Imprese e Solidarietà a Trieste
A.B.C. – Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus:
una donazione da Confindustria Friuli Venezia Giulia
servizio a cura di Massimiliano Morreale
Trieste, 7 luglio 2020.
Nella foto in apetura: Massimiliano Ciarrocchi, Direttore Confindustria Friuli Venezia Giulia e Giusy Battain, Presidente di ABC Onlus
A.B.C. l’Associazione per i Bambini Chirurgici del “Burlo onlus” ha ottenuto una donazione da parte della Confindustria Friuli Venezia Giulia. La dotazione è di 10.000,00 euro molto utili per sostenere le attività a favore dei bambini. Bambini che hanno affrontato, o stanno affrontando, un percorso chirurgico all’ospedale infantile di Trieste anche con la vicinanza e l’immancabile supporto delle rispettive famiglie.
Nuove sostanze devastanti
I nuovi killer
Si diffondono nuove droghe pericolose: Shaboo, Fentanyl e Krokodil. Aumentano anche le droghe dei poveri come il Khat e lo Jenkem. La cultura Trap sponsorizza droghe fai da te come la Purple Drunk.
Le nuove droghe sono prevalentemente sintetiche, prodotte in laboratori e vendute per pochi euro alla criminalità organizzata.
Nuove strategie si sono operate per l’eroina e la cocaina. Sebbene la domanda dell’eroina sia calata dopo gli anni ’90 adesso è in netta crescita e gli spacciatori per non avere problemi economici, la tagliano con sostanze chimiche, aggiungendo alla dose altre sostanze che costano meno, camuffando il contenuto fino a creare l’eroina gialla. A prima vista il colore giallo, causato dal metorfano non è molto visibile . La possibilità di overdose, dipendente da molte caratteristiche tra cui anche il peso del consumatore, si può comunque raggiungere con maggiore facilità. Queste sostanze rendono più forte l’eroina e la fanno sembrare più pura. Molto spacciata dalla mafia nigeriana, laboratori di Mestre erano di base per il commercio nel Nord Est.
Il prof. Vito Pansadoro racconta come la Clinica Pio XI a Roma ha affrontato l’emergenza Covid-19
Il peggio dell’emergenza sanitaria causata dall’epidemia del Covid-19 sembra passato, al momento i contagi stanno diminuendo un po’ in tutto il Paese.
Nella nostra intervista il professor Vito Pansadoro, Primario di Urologia della Clinica Pio XI di Roma e presidente della Fondazione Vincenzo Pansadoro per la ricerca Uro-Oncologica e Direttore del Centro di Urologia Laparoscopica e Robotica, ha affermato che non bisogna ancora abbassare la guardia perché il rischio di una seconda ondata di contagi è molto alto.
Nello specifico ci racconta come la clinica Pio XI ha gestito la pandemia nei mesi scorsi, ma anche quali saranno le misure da adottare in futuro.
Covid-19: l’intervista al Dott. Mario Rampa sulle conseguenze dell’emergenza sanitaria
Partono su Consul Press una serie di interviste ai medici italiani su come hanno gestito nelle strutture in cui operano l’emergenza sanitaria causata dall’epidemia del Covid-19 nella fase del lockdown, mettendo in luce quali sono state le conseguenze che hanno coinvolto sia i pazienti che tutti gli operatori sanitari in questa fase così difficile per il nostro Paese.
La prima intervista è al Dott. Mario Rampa, specialista in prevenzione, diagnosi e cura del tumore al seno e Responsabile del servizio di Senologia della Clinica San Martino di Lecco. Svolge inoltre, la sua professione anche presso l’Ambulatorio Prevenzione della Lega Italiana per la lotta contro i tumori nella sede di Milano e nella casa di Cura La Madonnina sempre del capoluogo lombardo. Di seguito il suo racconto non del tutto ottimistico per il futuro.
Epidemie e Pandemie degli ultimi 100 anni
Dalla Spagnola al COVID-19, 102 anni di influenze aggressive.
Per i nuovi virus paura di una Peste Nera
Per migliaia di anni la Lebbra e la Peste hanno sconvolto il genere umano nel tormento e in abissali dimensioni di sconforto a tratti apocalittico. Documenti del passato hanno descritto la vita dei lazzaretti, paure e fobie dei contagiati rivolti alla morte certa, le sofferenze, e hanno spesso narrato le violente procedure degli enti di potere medievali che isolavano in luoghi deserti i moribondi, gente che aspettava unicamente la morte.
Dalla fine della Grande Guerra, l’Influenza Spagnola fu la prima pandemia influenzale a rimarcare la tanto deprecata morte nera della peste. Da qui in poi non sono mancati per tutto il 900 e oltre nuove influenze aggressive, in grado di provocare morte sia in situazioni particolarmente aggravate per patologie che tra giovani e vecchi. Nuovi virus fanno comparse sulla Terra e molte volte gli animali sono portatori sani tra l’uomo e la nuova malattia.