All“errore” del sistema nervoso centrale e la sindrome fibromialgica può esser utile la terapia a base di cannabis
Cannabis Terapeutica: un’opzione per contrastare i sintomi della Fibromialgia
ROMA, proseguono i lavori del XXIII Congresso Nazionale CReI – Collegio Reumatologi Italiani. Buone nuove informazioni scientifiche per chi soffre di Fibromialgia. Sindrome che porta a lamentare oltre ai crampi, una tipica rigidità mattutina, un senso di affaticamento, cefalea, disturbi dell’umore e cognitivi, parestesie, insonnia, colon irritabile, e disturbi genito urinari. La cannabis medica, un’antica pianta detta in Europa sativa, molto coltivata per molti usi in Italia non solo nel medioevo, tanto da essere presente nel panorama del paesaggio agrario italiano fin dal mondo antico, è caduta in disgrazia con l’industrializzazione e con l’emergere della chimica da un lato e delle fibre sintetiche dall’altro – a base di idrocarburi, rappresenta oggi, con riscontri scientifici un’opzione terapeutica promettente per i pazienti con fibromialgia, per la sua efficacia e il tasso relativamente basso di effetti collaterali. Tra i campanelli di allarme che devono fare sospettare una sindrome fibromialgica, vi è soprattutto un dolore muscolo scheletrico esteso a tutto il corpo o “solo” alcune parti di esso, rendendo complessa la vita lavorativa e relazionale di chi ne è interessato. Ma non è tutto: chi soffre di Fibromialgia lamenta anche crampi, rigidità mattutina, senso di affaticamento, cefalea, disturbi dell’umore e cognitivi, parestesie, insonnia, colon irritabile, e disturbi genito urinari.
Raffaele Panico