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I rischi della manipolazione della natura Coronavirus 2019-ncoV

di CRISTINA  COCCIA

Siamo diventati tutti epidemiologi, o ci siamo resi conto, a causa della funesta minaccia  incombente sul nostro avvenire, che di tanto in tanto, tra un’elezione e un’altra, sia opportuno  interessarci pure di biologia, dal momento che anche noi siamo – nonostante tutto – ancora costituiti da materiale organico, genetico, molecolare – insomma biologico? Al tempo della globalizzazione, con la Cina  a poche ore di aereo e col virus 2019-ncoV  che potrebbe avere diversi giorni di incubazione  (e, inizialmente, non rivelare sintomi), la situazione rischia di non mantenersi  più sotto il controllo degli organismi di vigilanza sanitaria.

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Nel Lazio …..Sexy Sanità ?

SANITA’ SUPER SEXY”  

E’ di questi giorni la notizia, riportata da diverse testate di quotidiani, relativa alla fornitura di divise e camici al personale infermieristico di numerose ASL e ospedali del Lazio e della Capitale. 
Peccato che le divise in questione siano, a dir poco, inadatte sotto tanti punti di vista: il materiale è scadente, contiene solo il 60% di cotone, il restante 40% è sintetico e ciò può provocare, a lungo andare, allergie cutanee;  i capi non si possono lavare con acqua eccessivamente calda, né candeggiare, pertanto l’igiene non è garantita; infine i capi, dopo vari lavaggi, si restringono, risultando  sul corpo, stretti, scollacciati e trasparenti, specie per il personale femminile.

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COMEPER e ISBEM: sostenere la ricerca a favore del “Pianeta Salute”

CON COMEPER e ISBEM, PER SOSTENERE LA RICERCA NECESSARIA
A  SVILUPPARE LE LORO INIZIATIVE NEL “PIANETA SALUTE

un intervento a cura di ROSSELLA DI PONZIO 

In occasione del XVI°  compleanno del COMEPER (Comitato Mesagne Per la Ricerca), giunge un caldo invito a sostenere il Comitato e l’ISBEM per contribuire alle loro iniziative nel PIANETA SALUTE, invito che viene fatto proprio anche dalla Redazione di CONSUL-PRESS.  
Lo Statuto del Comeper fu sottoscritto da 49 Fondatori il 10 Gennaio 2004, a Mesagne, nel luminoso studio notarile di Lavinia Vacca che, provenendo dall’isola di Capri, è adusa alla bellezza dei luoghi, delle persone e degli scritti.

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All’U.o.s.d./ Ospedale Miulli (in Acquaviva delle Fonti) un intervento oncologico di eccezionale importanza

ALL’ U.O.S.D. di GINECOLOGIA ONCOLOGICA
presso l’Ospedale “F. Miulli” in Acquaviva delle Fonti (BA)
 
 ASPORTATO UN TUMORE OVARICO DA 20 KG   

Il reparto di Ginecologia Oncologica dell’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti (BA) ha effettuato con successo un intervento chirurgico particolarmente delicato di citoriduzione addominalecon asportazione di un tumore ovarico di circa 20 chilogrammi
La paziente è una giovane donna giunta all’attenzione dell’ambulatorio correlato per distensione e senso di peso addominale da diversi mesi. I medici dell’ospedale hanno immediatamente eseguito una TAC che ha messo in evidenza una voluminosa massa addominale. La paziente è stata dimessa in tempi brevi, dopo la 4° giornata post operatoria, ed è in buone condizioni di salute. 

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Il 6-7 dicembre al Miulli il convegno “Update in Uro-Oncologia“

UpDate in URO-ONCOLOGIA 

Nelle giornate di venerdì 6 e sabato 7 dicembre l’Ospedale Miulli realizza il convegno “Update in Uro-Oncologia“, che vede come presidenti il Dott. Giuseppe Mario Ludovico (direttore dell’U.O.C. di Urologia del Miulli) e il prof. Gianmarco Surico (direttore dell’U.O.C. di Oncologia e Oncoematologia del Miulli).
Per incidenza, l’urologia annovera tre fra i cinque maggiori tumori nell’uomo, specificamente nell’ambito della specialità della prostata, del rene e della vescica. Negli ultimi anni, l’uro-oncologia ha visto un continuo miglioramento e affinamento sia della diagnostica che del trattamento di tutte le patologie di riferimento.

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Il NOE a tutela di ROMA

I militari dell’Arma dei Carabinieri – Nucleo Operativo Ecologico hanno denunciato i dirigenti di AMA Spa responsabili per lo stoccaggio illecito di rifiuti, la carente attività di raccolta nelle aree dedicate al conferimento da parte dei cittadini romani

A seguito delle difficoltà mostrate da AMA S.p.A. nella raccolta dei rifiuti nel territorio della Capitale nello scorso mese di giugno, i militari del Nucleo Operativo Ecologico hanno avviato una mirata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, finalizzata a verificare le cause di tali disservizi. In particolare, i militari del Comando Tutela Ambientale hanno condotto un’attività di osservazione minuziosa in alcuni Municipi della città, allo scopo di verificare la sussistenza di reati ambientali in relazione all’ammasso dei rifiuti, continuativo e sistematico, generatosi nelle aree dedicate al conferimento degli stessi da parte dell’utenza.

Le indagini compiute hanno permesso di accertare la commissione del reato, come previsto dal Testo Unico Ambientale, di stoccaggio non autorizzato di rifiuti, all’interno ed in prossimità dei cassonetti stradali, conseguenti all’inadeguata attività di raccolta ed avvio a recupero e smaltimento degli stessi rifiuti, conferiti dai cittadini romani, in disapplicazione delle clausole sottoscritte nel nuovo “Contratto di Servizio tra Roma Capitale e AMA S.p.a. per la gestione dei rifiuti urbani e servizi di igiene urbana per anni 2019/2021”.

A seguito delle verifiche svolte, i militari dell’Arma hanno deferito all’Autorità Giudiziaria competente i dirigenti di AMA S.p.A. in carica all’epoca dei fatti, delegati quali responsabili per l’attività di raccolta dei rifiuti nel territorio della Capitale.