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Il Trattato di pace 10 febbraio 1947 nei programmi e nei testi scolastici di storia di Maria Ballarin

Presentazione del volume:

“Il Trattato di pace 10 febbraio 1947 nei programmi e nei testi scolastici di storia”
di Maria Ballarin

 

Giovedì 23 marzo sarà presentato il volume di Maria Ballarin, Il Trattato di pace 10 febbraio 1947 nei programmi e nei testi scolastici di storia, con prefazione di Giuseppe Parlato (Leone Editore, 2017).

Nel 1915 l’Italia entrò in guerra per annettersi il Trentino Alto Adige, una parte del Friuli e la Venezia Giulia. All’indomani del secondo conflitto quest’ultima regione venne quasi del tutto annessa alla Repubblica Federale di Jugoslavia in un modo così violento e traumatico da determinarne il pressoché totale spopolamento; i confini nazionali vennero sanciti solo nel 1975. Ma è soltanto dalla dissoluzione del confinante stato socialista nel 1995 che queste importanti vicende sono uscite dall’oblio a cui sono state colpevolmente condannate per mezzo secolo da una congiura del silenzio attuata da tutte le istituzioni del nostro Paese. Questo studio cerca di ricostruire le responsabilità del mondo culturale e scolastico italiano che hanno concorso a rimuovere dalla coscienza collettiva nazionale una tanto significativa pagina della sua storia.

Interverranno, oltre all’AutriceMichele Pigliucci (Presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio)Lorenzo Salimbeni (Segretario del Comitato scientifico del Comitato 10 Febbraio).
L’incontro avverrà giovedì 23 marzo dalle ore 17,30 presso i locali della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, Piazza delle Muse 25.

Coro & Orchestra del Conservatorio de L’Aquila per i 60 anni dei Trattati di Roma

Comunicato stampa

IL CONSERVATORIO STATALE DE L’AQUILA

PER IL 60° DEI TRATTATI DI ROMA

All’ AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA (sala Sinopoli) sabato 25 marzo 2017

ORE 21 con il Coro e l’Orchestra del conservatorio

LES RITALS  un cantiere per lEuropa ovvero linconnuchargé despoir”di Luciano Bellini  da un’idea di Maria Mencarelli

 

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proiezione Film “El Regreso”

L’Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela presso la Repubblica Italiana ha il piacere di trasmettere in allegato l’invito alla proiezione del Film “El Regreso“, della regista venezuelana Patricia Ortega, che si terrà martedì 28 marzo alle ore 18.00 presso la Sala Birri della Casa Argentina (Via Veneto, 7 – Roma), nell’ambito del programma culturale “Mujeres”, promosso dalla Casa Argentina in collaborazione con l’Istituto Italo-Latinoamericano – IILA e le Ambasciate dei Paesi latinoamericani.

 

Si prega di confermare la propria partecipazione all’indirizzo: eventi.embaveit@gmail.com.

 

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L’ Apogeo dell’ InKultura 

Per quanto diversi nel contenuto, due articoli di cronaca di venerdì 3 marzo, pubblicati sul “Corriere della Sera” hanno un filo conduttore che non necessita neanche di un’attenta lettura per essere colto. Uno tratta di orribili strafalcioni che confondono le idee a chi risponde al test abilitante per Medicina, così pedestri da far pensare che siano stati scritti apposta, ed un altro è un triste commento alle condizioni della Casa delle Letterature in Roma, che rischia la chiusura per mancanza di fondi e per l’intenzione derivata da questo stato, cioè di accorpamento con il Sistema Bibliotecario del Comune.

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Futuro …. prossimo venturo

Il “Campo dei Santi” di Raspail alla Casa Bianca, … ovvero quando la politica riscopre i libri  – pubblicato il 9 marzo 2017 da Anna K. Valerio

Jean Raspail a pagina 11 del Corriere della Sera in un articolo di Stefano Montefiori

 a pagina 11 del Corriere della Sera in un articolo di Stefano  Montefiori

 Steve Bannon è il consigliere più fidato di Donald Trump. A discapito della  propaganda di sinistra, che vuole l’attuale presidente degli Stati Uniti e la sua ciurma infettati di  un populismo senza cultura, fa politica per citazioni. E il suo libro di riferimento è Il Campo dei  Santi, testo scritto da Jean Raspail nel 1973 e pubblicato in Italia in esclusiva dalle Edizioni di  Ar nel 1998 e continuamente ristampato. Fino al tripudio delle ultime settimane: Il Campo dei  Santi alla Casa Bianca. Forse anche all’Eliseo, se Marine, sua lettrice entusiasta, vincerà. E, nella  nostra piccola provincia europea dai profili troppo salati, eccolo occupare tutta intera pagina 11  del Corriere della Sera. Da far sbavare Mondadori e Rizzoli, insomma…

Il Campo dei Santi di Raspail

Ed è bello che per fare politica, e la politica più tremendamente puntuale di oggi, si stia usando un libro. Non è bello ritrovare in politica il ragionare profondo, il respiro ampio che solo i libri sanno contenere e insegnare, al posto di tanti discorsi vuoti e parole senza radici (per mesi, in Italia, non si è parlato di altro che di un sì o di un no da dire a… non mi ricordo nemmeno a cosa. Ah, sì: Renzi…)? Non è bello?

Altro che Jean Raspail scrittore apocalittico! Il miracolo che ha fatto il suo libro sincero e intelligente, invece di deprimerci, ci rincuora. Ci dice, per l’ennesima volta, che è solo questione di tempo. Di saper catturare al volo la verità e di saper aspettare, con lei che ti palpita tra le mani.

Prima o poi toccherà anche a Nicolás Gómez Dávila, l’intelligenza più onesta e magnanima del Novecento. Toccherà agli studi sull’eugenetica. Toccherà alle limpide cime himalayane di Nikolaj Roerich rimpiazzare gli urli di Munch e i visi scimmieschi di certi nudi di Picasso. Occorrerà ritrovare bellezza e verità. E si saprà, allora, che l’orrore degli orrori, l’apocalisse delle apocalissi, è stato bandirle dalla vita degli uomini così a lungo