L’Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela presso la Repubblica Italiana ha il piacere di trasmettere in allegato l’invito alla proiezione del Film “El Regreso“, della regista venezuelana Patricia Ortega, che si terrà martedì 28 marzo alle ore 18.00 presso la Sala Birri della Casa Argentina (Via Veneto, 7 – Roma), nell’ambito del programma culturale “Mujeres”, promosso dalla Casa Argentina in collaborazione con l’Istituto Italo-Latinoamericano – IILA e le Ambasciate dei Paesi latinoamericani.
Per quanto diversi nel contenuto, due articoli di cronaca di venerdì 3 marzo, pubblicati sul “Corriere della Sera” hanno un filo conduttore che non necessita neanche di un’attenta lettura per essere colto. Uno tratta di orribili strafalcioni che confondono le idee a chi risponde al test abilitante per Medicina, così pedestri da far pensare che siano stati scritti apposta, ed un altro è un triste commento alle condizioni della Casa delle Letterature in Roma, che rischia la chiusura per mancanza di fondi e per l’intenzione derivata da questo stato, cioè di accorpamento con il Sistema Bibliotecario del Comune.
Il “Campo dei Santi”di Raspail alla Casa Bianca, … ovvero quando la politica riscopre i libri – pubblicato il 9 marzo 2017 da Anna K. Valerio
a pagina 11 del Corriere della Sera in un articolo di Stefano Montefiori
Steve Bannon è il consigliere più fidato di Donald Trump. A discapito della propaganda di sinistra, che vuole l’attuale presidente degli Stati Uniti e la sua ciurma infettati di un populismo senza cultura, fa politica per citazioni. E il suo libro di riferimento è Il Campo dei Santi, testo scritto da Jean Raspail nel 1973 e pubblicato in Italia in esclusiva dalle Edizioni di Ar nel 1998 e continuamente ristampato. Fino al tripudio delle ultime settimane: Il Campo dei Santi alla Casa Bianca. Forse anche all’Eliseo, se Marine, sua lettrice entusiasta, vincerà. E, nella nostra piccola provincia europea dai profili troppo salati, eccolo occupare tutta intera pagina 11 del Corriere della Sera. Da far sbavare Mondadori e Rizzoli, insomma…
Ed è bello che per fare politica, e la politica più tremendamente puntuale di oggi, si stia usando un libro. Non è bello ritrovare in politica il ragionare profondo, il respiro ampio che solo i libri sanno contenere e insegnare, al posto di tanti discorsi vuoti e parole senza radici (per mesi, in Italia, non si è parlato di altro che di un sì o di un no da dire a… non mi ricordo nemmeno a cosa. Ah, sì: Renzi…)? Non è bello?
Altro che Jean Raspail scrittore apocalittico! Il miracolo che ha fatto il suo libro sincero e intelligente, invece di deprimerci, ci rincuora. Ci dice, per l’ennesima volta, che è solo questione di tempo. Di saper catturare al volo la verità e di saper aspettare, con lei che ti palpita tra le mani.
Prima o poi toccherà anche a Nicolás Gómez Dávila, l’intelligenza più onesta e magnanima del Novecento. Toccherà agli studi sull’eugenetica. Toccherà alle limpide cime himalayane di Nikolaj Roerich rimpiazzare gli urli di Munch e i visi scimmieschi di certi nudi di Picasso. Occorrerà ritrovare bellezza e verità. E si saprà, allora, che l’orrore degli orrori, l’apocalisse delle apocalissi, è stato bandirle dalla vita degli uomini così a lungo