebbe auspicabile raggiungere una Giusta Pace sia in Europa, sia nel Medio Oriente, sia in ogni luogo della Terra.
Ed auspicando a Coloro che leggono questa Testata (…ma anche a tutte le “Persone di Buona Volontà”) di poter trascorrere religiosamente e serenamente questi giorni festivi (…ed anche quelli seguenti) a Noi piace notare altresì sottolineare come il Giorno della Resurrezione, in questo D. A., preceda il 21 Aprile in cui si celebra il Natale di Roma!